Ristoranti e bar aperti al chiuso dal 1° Giugno: le regole della ripartenza
Ristoranti, pizzerie e bar aperti tutto il giorno al chiuso in zona gialla, cosa cambia.
Beh, quella del 1° Giugno è una data importante nel calendario della ripartenza. Anticipata a oggi in Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia, le tre regioni italiane in zona bianca.
È vero che dal 26 aprile è di nuovo possibile mangiare all’aperto anche di sera, ma da martedì 1° Giugno scatta la vera riapertura.
Considerato che, secondo dati Confcommercio, può permettersi uno spazio all’esterno meno del 50% dei ristoranti italiani.
Per restare ai calcoli dell’associazione dei commercianti, i ristoranti di nuovo aperti tutto il giorno al chiuso significano 100 milioni di euro al mese di ricavi soltanto nella città di Milano.
Dal 1° Giugno si può consumare all’interno dei bar
I dati considerano la ripresa dei consumi all’interno dei bar, che rappresenta una provvidenziale boccata di ossigeno per un settore in grave difficoltà. Ben 22.000, dei 300.000 ristoranti e bar italiani, hanno chiuso a causa dell’emergenza sanitaria nel 2020. E circa 20.000 nel 2021.
È facilmente intuibile perché tornare al consumo nei banconi dei bar sia, insieme ai ristoranti aperti al chiuso, un’altro passo verso il ritorno alla normalità dei numeri pre-Covid. Che si stima sarà possibile soltanto nel 2023.
Coprifuoco, ristoranti, orari. Quando c’è e quando no
Lo spostamento del coprifuoco alle ore 23 dal 19 maggio ha permesso a molti ristoratori di organizzarsi con il doppio turno: dalle 19 alle 21 e dalle 21 alle 23.
Potrebbe andare ancora meglio entro 15 giorni se i contagi continueranno a scendere al ritmo di oggi. Altre regioni potranno rientrare nella zona bianca che, non prevedendo il coprifuoco, svincola i gestori dei ristoranti aperti al chiuso dal rispetto di limiti orari.
Riepilogando:
- In zona bianca non è contemplato il coprifuoco
- In zona gialla il coprifuoco è previsto dalle 23 alle 5. Fino al 6 Giugno
- Dal 7 Giugno il coprifuoco scatterà dalle 24 alle 5
- Dal 21 Giugno il coprifuoco verrà eliminato.
Ristoranti e bar aperti al chiuso: le nuove regole anti-Covid
Altro problema per i titolari di ristoranti, pizzerie e bar aperti al chiuso: adattarsi a tutte le prescrizioni anti-Covid. Che vuole ancora dire apparecchiare con il metro in mano, pur con qualche regola cambiata, e muoversi con la mascherina.
Zona bianca e gialla differiscono soltanto perché nella prima non è in vigore il coprifuoco. Ripetiamolo. Da domani, in entrambi le zone i ristoranti sono aperti all’aperto e al chiuso. Tutti con regole anti-Covid da rispettare.
Vediamo quali sono una per una.
DISTANZA TRA I TAVOLI
Resta obbligatorio 1 metro di separazione tra gli avventori seduti in tavoli diversi, sia nei ristoranti aperti al chiuso che negli ambienti all’aperto, dehors, terrazze o giardini che siano.
QUANTE PERSONE PER OGNI TAVOLO
Non è più obbligatorio che siano al massimo 4. L’obbligo per i ristoratori, in questo caso, è assicurare il distanziamento.
RISTORANTI A PARTE, NEI BAR APERTI AL CHIUSO È PREVISTO UN LIMITE DI PERSONE
Nei bar in cui il consumo si svolge al bancone perché non esistono posti a sedere, l’entrata è possibile solo a un numero limitato di persone per volta.
L’obiettivo, stanti le caratteristiche di ogni singolo locale, è mantenere almeno 1 metro di distanza tra i clienti presenti nel bar.
LA MASCHERINA NEI RISTORANTI
Da una parte c’è il personale, che deve indossare sempre la mascherina, non sono previste deroghe. Dall’altra i commensali. Per loro la regola è: “la mascherina va indossata in ogni occasione in cui non si è seduti al tavolo, tranne nei momenti del mangiare e del bere”.
Resta obbligatorio per i gestori dei ristoranti aperti al chiuso e all’aperto rendere disponibili i prodotti per igienizzare le mani. Anche in diversi punti dei locali.