Ristorante Antica Carbonera di Venezia: chiuso causa Covid dopo 127 anni
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Il ristorante Antica Carbonera di Venezia, smontato pezzo per pezzo dai titolari, chiude dopo 127 anni di illustrissima storia stremato dal Covid?
Ci si crede a stento ma è così. Ne dà notizia oggi il Gazzettino. Che racconta la storia di un ristorante unico, aperto a Venezia nel 1894 al civico 4648 di San Marco, accanto al Teatro Goldoni e a due passi da Rialto. Amato dai veneziani, conosciuto nel mondo e costretto alla resa dal virus dopo un anno di agonia.
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Ma come può chiudere il ristorante ricoperto dai legni del veliero Miramar, appartenuto alla principessa Sissi e a suo marito, l’imperatore d’Austria, ubicato in splendida posizione nella Venezia capitale del turismo internazionale?
In apparenza è un paradosso ma, proprio la posizione, in zona San Luca ha avuto un peso. Perché non ci abita più nessuno. I residenti che, pur in forma ridotta, possono ancora frequentare i locali, sono quasi azzerati.
Antica Carbonera: i numeri della crisi
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Andrea Michielazzo e sua moglie Barbara, gli affranti titolari dell’Antica Carbonera, locale storico d’Italia, frequentato e amato per decenni da star e intellettuali di passaggio nel capoluogo veneto, spiegano i numeri della crisi.
Prima del Covid il ristorante aveva 200 posti continuamente prenotati dall’Italia e da ogni continente. Un robusto fatturato di 700.000 euro all’anno. Tredici persone assunte tra cuochi e camerieri, più gli stagionali. Tutto gira, tanto che nel 2018 vengono investiti 300.000 euro in lavori di ristrutturazione.
Ma l’acqua alta del 2019 segna l’inizio della fine. Perché a ruota arriva la pandemia che fa precipitare le cose. Il telefono smette di suonare, le prenotazioni si azzerano. In due anni l’Antica Carbonera, il glorioso ristorante veneziano, mette insieme sì e no 30 coperti.
“Di solo affitto spendevamo 11 mila euro al mese”, spiegano i coniugi Michielazzo. “Bollette e spese portavano le uscite a 15.000 euro mensili, circa 200.000 euro l’anno, c’erano poi più gli stipendi dei collaboratori”.
I ristori predisposti dal governo per le chiusure obbligate non hanno aiutato granché. Da marzo scorso i titolari dello storico ristorante veneziano hanno ricevuto meno 20.000 euro.
“Il proprietario del palazzo è stato comprensivo”, aggiunge Michielazzo, “ma da quando Venezia è passata in zona gialla l’affitto è tornato quello del contratto. Dal Comune e dalla Regione nessuno ha fatto qualcosa per aiutarci”.
Così il 30 marzo, dopo aver smontato anche l’iconica insegna rossa del locale, i titolari restituiranno le chiavi. Venezia festeggia il funerale dell’Antica Carbonera.