Caricamento banner...
Logo
Leggi, Mangia, Bevi, Ama
Cercacerca
menu
Notizie
8 Marzo 2016 Aggiornato il 8 Marzo 2016 alle ore 18:14

Otto Marzo. Le cinque donne da non portare a cena

L’otto marzo in giro si vedono solo due tipi di donne (che quelle intelligenti se ne stanno a casa): quelle che in multipli di dodici ciondolano urlanti
Otto Marzo. Le cinque donne da non portare a cena

donne che bevono

L’otto marzo in giro si vedono solo due tipi di donne (che quelle intelligenti se ne stanno a casa): quelle che in multipli di dodici ciondolano urlanti ed eccitate tra un pub e un lounge bar lasciando dietro di sé scie di pagliette e lustrini, e quelle che invece, sedotte da un rametto di mimosa, si sono fatte trascinare a cena fuori.

[do action=”jor”/]

Ma non è che portare una donna a cena fuori è ‘sta botta di vita. Potrebbe dirvi male amici maschi, molto male se vi capita di fronte una di queste scassamaroni, leader nel settore di riferimento.

1. La suffragetta

TOPSHOTS-FRANCE-SUICIDE-RELIGION-PROTEST-FEMEN

O nella sua versione contemporanea –riveduta e corretta- la femen, una militante del dritto in salsa rosa che passerà la serata a spigarvi l’importanza della giornata dell’otto marzo, le sue origini, i suoi festeggiamenti sul globo terracqueo. Roba che un calcio in bocca è più divertente. Come uscirne vivi? La tanatosi è un’ipotesi al vaglio.

2. L’esperta di vino

vino

Come estrinseca una donna la sua invidia del pene? Specializzandosi in manovre ad occhi bendati, oppure imparando a riconoscere uno Chatebouren del 1987 solo dal suo perlage. Non solo la serata si trasformerà in una gimkana tra un boh e non mi ricordo, ma per le settimane a venire il ricordo di quella cena mortificante comprometterà seriamente la vostra vita sessuale.

3. La vegana

donna vegana

Non è che rompe le palle, di più. E’ impossibile portarla in un ristorante per onnivori normodotati, ma ammesso che si riesca a trovare un posto che metta d’accordo entrambi, passerà la serata a ricordarvi che la Santa Pasqua è alle porte, e con essa, la strage degli agnellini. E se osate opporre anche una sola, timida, obiezione, tempo un attimo e caccerà il telefono coi filmati degli sgozzamenti. E l’unico silenzio degli innocenti sarà il vostro.

4. La foodblogger

foodblogger

Per voi è svago, per lei lavoro. O meglio cazzeggio travestito da lavoro. La serata trascorrerà tra un hashtag e una condivisione, un tag e un selfie. Roba pericolosissima se viaggiate in incognito, noiosissima se cercate un po’ di intimità, deflagrante se siete una punta riservati. Uscire con lei significa portarsi a cena 78000 follower e 356000 contatti. Alla faccia della serata romantica.

5. Quella col cane

cane nel letto

Il problema non è tanto il durante, capiamoci. Non certo se siete a vostro agio con una che sputacchia ossicini nel piatto e spolpa il petto d’anatra per portare un assaggio della succulenta cena all’amato Hector. Il problema vero è il dopocena. Se avete la fortuna di salire a casa, state pur certi che non ve lo leverete di torno e che l’unico pelo che riuscirete ad accarezzare sarà quello di un giovane york shire: dal doggystyle al doggybag è un attimo.

quattro donne

Allora che si fa? Panino, birretta e Netflix?

[do action=”publy-300″/]

[Immagini: aaronendreFacebook, Vetriscience]

Nessun Commento
Non ci sono ancora commenti
scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
info@scattidigusto.it
P.IVA: 01353010539
Privacy Policy-Cookie Policy-Preferenze
Sviluppato da
*redmango - Web Agency Torino