Alessandro Borghese indagato per fatture false mentre torna 4 Ristoranti
Alessandro Borghese è indagato dalla Guardia di Finanza per un giro di fatture false.
A dare notizia dell’avviso di garanzia è il Corriere della Sera con un’intervista al cuoco, star di 4 ristoranti. Proprio stasera, 8 dicembre, la fortunata serie tv torna in onda su Sky con il primo episodio della settima stagione. Curiosa circostanza.
Proviamo a ricostruire l’accaduto.
L’accusa
Alessandro Borghese, che tra le altre cose è proprietario del ristorante Il lusso della semplicità a Milano, in via Belisario, ha saputo di essere indagato per una storia di false fatturazioni insieme alla moglie Vilma Oliverio.
L’inchiesta è stata avviata dalla Procura di Milano.
La sorpresa di Alessandro Borghese
Al telefono con il Corriere, Borghese non nasconde il turbamento per l’accaduto. “Mai avrei pensato un giorno di raccontare di esser stato fregato da un parente, uno della mia famiglia. E invece…”.
Il responsabile, nelle parole dello chef imprenditore, è un commercialista diventato con il tempo “uno di famiglia”. È lui che ha curato per anni la contabilità della AB Normal S.r.l, la società di Borghese che opera nel settore food occupandosi di “sviluppo di format tv, product placement, food consulting e advertising”. CEO della società è Wilma Oliverio, la moglie di Alessandro Borghese.
Uno di famiglia
Difficile non fidarsi, sostiene il cuoco tv nell’intervista, di una persona con cui trascorri feste comandate e vacanze.
‘Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io’. “A me andava bene per questo non lo controllavo – spiega il protagonista di 4 Ristoranti, “faccio il cuoco, non capisco nulla di conti”.
Il Corriere fa presente che è dovere di ogni imprenditore controllare come viene amministrata la sua società. Borghese risponde: “Non si controlla la propria famiglia. Non ti siedi a tavola pensando di avere tuo fratello e ti ritrovi Giuda”.
Il rapporto di fiducia totale viene tuttavia interrotto quando il cuoco imprenditore si accorge che dal suo conto personale sparisce del denaro, all’incirca 200mila euro.
È a quel punto che affronta il commercialista. In lacrime l’amico-professionista spiega di aver avuto bisogno di quella somma e che è intenzionato a restituirla.
Borghese decide di non denunciare il commercialista.
“L’ho cacciato e gli ho intimato di restituirmi tutto facendogli firmare anche una cambiale, perché non sapevo più con chi avevo a che fare”. In effetti il commercialista, con cui il cuoco interrompe ogni rapporto, restituisce il denaro attraverso la vendita di un immobile.
La perquisizione della Guardia di Finanza a casa di Alessandro Borghese
Nel frattempo si sviluppa l’inchiesta della Procura di Milano. La Guardia di Finanza perquisisce l’abitazione milanese dello chef alla ricerca di documenti personali appartenenti al commercialista.
Alessandro Borghese si dichiara estraneo alla vicenda. “Sono una brava persona. Devo solo tirare dritto e pensare a difendere me, mia moglie e le mie figlie, dimostrando che con queste fatture farlocche non c’entro nulla”.
E si lascia sfuggire un commento lapidario sulle vicende che, complici le conseguenze della pandemia di Covid, hanno messo in ginocchio la ristorazione. Anche sulle vicende personali, probabilmente.
Che vi devo dire, finirà pure prima o poi questo anno di m…».