Coronavirus: tutto il bonus ristoranti. Sconto per chi paga con la carta di credito
Spinta ai consumi con il cosiddetto “bonus ristoranti” che dovrebbe valere due miliardi, forse tre. Sta prendendo forma la misura per sostenere uno dei settori più in sofferenza dopo il lockdown causato dall’emergenza COVID-19.
Il provvedimento, contenuto nel decreto “Agosto” previsto probabilmente per giovedì prossimo, varrebbe 5 mesi, da agosto a dicembre 2020. Tra le novità a carico dello Stato c’è un incentivo alla spesa condizionato all’uso di carte di credito e bancomat, gli strumenti che permettono tracciabilità e lotta al “nero.
Bonus ristoranti: come funziona l’incentivo alla spesa
L’incentivo alla spesa dovrebbe funzionare così: al cliente-contribuente che consuma nei locali viene rimborsata una parte della spesa sostenuta. Il rimborso da parte della Stato avviene direttamente sul conto del consumatore o al massimo nel suo cassetto fiscale.
Marcia indietro del governo, pertanto, sull’idea del ristoro di una percentuale dell’IVA con un credito d’imposta o una detrazione da ottenere l’anno successivo.
Altri settori oltre a quello della ristorazione potrebbero beneficiare degli incentivi governativi per dare forza al rimbalzo dell’economia. Per esempio abbigliamento e elettrodomestici.
Le altre misure
Il bonus ristoranti andrebbe a sommarsi alle altre misure dei capitoli lavoro e fisco. Decontribuzioni per le assunzioni, cassa integrazione selettiva, blocco fino a novembre dell’invio delle cartelle esattoriali e rateizzazione delle tasse sospese.
I dati elaborati da Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) segnalano una leggera ripresa dei fatturati per i circa 180mila esercizi italiani legati alla ristorazione, le cui perdite di fatturato dovute all’impatto del COVID-19 sono stimate intorno al 40 per cento.
Potrebbero rientrare nel decreto “Agosto” altri provvedimenti dedicati, come la proroga dell’esenzione dalla Tosap per i tavolini all’aperto (al momento valida fino a ottobre), e un fondo di garanzia per gli affitti delle attività ancora in crisi.
Mentre nei giorni scorsi, la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ha proposto un ulteriore bonus da 5000 euro a fondo perduto, vincolato all’acquisto di prodotti enogastronomici italiani.