3 cose che i soldi di Gordon Ramsay possono insegnare ai giovani chef
Si torna a parlare del patrimonio di Gordon Ramsay. La terribile Carbonara è forse dimenticata.
La rivista Money Inc insieme a CelebrityNetWorth, sito specializzato nel fare i conti in tasca alle celebrità, ha appena aggiornato al 2021 la classifica degli chef più ricchi del mondo.
Titolo che per alcuni anni è stato appannaggio esclusivo proprio di Gordon Ramsay, oggi accreditato di un patrimonio di 160 milioni di euro circa.
Superato nel 2021 da Nobu Mathsuhisa, cuoco e ristoratore giapponese specializzato in cucina fusion, secondo nella classifica degli chef più ricchi con circa 168,5 milioni di euro di patrimonio.
E soprattutto dall’arcirivale Jamie Oliver, notissimo chef/personaggio televisivo come Ramsay e, al pari del cuoco scozzese ristoratore seriale e sciupatore di Carbonara. Che con il suo patrimonio stimato in 313,5 milioni di euro circa conquista il primo posto.
Gordon Ramsay: non c’è stata solo la terribile Carbonara
Del resto Ramsay lo aveva detto, da marzo 2019 a febbraio 2021, causa chiusure forzate dalla pandemia, i miei ristoranti hanno perso 67 milioni di euro di fatturato. Sorte toccata anche a Jamie Oliver, ma probabilmente in misura minore.
Nello stesso periodo, ad ammaccare l’immagine del popolare cuoco, sono arrivate le accuse dei 500 dipendenti licenziati. Oltre agli insulti sui social per la già menzionata Carbonara e per i prezzi eccessivi dei suoi ristoranti.
Comunque, a 54 anni, il patrimonio accumulato da Gordon Ramsay è ingente. Come ha fatto a mettere insieme una fortuna simile? O se preferite, allargando il discorso, cosa serve oggi a uno chef per accumulare patrimoni a sei zeri?
Chi è Gordon Ramsay: biografia tra ristoranti e televisione
Nato: 8 novembre 1966.
Paese di origine: Regno Unito.
Professione: chef/personaggio televisivo.
Gordon James Ramsay Jr. è uno chef, scrittore, ristoratore, personaggio televisivo, critico gastronomico nonché ex calciatore del Renfrewshire, in Scozia.
I suoi ristoranti hanno ricevuto un totale di 16 stelle Michelin e al momento ne detengono 7.
Apparso per la prima volta in televisione nel Regno Unito alla fine degli anni ’90, Ramsay, già nel 2004, è uno degli chef più conosciuti e influenti della scena internazionale.
I primi anni
Gordon James Ramsay Jr. nasce l’8 novembre 1966 nel Renfrewshire, in Scozia. È il figlio di Gordon e Helen Cosgrove. Dall’età di 5 anni Ramsay Jr. cresce a Stratford, nel Warwickshire, in Inghilterra.
La prima infanzia è segnata dall’abbandono di suo padre, un “donnaiolo bevitore”. Giovane calciatore, firma il primo contratto a 12 anni. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero della sua città, Ramsay Jr., a 19 anni, si trasferisce a Londra, dove lavora in una serie di ristoranti.
Nei successivi 3 anni Ramsay approda da Harvey’s facendo da sous-chef al capriccioso Marco Pierre White –altra presenza nella classifica 2021 degli chef più ricchi del mondo– avvicinandosi alla cucina francese. Su consiglio di White, si trasferisce a Le Gavroche dove beneficia della guida di chef quali Albert Roux e, in seguito, Guy Savoy.
Dopo aver accettato il lavoro meno stressante di personal chef sullo yacht privato Idlewild, con sede alle Bermuda, nel 1993 torna a Londra. Dove gli viene offerta la posizione di executive chef del Rossmore, nonché, per la prima volta, una piccola quota del ristorante.
Il successo
Nei successivi 15 anni Gordon Ramsay accumulerà un ingente patrimonio fondando fortunate catene di ristoranti non solo in Inghilterra ma a Glasgow, in Irlanda, a Dubai, Tokyo, New York, Los Angeles e in Florida.
Anno 2001: il cuoco scozzese appare per la prima volta in televisione nella serie televisiva “Faking It”, dove aiuta un aspirante chef a imparare il mestiere. Diventa produttore e giudice della versione americana di MasterChef nel 2010, è protagonista di Gordon’s Great Escape, un diario di viaggio della visita in India, e conduce la serie, Ramsay’s Best Restaurant.
Scrive regolarmente per l’edizione del sabato del Times di Londra e, nel 2012, pubblica il suo 21esimo libro. Due di questi libri sono autobiografie, Roasting in Hell’s Kitchen e Humble Pie.
Highlight: i dati salienti
Questi sono dati e momenti salienti della fortunatissima carriera di Gordon Ramsay:
– 16 stelle Michelin totali
– Hell’s Kitchen (reality show iniziato nel 2005)
– The F Word (reality show trasmesso dal 2005 al 2010)
– Kitchen Nightmares (reality show trasmesso dal 2007 al 2014)
Gordon Ramsay: le ultime parole famose
Sperando che la Carbonara improponibile non ne abbia scalfito troppo la credibilità, ecco le citazioni preferite, le dichiarazioni più discusse dello chef scozzese sul mestiere di chef.
“Oggi la pressione sui giovani cuochi è più forte che mai. In termini di abilità culinaria, personalità, sensibilità sociale, conoscenze di marketing. Quindi devono essere forti e fisicamente in forma. Per questo chiedo agli chef che lavorano per me di pesarsi ogni volta che entrano in cucina”.
“Formo i cuochi che lavorano per me in modo completamente diverso da chiunque altro. La prima volta che entrano in cucina vengono bendati e si siedono al mio tavolo. Assumo solo che riesce a identificare ciò che sta assaggiando. Perché se non riconoscono il cibo non possono cucinarlo”.
“Amo ancora il calcio, e penso che cucinare sia un po’ come giocare a calcio. Non è un vero lavoro ma una passione. Quando diventi bravo si trasforma in un lavoro da sogno, economicamente non devi più preoccuparti. Mai più”.
3 lezioni che i giovani chef possono apprendere da Gordon Ramsay
Adesso che sappiamo tutto sul patrimonio di Gordon Ramsay e su come ha raggiunto il successo, può essere utile ripassare 3 delle migliori lezioni che uno chef può imparare da lui.
1 – Non lasciare mai che la sete di conoscenza si spenga.
Devi essere sempre in modalità studente. Vuoi fare lo chef nella vita? Continua a imparare e a sperimentare cose nuove. Dì a te stesso che non è mai abbastanza.
2 – Non trattenere a lungo i pensieri negativi dentro di te.
Non c’è niente di peggio che reprimere l’energia. Questo non vuol dire urlare ogni volta che hai bisogno di esprimerti. Fai una pausa, respira, medita, semplicemente parla con qualcuno. Però non tenere dentro le cose che influiscono negativamente sul tuo lavoro.
3. Resta fedele a te stesso.
Gordon Ramsay dice spesso e con orgoglio di essere uno chef, qualunque cosa accada. Che cosa siete? Spacciamo troppo facilmente identità diverse e diamo spesso nomi altisonanti ai lavori che svolgiamo, fino a dimenticare le nostre radici. È così che diventiamo infelici, demotivati e alla fine persi.