Casa Maria Luigia di Massimo Bottura è il B&B migliore del mondo
Casa Maria Luigia di Massimo Bottura è il miglior B&B del mondo.
La ratifica non viene dall’ultima reginetta social, lo ha appena scritto il Financial Times sulle sue ambitissime pagine rosa.
E di grazia, mi rivolgo a quella bibbia della finanza che risponde al nome di Financial Times, quando un bed and breakfast può dirsi il migliore del mondo?
Quando si tratta, leggo sul quotidiano economico di Londra, di Casa Maria Luigia, l’abitazione del XVIII secolo nella campagna emiliana alla quale, ribadisce l’FT, Massimo Bottura “ha applicato il suo ingegno”.
Prendi la colazione.
Colazione di Casa Maria Luigia by Massimo Bottura
Lontano dai cliché della colazione all’italiana, Il buffet di Casa Maria Luigia, con diverse ghiottonerie cotte nel forno a legna del giardino, deve molto alle ricette cucinate per la sua famiglia la mattina di Natale dalla nonna di Bottura.
Sicché oggi, come in un loop temporale di “Ricomincio da capo” (con Bill Murray), chi fa colazione a Casa Maria Luigia rivive a oltranza il Natale a casa Bottura.
Di norma la colazione di Casa Maria Luigia comprende:
- Due tipi di focaccia (una insaporita con l’extra vergine, l’altra con miele e ricotta freschissima);
- Un paio di frittatine cotte nel forno a legna (con cipolle caramellate e aceto balsamico tradizionale di Modena una, con spinaci, pomodorini e Parmigiano-Reggiano l’altra);
- Erbazzone (il tipicissimo tortino di Reggio Emilia, fatto con spinaci, bietole, robiola e Parmigiano-Reggiano);
- Vari frutti e verdure saltate in padella (fichi, pesche, pomodori San Marzano, peperone friggitello, cavolini di Bruxelles);
- Biscotti con gocce di cioccolato e panini alla cannella;
- Più due piatti che provocano anche nel più misurato ospite di Bottura a Casa Maria Luigia un’incontrollabile esaltazione. Il gnocco fritto modenese, qui con mortadella, ricotta e aceto balsamico tradizionale invecchiato. La fetta di cotechino che poggia su un biscotto friabile di sbrisolona, classica torta mantovana alle mandorle, esaltata (è il caso di scriverlo) dallas convivenza con lo zabaione e l’aceto balsamico tradizionale.
C’è anche un angolo dedicato al classico healty food da hotel lussosetto, ma non se lo fila nessuno.
I ristoranti Al Gatto Verde e Francescana a Maria Luigia
Bottura e Gilmore hanno acquisito la proprietà a San Damaso nel 2017 con l’intenzione di trasformarla in un B&B. Un luogo in cui potessero soggiornare i fortunati frequentatori dell’Osteria Francescana, il loro ristorante tre stelle Michelin nella vicina Modena.
Senza un’idea precisa di come si sarebbe evoluto il progetto, se non il desiderio di ricreare il senso di libertà che si prova a casa propria. Qui, se interessa, ci sono i prezzi di un soggiorno a Casa Maria Luigia.
Le aggiunte più vistose a Casa ML (come la chiamano tutti) sono i due ristoranti.
Nel primo, Francescana a Maria Luigia, si cena attorno a tavoli comuni con 9 piatti scelti tra i successi dell’Osteria Francescana.
Al Gatto Verde invece, aperto il mese scorso, i menu ideati dalla chef canadese Jessica Rosval creano sapori sorprendenti con il solo uso del fuoco (di un grande forno a legna).
L’adozione della più antica forma di cottura è una diretta conseguenza del successo ottenuto dai rustici brunch all’aperto, diventati un appuntamento fisso per gli ospiti di Casa Maria Luigia.
Il frigo di Casa Maria Luigia: Bottura invita a saccheggiarlo
Oggi Casa Maria Luigia, che l’anno prossimo si espanderà su un terreno vicino, comprende 12 stanze nella casa principale, un raffinato cottage con sei posti letto, una piscina all’aperto, un campo da tennis più infiniti giardini.
C’è una cosa che colpisce gli ospiti più di ogni altra, sempre. È il frigorifero voluto da Bottura per Casa Maria Luigia. Dall’ora di pranzo in poi può essere saccheggiato, anche senza ritegno, come farebbe un adolescente appena uscito da scuola.
Ahimé, non c’è mai stato niente di altrettanto buono nel frigorifero dei miei genitori. Gorgonzola con mostarda e miele; carote arrostite con yogurt tahini; panzanella; panna cotta al cetriolo; tiramisù; Lambrusco.
Nonostante la colazione emiliana di Casa ML, oscenamente indulgente, chissà come mai lo spazio per un boccone in più si trova sempre.
Slow Food, Fast Cars, il nuovo libro di Bottura
Un nuovo libro, Slow Food, Fast Cars (Ippocampo), scritto da Bottura, Gilmore e Rosval, racconta la storia di Casa Maria Luigia e delle sue ricette.
Racconta anche le altre passioni dell’illustre modenese e di sua moglie: l’arte, i dischi in vinile, le automobili.
Il libro è pieno di vignette sulle scelte progettuali di Gilmore per le stanze e i giardini di Casa Maria Luigia , sugli 8 mila e passa LP di Bottura che adornano la stanza della musica. (“Abbiamo comprato Casa Maria Luigia solo per questa stanza”, dice spesso Bottura).
E sull’incredibile flotta di auto e moto (l’altro hobby dello chef emiliano) distribuita nel “Playground”, uno spazio che funge da palestra e galleria d’arte contemporanea.
Dunque, chi vuole può fare crossfit circondato da Ferrari, Maserati e Ducati, compresa la famosa Lamborghini personalizzata con la protagonista di “Oops mi è caduta la crostatina al limone” (piatto iconoclasta di Bottura).
O da due sculture a grandezza naturale dell’artista americano Duane Hanson chiamate Frankie e Rose.
Bottura spiega Casa Maria Luigia, con la consueta enfasi, come un “laboratorio di idee”.
I piatti che hanno reso Bottura ciò che è oggi vengono ora gradualmente eliminati dal menu dell’Osteria Francescana per fare spazio a nuove idee.
In questo senso Francescana a Maria Luigia è una specie di ristorante archivio, un luogo dove, riferisce Bottura “mantenere vivi i piatti che hanno cambiato la gastronomia moderna”.
Oltre che una “palestra per addestrare i giovani chef a essere super concentrati” mentre tentano di ricreare i piatti con la stessa perizia di quando sono stati serviti la prima volta.
Al Gatto Verde: Nick Drake e il menu degustazione
Al Gatto Verde, il nuovo ristorante di cui vi abbiamo dato prezzi e menu piatto per piatto, è una dimostrazione altrettanto eloquente del modo in cui il Bottura-pensiero si sta evolvendo.
Secondo l’inviata del Financial Times, nelle mani della chef canadese Jessica Rosval, il menu degustazione da otto portate è impeccabile.
Comprende piatti come “Non è una cozza” (crocchetta di granchio blu e pancetta di maiale) e “Agnello da Montreal a San Damaso” (spiedino di carne con mostarda di pesche e verdure julienne).
E culmina con un dolce chiamato “Cielo Terra Mare” , ispirato a “Pink Moon” di Nick Drake.
Lo sviluppo del piatto ideato da Bottura per il ristorante di Casa Maria Luigia ha conosciuto svolte inaspettate.
All’inizio si chiamava “Luna rosa”, come la canzone, poi il nome è cambiato ma è rimasta la rosa color luna modellata partendo da un semifreddo abbinato a caviale, lampone, rosa e acqua di mare.
“Tengo sempre aperta la porta all’inaspettato e ci entro costantemente, poi vediamo cosa succede” è il mantra più recente di Bottura.
Che sia questo il segreto dell’evoluzione di Casa Maria Luigia nel b&b migliore del mondo?