Ancora Venezia: lo scontrino dei record dice 24 € per 2 caffè
Uno scontrino da 24 € per due caffè consumati al banco è un record anche per Venezia.
La scintillante medaglia del disonore spetta al bar Rivo Alto, ai piedi del Ponte di Rialto.
Una sòla che, nel suo piccolo, rivaleggia con il pranzo consumato da 4 studenti giapponesi in una trattoria vicino a piazza San Marco.
Era il 2018, ma a Venezia di quello scontrino si parla ancora oggi. 1.100 €, circa 275 € a persona. Con multa da 20mila € appioppata al locale –Osteria da Luca– dopo il fattaccio.
La situazione dei ristoranti a Venezia
Venezia è una città unica, i prezzi e l’atmosfera dei migliori bacari, che vi abbiamo raccontato più di una volta, sono indimenticabili. Ci sono ristoratori onesti in città, che puntano su tradizione autentica e ricerca.
Ma al netto dei monumenti e delle attrazioni turistiche, specie nell’area marciana vicina a Piazza San Marco, Venezia è un leggendario concentrato di sòle.
Lo scontrino sanguinoso è sempre in agguato. Anche perché ristoratori veneziani sono gli inventori del cosiddetto ”conto amico”, vale a dire il doppio prezzo, uno per i residenti, l’altro –molto salato– per i turisti.
Ancora oggi i portieri d’hotel esercitano un forte potere. Sono loro a decidere le fortune dei ristoranti consigliandoli ai clienti. Chiedendo una percentuale media di 10 euro a coppia.
Dobbiamo rassegnarci a sentire etichettata la città più bella del mondo, anche per i prossimi anni, come la patria delle sòle? (Vedi Selvaggia Lucarelli).
A Venezia un altro scontrino dei record
L’insegnante padovana che il 9 giugno si è vista consegnare uno scontrino da 24 € per due caffè consumati al banco del bar Rivo Alto di Venezia, è rimasta basita.
Lì per lì, pensando a uno scherzo, ha avuto solo la prontezza di dire: “Intende 2,40 € non 24”. Risposta negativa.
Incapace di reagire, ha omesso di fare ciò che avrebbero fatto in molti. Cioè protestare per la somma impressa nello scontrino, contestare il pagamento e, alla più brutta, chiamare i carabinieri.
Per ironia della sorte, quando in seguito ha denunciato l’accaduto, ha dovuto leggere sul giornale locale che il titolare del bar, al suo posto, i carabinieri li avrebbe chiamati eccome.
Luisa Antonini, insegnante padovana, si è confrontata con qualche amico prima di decidere.
La docente ha avuto il sangue freddo di tenere lo scontrino e poi di denunciare. Senza aspettarsi granché, in realtà, ma non tollera che il buon nome di Venezia venga infangato da chi si approfitta dei clienti.
Non stiamo parlando del Caffè Florian di Piazza San Marco o dell’Harry’s Bar di Arrigo Cipriani, lo scontrino da 24 € per due caffè è stato emesso in un comune bar del centro di Venezia.
Recensioni del Rivo Alto di Venezia su Tripadvisor
Appresa la denuncia Marco Guerra, titolare del bar con 26 anni di lavoro nel locale veneziano, si è lasciato scappare un’espressione non proprio felice: “Io avrei chiamato i carabinieri”.
Lo ha detto al Corriere Veneto dichiarandosi sconvolto per l’accaduto.
Il prezzo di un caffè “macchiatone” al Rivo Alto, indicato nei listini esposti, è di 3 € al tavolo e di 1,20 € al bar. Secondo Guerra lo scontrino emesso dal bar di Venezia è frutto di un errore. Un’incomprensione tra l’insegnante e il personale del bar.
Ma le recensioni del locale di Venezia lasciate dai clienti su TripAdvisor, spesso con tanto di scontrino, non avvalorano la sua versione. Il locale sembra essere recidivo.
- Due calici di vino rosso e una Coca Cola a 25 €.
- Due spritz, una birra e dei cicchetti riscaldati 57 €.
- Due spritz e un tagliere di salumi 59 €.
“Nel mio locale viene soprattutto clientela veneziana, a pranzo viene chi lavora e non ho un menù per turisti”, ha commentato il titolare del bar.
Il Rivo Alto, anche per la posizione, è un bar frequentato specie all’ora dell’aperitivo. Lo spritz (da 70 centilitri) costa proprio 12 €.
“Temo che la cliente in giro per le calli di Venezia abbia pagato lo scontrino sbagliato”, ha concluso il titolare del bar.
Facciamo finta di crederci?