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1 Agosto 2020 Aggiornato il 1 Agosto 2020 alle ore 20:26

Agnello di Sardegna IGP da Carrefour. Ma in etichetta l’origine è la Grecia

Sui social è divampata la polemica per l'etichetta dell'Agnello di Sardegna IGP cresciuto in Grecia e macellato in Olanda. Ma è un fake
Agnello di Sardegna IGP da Carrefour. Ma in etichetta l’origine è la Grecia

Chiedo a voi (attenti) lettori di Scatti di Gusto se, in quanto attenti, avete notato questa etichetta di Agnello di Sardegna IGP correre sul web.

Una coscia di agnello di Sardegna che si fregia della tutela IGP, indicazione geografica protetta, e in vendita al supermercato, a quale animale appartiene?

Lo so, lo sento, mi state accusando di domanda facile stile quiz in televisione. Si passa con il rosso, il giallo o il verde?

La risposta esatta è la coscia di agnello di Sardegna IGP appartiene a un agnello di Sardegna nato, cresciuto e pasciuto nella zona di origine tutelata.

Sbagliato e, devo ammetterlo, ho sbagliato anche io.

Guardando questa etichetta attaccata dal reparto macelleria del Carrefour di piazza Clotilde a Milano, mi sono dovuta ricredere.

O almeno pensare a una gigantesca burla di qualche buontempone che vuole buttare benzina sul fuoco di noi consumatori talebani delle eccellenze.

Perché se ingrandite la foto (fatto?) leggerete che l’agnello di Sardegna IGP sarà pur nato in Sardegna, ma l’ha abbandonata presto per crescere in Grecia e finire la sua vita in un macello in Olanda. Per poi arrivare nel banco frigo milanese.

Io poco ci credo a questo giro europeo dell’agnello e della sua coscia perché mi sembra follemente antieconomico fare un tour del genere.

E non posso credere che Carrefour si metta a scrivere IGP su qualcosa che non lo sia.

Ancora, è possibile che il consorzio di tutela dell’agnello sardo IGP che ha un elenco preciso degli agnelli macellati sul suolo sardo possa mandare agnelli in giro per l’Europa?

Mi sbaglierò, ma questa etichetta puzza di bruciato e non è la carne di agnello sardo IGP a puzzare.

Agnello di Sardegna IGP etichetta

Anche perché dell’etichetta “strana” ne gira un’altra versione con la Grecia indicata come paese di allevamento e di macellazione.

La data di questa etichetta risale ad aprile, ma come spiega il Contas (Consorzio di Tutela dell’IGP Agnello di Sardegna) è stato un errore di immissione dei dati con l’indicazione Grecia-Grecia.

Poi diventata la fake news Grecia – Olanda.

E comunque il Consorzio ha già segnalato alla repressioni frodi l’etichetta con i dati errati poi oggetto di manipolazione.

Quindi state sereni amici amanti dell’agnello sardo IGP. Potete comprarlo tranquillamente anche al Carrefour nonostante l’errore di immissione del paese di allevamento e macellazione.

Perché la coscia di Agnello Sardo IGP nasce, cresce e viene macellato in Sardegna. Come è logico che sia.

Argomenti:
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