Bar migliori del mondo: The World’s 50 Best Bars, gli italiani in classifica
La classifica 2020 di The World’s 50 Best Bars, che premia i bar migliori del mondo, vede vincitore il Connaught Bar, Londra, con Ago Perrone, Giorgio Bargiani e Maura Milia.
Solo due i cocktail bar italiani fra i migliori 50, il milanese 1930 al 25° posto e il romano Drink Kong (segnalato l’anno scorso come “One to Watch”), nuova entrata al 45°. Anche il premio per il miglior barman è andato a un italiano, Renato “Tato” Giovannoni della Floreria Atlantico, Buenos Aires.
Il Connaught, guidato da Perrone dal 2008, al secondo posto l’anno scorso tra i bar migliori, si trova all’interno del Connaught Hotel a Londra, e conferma la crescita dei cocktail bar d’albergo.
“È difficile pensare a un bar in qualsiasi parte del mondo che abbia reso l’eccellenza una semplice routine come il Connaught Bar. Il trucco del bar di questo hotel a Mayfair è che non va alla ricerca di tendenze e non è appariscente. Sotto la guida di Ago Perrone, Giorgio Bargiani e Maura Milia, si evolve di anno in anno, lavorando sempre con compostezza e determinazione. Gli scintillanti interni cubisti incorniciano il bar come un’opera d’arte, il servizio è perfettamente intonato, caldo e giudiziosamente attento. Qualunque sia la tua passione, i cocktail, come il personale, sono impeccabilmente su misura.
Come un presagio benevolo, il carrello tintinna dolcemente e scivola per la stanza consegnando Dry Martini su misura, probabilmente i migliori di Londra. Tutto qui ha un senso: prendi l’ultimo menu, Formae, ispirato alle forme degli arredi progettati da David Collins del Connaught. Prova il Magnetum, un mix di scotch e sherry che è disponibile in due parti distinte, miscelate su uno stirrer [agitatore] modernista progettato su misura. Bussa alla porta da diversi anni, ma il 2020 vede il Connaught Bar confermato vincitore del World’s 50 Best Bars e del World’s Bar in Europe, sponsorizzato da Perrier.”
La classifica dei migliori bar
L’anno scorso il riconoscimento per i bar migliori del mondo era andato al Dante di New York, sceso quest’anno al secondo posto. Dai primi 50 è uscito il Jerry Thomas Speakeasy, che non ritroviamo nemmeno nelle posizioni da 51 a 100. Dove però incrociamo altri due locali italiani: Freni e Frizioni all’87° posto, e Officina Milano al 90°. Solo 4 italiani su 100 migliori cocktail bar selezionati. Non un grande risultato, ma superiore rispetto al 2019, dove avevamo in classifica 3 locali, con Baccano #82 e Nottingham Forest #86. Ci è andata meglio con la Top 500 Bars, con 24 italiani – il Drink Kong al 22° posto.
La classifica 1-50 dei bar migliori nel 2020, votata da oltre 540 esperti, comprende cocktail bar di 23 paesi, con 11 New Entries da Australia, Colombia, Cina, Italia, Giappone, Malaysia, Corea del Sud, Spagna, Tailandia e Regno Unito.
1930 lo speakeasy milanese al 25° posto
Il 1930 di Benjamin Cavagna, #25 tra i migliori bar, è uno dei templi milanesi della mixology, alla posizione #44 l’anno scorso. Si tratta di uno speakeasy, un locale “segreto”, di cui non si conosce l’indirizzo.
“Milano non è solo un punto di riferimento della moda, è stata la capitale italiana dei cocktail moderni da ben 20 anni. Sebbene il 1930 abbia tutti i simboli di uno speakeasy vintage – un luogo segreto, arredi d’epoca e musica dell’età del jazz – i drink ideati da Benjamin Cavagna e dal team hanno una spiccata inclinazione futurista. Nel 1930 si beve come se fosse il 2030. Prendi l’Asado, per esempio: è fatto con un alcol di maiale ottenuto con un rotovap [un evaporatore rotante] e Gum Syrup affumicato […]. Certamente qualcosa che non sarebbe nolto familiare a Gatsby. Il 1930 è anche un bar in costante mutamento. Ogni menu semestrale si concentra su una parte diversa del mondo. Per fornire un’esperienza completamente coinvolgente, l’ambiente viene modificato di conseguenza. Ora tocca al Sud America e ai suoi paesaggi verdeggianti, ma non si sa come sarà l’aspetto o il sapore del bar il prossimo semestre.”
Drink Kong da Roma al 33° posto
Drink Kong di Patrick Pistolesi a Roma è una nuova entrata nella top 50, direttamente alla posizione #33. Nel 2019 si era classificato all’82° posto.
“Nato con l’ambizione di farsi un nome in Italia e non solo, Drink Kong è il primo progetto solista di uno dei migliori barman di Roma, l’italo-irlandese Patrick Pistolesi. Pochi potrebbero sostenere che non abbia superato le aspettative nell’aspetto, nelle sensazioni e nella resa. Il suo design al neon alla Blade Runner si fonde con lo stile giapponese, mentre da dietro il bancone si proietta un netto senso di animo romano. Moderno, ricco e colorato, questo bar è una miscela delle sfaccettature e delle esperienze del suo proprietario.
Il risultato è uno spazio perfetto per un aperitivo o altrettanto adatto a bere a tarda notte. Il suo menu cocktail, elegante e minimalista, accoglie drink contemporanei, realizzati con l’uso sapiente di un laboratorio di attrezzature per la produzione di bevande. I classici vengono realizzati portandoli in nuove direzioni. Questa convergenza di scienza e tradizione rende Drink Kong un posto speciale nel panorama dei bar italiani e il suo ultimo menu New Humans si adatta perfettamente alla situazione che ci troviamo nel mondo dei bar oggi.“
50 Best Bars: la classifica da 1 a 25
1 Connaught Bar, London, UK
2 Dante, New York, USA
3 The Clumsies,Athens, Greece
4 Atlas, Singapore
5 Tayēr + Elementary, London, UK
6 Kwānt, London, UK
7 Florería Atlántico, Buenos Aires, Argentina
8 Coa, Hong Kong, China
9 Jigger & Pony, Singapore
10 The SG Club, Tokyo, Japan
11 Maybe Sammy, Sydney, Australia
12 Attaboy, New York, USA
13 Nomad Bar, New York, USA
14 Manhattan, Singapore
15 The Old Man, Hong Kong, China
16 Katana Kitten, New York, USA
17 Licorería Limantour, Mexico City, Mexico
18 Native, Singapore
19 Paradiso, Barcelona, Spain
20 American Bar, London, UK
21 Carnaval, Lima, Peru
22 Salmón Gurú, Madrid, Spain
23 Zuma, Dubai, UAE
24 Little Red Door, Paris, France
25 1930, Milan, Italy
50 Best Bars: la classifica da 26 a 50
26 Two Schmucks, Barcelona, Spain
27 El Copitas, St Petersburg, Russia
28 Cantina OK!, Sydney, Australia
29 Lyaness, London, UK
30 Himkok,Oslo, Norway
31 Baba au Rum, Athens, Greece
32 Panda & Sons, Edinburgh, UK
33 Swift, London, UK
34 Three Sheets, London, UK
35 The Bamboo Bar, Bangkok, Thailand
36 Tjoget, Stockholm, Sweden
37 Buck & Breck, Berlin, Germany
38 Employees Only, New York, USA
39 Bulletin Place, Sydney, Australia
40 Bar Benfiddich, Tokyo, Japan
41 Artesian, London, UK
42 Sober Company, Shanghai, China
43 Indulge Experimental Bistro, Taipei, Taiwan
44 Bar Trigona, Kuala Lumpur, Malaysia
45 Drink Kong, Rome, Italy
46 Room by Le Kief, Taipei, Taiwan
47 Alquímico, Cartagena, Colombia
48 High Five, Tokyo, Japan
49 Charles H, Seoul, Korea
50 Presidente, Buenos Aires, Argentina
Freni e Frizioni e Officina Milano in classifica
Partiamo dagli italiani: ne sono entrati in classifica due, Freni e Frizioni all’87° posto, e Officina Milano al 90°. Due New Entry in una classifica che conta su ben 26 nuove entrate: su 50 posti, è una bella cifra.
Freni e Frizioni è a Roma, in via Politeama. Locale aperto da una decina d’anni, con un concept originale, ha appena ottenuto anche il 33° posto nella classifica dei Top 500 Bars. Stanno aprendo una propria piattaforma di e-commerce; nell’attesa, i loro drink in lattina sono disponibili da Caramella in piazza Trilussa, sia in asporto che in delivery.
Officina Milano si trova in via Giovenale a Milano. Aperto da quattro o cinque anni in una ex-officina, dal design post-industriale con elementi raffinati, mescola divani in pelle a mobili rustici, vecchie auto e vecchie moto.
50 Best Bars: la classifica da 51 a 75
51. Scout, London, UK
52. Dr. Stravinsky, Barcelona, Spain
53. No Sleep Club (New Entry), Singapore
54. Scarfes Bar, London, UK
55. Danico, Paris, France
56. AHA Saloon (New Entry), Taipei, Taiwan
57. Speak Low, Shanghai, China
58. The Old Man Singapore, Singapore
59. Hanky Panky, Mexico City, Mexico
60. La Factoría Old, San Juan, Puerto Rico
61. The Pontiac, Hong Kong, China
62. Vesper (New Entry), Bangkok, Thailand
63. Donovan Bar, London, UK
64. Tippling Club (New Entry), Singapore
65. Schumann’s Munich, Germany
66. Siete Negronis, Santiago, Chile
67. Galaxy Bar (New Entry), Dubai, UAE
68. Sub Astor, São Paulo, Brazil
69. Sin + Tax, Johannesburg, South Africa
70. Cafe La Trova (New Entry), Miami, USA
71. The Dead Rabbit, New York, USA
72. Baltra Bar (New Entry), Mexico City, Mexico
73. The Everleigh (New Entry), Melbourne, Australia
74. Pacific Cocktail Haven (New Entry), San Francisco, USA
75. Cause Effect Cocktail Kitchen (New Entry), Cape Town, South Africa
50 Best Bars: la classifica da 76 a 100
76. Rabbit Hole (New Entry), Bangkok, Thailand
77. Trick Dog, San Francisco, USA
78. Happiness Forgets, London, UK
79. Le Syndicat Paris, France
80. Byrdi (New Entry), Melbourne, Australia
81. Bar Mood (New Entry), Taipei, Taiwan
82. Kumiko (New Entry), Chicago, USA
83. The Wise King (New Entry), Hong Kong, China
84. Above Board (New Entry), Melbourne, Australia
85. Tres Monos (New Entry), Buenos Aires, Argentina
86. 28 HongKong Street, Singapore
87. Freni e Frizioni (New Entry), Rome, Italy
88. Art of Duplicity (New Entry), Cape Town, South Africa
89. Death & Co (New Entry), New York, USA
90. Officina Milano (New Entry), Milan, Italy
91. Sidecar (New Entry), New Delhi, India
92. Gibson (New Entry), Singapore
93. Draft Land (New Entry), Taipei, Taiwan
94. Amor y Amargo, New York, USA
95. Gen Yamamoto (New Entry) Tokyo, Japan
96. Electric Bing Sutt Beirut, Lebanon
97. Lost & Found Nicosia, Cyprus
98. Black Pearl Melbourne, Australia
99. Bar Raval (New Entry) Toronto, Canada
100. Bar Trench Tokyo, Japan
I premi speciali
Renato Giovannoni, Altos Bartenders’ Bartender 2020
Galaxy Bar, Campari One To Watch 2020
Maybe Sammy, Michter’s Art of Hospitality Award 2020
Native, Ketel One Sustainable Bar Award 2019
American Bar, Legend of the List 2019
Salmon Guru, Highest Climber Award 2019
Katana Kitten, Best New Opening Award 2019
Carnaval, Highest New Entry Award 2019
Speriamo che questa classifica, oltre all’aspetto ludico-sportivo, possa anche attirare l’attenzione su un altro settore, quello dei bar, fortemente penalizzato da lockdown, pandemie e virus.