Eataly apre a Stazione Termini: cosa aspettarsi dal nuovo negozio
Eataly a Stazione Termini: un cartellone extra large porta la lieta novella ai pendolari e ai turisti che transitano ogni giorno nella stazione più frequentata d’Italia.
Se tanto mi dà tanto il volto del food & beverage alla stazione romana potrebbe cambiare radicalmente, com’è stato con l’arrivo a Stazione Termini del Mercato Centrale nel 2016, e Eataly mostrarsi finalmente per quello che sarà.
Il colosso dell’alta gastronomia italiana, un po’ acciaccato vista la perdita di 28,7 milioni di euro con cui ha chiuso il bilancio 2022, ha scelto il cuore pulsante di Roma per aprire il suo nuovo negozio, come rivelato da Cibo Today.
Con lo sbarco a Stazione Termini Eataly cambia strategia
Un’aggiunta rispetto a quello storico di Ostiense, inaugurato nel 2012 con i suoi 17.000 metri quadrati di superficie.
Per ora l’azienda, che nell’ultimo anno ha cambiato proprietà –ora è per il 52% di Investindustrial, il fondo del top manager 58enne Andrea Bonomi– e amministratore delegato –Andrea Bonomi ha preso il posto di Nicola Farinetti– non ha rivelato altri dettagli sull’apertura.
Che rappresenta un segnale di discontinuità rispetto alla strategia precedente, basata su un unico, imponente Eataly di riferimento per città, non certo a Stazione Termini.
Ma sappiamo che molto è cambiato nei piani di Eataly da quando il fondatore Oscar Farinetti ha rinunciato alla maggioranza della società, passando dal 58,1% al 22% del capitale pur di consegnare il 52% a Bonomi.
Partecipazione per la quale Investindustrial ha stanziato 200 milioni di €, riconoscendo al gruppo di Farinetti un valore totale di circa 600 milioni di €.
Eataly a Roma: passato e futuro
Quest’anno Eataly aveva annunciato nuove aperture all’estero (il terzo Eataly a New York e il secondo a Toronto), ma nessuna nuova inaugurazione certa in Italia.
Ed ecco quindi che all’enorme negozio/mercato di Ostiense si affiancherà un nuovo atteso indirizzo, senza che ancora si sappia la data di inaugurazione.
Negli anni la Capitale aveva ospitato altri indirizzi di Eataly (anche quello della vicina Piazza Esedra), tutti poi chiusi a favore di un unico, imponente Eataly di riferimento.
Probabilmente il nuovo Eataly a Termini sarà situato nei piani superiori del mezzanino della stazione, dove recentemente sono state inaugurate le nuove lounge di Trenitalia e Italo.
L’offerta di Roma sarà così raddoppiata in un luogo di grandissimo flusso, con quasi 500.000 visitatori al giorno e milioni ogni anno, due pubblici molto diversi: romani da una parte, turisti dall’altra.
Eataly cambia ancora il modo di mangiare a Stazione Termini
Intanto la stazione Termini sta vivendo importanti cambiamenti, soprattutto nel settore food & beverage.
Per la prima volta in Italia è arrivata la catena francese Paul Boulangerie, mentre ora Starbucks dispone di un piccolo negozio al piano -1. Ci sono il marchio Wagamama con i suoi prodotti di ispirazione giapponese, il caffè Mignon alle Mura e anche il marchio di pizzerie a taglio Alice Pizza.
L’arrivo di Eataly alla Stazione Termini sarà quindi un ulteriore elemento di attrazione e qualità per i viaggiatori che cercano una pausa golosa o un souvenir gastronomico.
Del resto Bonomi, nuovo azionista di maggioranza, non ha mai nascosto che, secondo lui, migliorare il modello di business di Eataly vuol dire seguire l’esempio di Autogrill.
E dunque puntare sui ristoranti con lo sbarco nelle aree di servizio delle autostrade, nelle stazioni e negli aeroporti.
Eataly a Fiumicino: l’altro store per viaggiatori gourmet
In questo senso è stato importante il debutto di un grande Eataly (oltre 2.000 metri quadrati di attività, avvenuto il 15 maggio scorso nel Terminal 1 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci a Fiumicino.
Da questa rovente e trafficatissima estate per i voli, a Eataly Fiumicino si sono affiancati anche i nuovi ristoranti del piano, una food court di altrettanti 2.000 metri.
Per ora sull’apertura a Stazione Termini non si sa altro: c’è da aspettarsi che sarà un Eataly molto frequentato, incentrato sui banchi delle botteghe e, prevalentemente, sulle attività di ristorazione.