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27 Aprile 2022 Aggiornato il 28 Aprile 2022 alle ore 07:36

La cena perfetta: recensione di un buon film sui ristoranti. Ma è troppo tardi

La cena perfetta, con Greta Scarano e Salvatore Esposito: recensione, trama e trailer del film con la consulenza di Cristina Bowerman
La cena perfetta: recensione di un buon film sui ristoranti. Ma è troppo tardi

Si sentiva il bisogno di un film come La Cena Perfetta? 

Quasi sicuramente no. 

La Cena Perfetta, film di Davide Minnella con Greta Scarano, Salvatore Esposito e la consulenza della chef stellata Cristina Bowerman, nelle sale da ieri e fino al 28 aprile, arriva nel momento sbagliato.

Masterchef ha trasformato il cibo e la cucina in una neoreligione. 

Alla Tv i palinsesti traboccano da anni di programmi di cucina. Poi serie, giornali, riviste, libri e film. Tutti a parlare di cibo, ingredienti e ricette. 

La crisi di rigetto del “Food”

E ora, fuori tempo massimo, proprio quando stiamo smettendo di sentirci tutti cuochi o aspiranti tali, quando dire chef, Food e “impiattare” ci sembra di nuovo ridicolo, arriva un film come La Cena Perfetta. 

Ennesima pellicola, in questo caso prodotta da Fulvio e Federica Lucisano, che prova a capitalizzare sulla sbornia per la cucina vissuta dagli italiani inermi e anzi apparentemente deliziati.

Se non fosse che ormai, dopo anni di imperante cultura (o meglio culto), con tutte le trasformazioni che ha provocato nella vita di tutti i giorni, Masterchef causa insopprimibile insofferenza. 

A complicare le cose per La cena perfetta contribuisce anche il timing sfortunato, il film esce mentre il lavoro nei ristoranti italiani vive una spaventosa crisi di rigetto.

Tanto che non è solo l’avventato Alessandro Borghese a non trovare più cuochi e camerieri. Non li trova più nessuno. Pensate il paradosso: tutti vogliono andare al ristorante, ma nessuno vuole lavorarci.

La cena perfetta: cosa funziona nel film

La cena perfetta: il manifesto del film

L’autore del soggetto, il regista e sceneggiatore Stefano Sardo, respira cibo buono, pulito e giusto fin dai primi vagiti, essendo figlio di Piero Sardo, uno dei fondatori di Slow Food. 

Nella sua filmografia ci sono (comprensibilmente) Slow Food Story, del 2013, storia di come, senza mai lasciare il paese di Bra, Carlo Petrini ha creato un movimento oggi presente in 150 paesi, capace di trasformare per sempre la gastronomia.

E anche 1992, serie tv con Stefano Accorsi e Miriam Leone trasmessa da Sky, ambientata nell’anno che ha segnato una svolta nella storia italiana. 

Del soggetto scritto da Sardo per La Cena Perfetta piace la testarda ricerca di una seconda possibilità per i protagonisti, e il fatto che nel film sia un ristorante a garantire l’occasione del riscatto. 

Greta Scarano e Salvatore Esposito sono credibili 

Piace anche il carattere che Greta Scarano imprime a Consuelo, la cuoca scorbutica ma dal limpido talento co-protagonista della storia. 

Lo stress e le tribolazioni imposte ai cuochi dalla vita vera nella cucina di un ristorante, a maggior ragione se donne, ci sono, fortunatamente. Come pure l’amore per il lavoro, nonostante sia impegnativo e richieda sacrificio. 

A volte, nel film, Consuelo è perfezionista e scontrosa fino alla caricatura, ma resta uno dei personaggi più centrati de La Cena Perfetta, mai insipido o scotto. 

Chi conosce Cristina Bowerman non fatica a riconoscere in molte scene la personalità della ristoratrice di Glass, locale stellato di Trastevere. 

La cena perfetta: il contributo al film di Cristina Bowerman

Cristina Bowerman con Salvatore Esposito che nel film La cena perfetta è Carmine

Apprezzabili i suoi sforzi per rendere tutto più credibile. Come il menù degustazione del ristorante, all’insegna di piatti verosimili (anche nei nomi lunghi e didascalici, cattiva abitudine degli chef). 

“Tartare di filetto di manzo, chorizo, rapa rossa, sedano, uovo di quaglia marinato in soia invecchiata in botti di Bourbon”. “Raviolo liquido all’amatriciana con pecorino e guanciale croccante”. Oppure “Tapioca, gamberi, ravanello, caviale asetra e latte di cocco”. 

E il ristorante de La Cena Perfetta non è ricostruito, quello che nel film è “Il picchio blu” esiste davvero, si tratta del ristorante romano Corsetti 1921, in piazza Cosimato.

Più veri che verosimili i tre collaboratori che compongono la brigata di cucina: lavorano tutti al Glass, il ristorante di Cristina Bowerman. 

Veri anche chef e ristoratori del giro romano colti in un brindisi con i due protagonisti del film.

Nella scena de La cena perfetta si riconoscono Massimo Riccioli, Arcangelo Dandini, Luciano Monosilio, Roy Caceres, Alessandro Pipero e Davide Del Duca.

Bowerman ha raccontato al Gambero Rosso di essersi imposta per levare una scena in cui la giovane chef, più nervosa del solito, spaccava un piatto dopo averlo lanciato alla maniera di Joe Bastianich in Masterchef.

Secondo la ristoratrice consulente del film: “uno chef ama le sue stoviglie, non le romperebbe mai”. La chef ha anche impedito che venisse preparato un gelato all’azoto liquido senza maschera protettiva. 

La Cena Perfetta: cosa non funziona nel film

Una scena del film La Cena Perfetta ambientata nel ristorante “Il picchio blu”, in realtà Cosetti 1921 a Roma

Dopo aver visto i primi 20 minuti chiunque potrebbe scrivere il resto della pellicola. Mica facile, del resto, essere creativi quando devi tenere insieme Ratatouille e Gomorra, mondi che più distanti non potrebbero essere.

Peccato che normalmente di camorristi per sbaglio se ne incontrano pochi. E chi usa i ristoranti per “lavare” soldi sporchi non ha il cuore tenero di Carmine. 

Anzi, il riciclaggio nel settore è un problema molto serio. Altro che coalizzarsi con Consuelo, come fa il personaggio di Salvatore Esposito –il Genny Savastano di Gomorra– nella lotta contro criminali e critici bacchettoni.

A proposito, ci casca anche La Cena Perfetta: si riuscirà mai a girare un film sui ristoranti senza scomodare il critico severo copia carbone di Ego, visto in Ratatouille? Il film animato del 2007 prodotto da Pixar.

Qui a interpretare il critico Luca Villani, tra sorrisetti di circostanza, pesanti stroncature e redenzione finale, è proprio Stefano Sardo, già citato co-sceneggiatore del film. 

Non sappiamo se a lui, o al regista Davide Minnella, dev’essere imputata la scelta di infliggerci un fastidioso numero di “Sì, chef”. Come se tutte le soldatesche risposte che Masterchef ci ha fatto subire in un decennio non fossero abbastanza. 

Non si esce nemmeno dalle madeleine che inumidiscono gli occhi rappresentate dagli onnipresenti piatti della nonna. Pasta e patate in prima fila (ma c’è pure la pastiera). 

Vale la pena andare al cinema?

Il trailer del film La cena perfetta

Alla fine, vale la pena andare al cinema per vedere La Cena Perfetta (o più prevedibilmente attendere lo sbarco del film in qualche piattaforma per la visione in streaming?). 

Sì, se siete abituali lettori di Scatti di Gusto. Potrebbero piacervi i riferimenti alla vera attualità gastronomica. 

Per esempio il mentore della puntigliosa Consuelo, lo chef Eric Berger, che decide di restituire le tre stelle Michelin faticosamente conquistate. 

Come è avvenuto nella realtà per Alain Senderens, Gualtiero Marchesi, Marco Pierre White, Sébastien Bras, Marc Veyrat e numerosi altri. Stanchi di sopportare lo stress del giudizio e di sentirsi dire dagli ispettori della guida Michelin frasi tipo “Non è appropriato per un ristorante stellato…”.

Nel film, lo chef che ha insegnato il mestiere a Consuelo, chiuderà il suo ristorante per aprirne un altro, sperduto nella Tundra scandinava. Irraggiungibile se non scarpinando e, soprattutto, da non recensire mai con tanto di patto sottoscritto dai clienti. 

Facile nel gioco “Indovina chi è” innescato dal film riconoscere un vero chef e un vero ristorante. Ovvero Magnus Nilsson e il Faviken

Uscendo dal giro degli appassionati, la storia d’amore tra Consuelo e Carmine, inserita con spigliatezza in un contesto crime, è piacevole. Ma non proprio indimenticabile. 

Tutto il film non è male. Ben dosato nei diversi elementi e ben recitato.

La Cena Perfetta è una commedia romantica di classe che, come un pasto stellato al ristorante, riesce a colpire e coinvolgere. Con il timore che il gusto svanisca poco dopo.

La cena perfetta, data di uscita 26 aprile 2022. Durata 106 min. Regia: Davide Minnella. Cast Greta Scarano, Salvatore Esposito, Antonella Attili, Gianluca Colucci Alberto Basaluzzo. Orari di programmazione: 21:10 – 22:30

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