Birra Atalanta: nasce la birra artigianale con il nome della squadra di calcio
Birra Atalanta? Beh, sì. Luca Bosatelli alla prima birra del suo nuovo birrificio artigianale –Qubeer– ha dato proprio questo nome.
Bosatelli è l’ex vicepresidente di Gewiss spa, nota azienda del settore illuminotecnica già sponsor dell’Atalanta.
Per la nuova impresa si è lasciato convincere dai tifosi della squadra bergamasca che ha stupito il mondo del calcio grazie a una stagione impressionante sia in Italia che in Europa con la Champions League.
Ma la birra, una Pils, non è il primo prodotto dedicato all’Atalanta a cui l’imprenditore ha lavorato. L’idea e la richiesta di un prodotto nel settore brassicolo, è arrivata a ottobre 2018, quando l’azienda di Bosatelli aveva messo in produzione un vino rosso dedicato alla squadra.
I veri responsabili del progetto “Birra Atalanta” sono però i famigliari di Bosatelli, la moglie e soprattutto i figli. Coadiuvati da un signor mastro birraio come Nicola Grande, nome in codice “Mix”. E con la consulenza di quello che nell’ambiente è conosciuto come il “profeta” della birra italiana, vale a dire il 68enne Lorenzo Dabove, in arte “Kuaska”, padre spirituale del movimento artigianale.
La nuova fabbrica della birra con il laboratorio riservato alla produzione (capacità 2 mila litri in 8 ore), che è possibile seguire attraverso le grandi vetrate, si trova a Montello, in provincia di Bergamo. Proprio sopra c’è uno spazio affittabile da chi tifa Atalanta e vuole seguirne le partite, che è anche punto vendita con possibilità di degustazione.
Per il momento le birre realizzate a Montello, grazie al malto proveniente da Belgio e Germania, sono 5. La birra Atalanta sarà prodotta in 3 formati diversi: lattine da 0,33 litri, bottiglie da 0,50 litri e fusti da 24 litri.
Ma le intenzioni sono agguerrite. Bosatelli, per la Birra Atalanta, vuole collaborare insieme ai mastri birrai più interessanti della scena artigianale, con l’obiettivo di allargare la gamma nerazzurra.