Il San Pietro di Positano compie 50 anni: cena al ristorante stellato Zass
Sono 50 anni che esiste uno degli hotel più belli e premiati del mondo: il San Pietro a Positano.
Un compleanno importante che purtroppo ha avuto la sua ricorrenza nell’anno peggiore a memoria d’uomo per alberghi e ristoranti. Questo 2020 ha messo in difficoltà tutti o quasi. Ma a soffrirne di più per me sono stati il turismo e l’enogastronomia. Per gli operatori, ovviamente, ma anche per gli appassionati e i turisti privati di elementi di socialità e dello stare bene.
Del San Pietro di Positano sarebbe semplice parlarne raccontando della bellezza dei luoghi e dell’incantevole scenario della Costiera Amalfitana.
Ma di questo compleanno mi piace ricordare la capacità imprenditoriale dei fratelli Cinque, Carlo e Vito, che prendono – i loro numeri lo dicono – un 10 in pagella per aver comunque aperto in una stagione da dimenticare. Nonostante la mancanza della clientela internazionale e i complessi costi di gestione di una struttura che doveva comunque assicurare una qualità di servizio inappuntabile.
La mia ammirazione è aumentata anche per la capacità di rispettare le regole anti Covid-19 senza far venir meno l’essenza di quella accoglienza che è cifra distintiva del San Pietro.
E così la mia cena di fine stagione al ristorante stellato Zass è diventata per me celebrazione di quella voglia di superare le difficoltà. La cena dell’anno 2020 è questa che festeggia i 50 anni del San Pietro e ve la racconto con quel desiderio di ritornare alla normalità in un anno che deve segnare la svolta. Per festeggiare i 51 anni dell’albergo e fa niente se non sarà cifra tonda.
Alois Vanlangenaeker, lo chef, si è superato anche questa volta. Dirige una sorta di portaerei di grande sostanza e qualità e con numeri impressionanti. Accontentare 90 commensali ben distanziati in una calda sera di ottobre non è facile.
Il ristorante Zass del San Pietro
Semplice l’apertura con pane e olio extravergine di oliva.
E mi piace il gioco della pizza “stellata” con ottimi ingredienti e la corretta lievitazione.
Il polpo arrosto su mozzarella in carrozza, pesto di peperoncini verdi e pappa al pomodoro rende bene l’idea dell’Italia icona di ospitalità a tavola.
Il tonno tonnato con misticanza e melograno è un bell’antipasto giocoso anche nel nome, saporito e sostanzioso.
Il giro d’Italia lo facciamo con gli spaghetti alla carbonara e gamberi.
Polpo su mozzarella Tonno tonnato Ravioli
I ravioli con brandade di baccalà e polpo, zucca arrosto e maggiorana sono uno dei piatti da non mancare.
Come le triglie croccanti con tagliatelle di seppie, uva e porcini. Abbinamenti e cotture sono da manuale.
E spero che ci divertiremo ancora con i calamari saltati con limone e capperi, crema di cicerchie al tartufo bianco e con lo stinco di maiale glassato, gnocchetti di canapa, di zucca affumicata e mela cotogna.
Chiudiamo alla grande con la crema bruciata al caffè, ricotta di bufala e liquirizia.
Una cena che è un tributo ai primi 50 anni vissuti benissimo da un grande albergo e un’ottima tavola. Che il 2021 abbia una marcia in più per tutti.
Zass. Via Laurito, 2. Positano (Salerno). Tel. +39089812080