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14 Gennaio 2016 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 13:58

Allarme alimentare. Lo zucchero è cancerogeno come la carne

Dopo la carne, è la volta dello zucchero, che sale ufficialmente sul banco degli imputati che causano (o potrebbero causare) il cancro. Lo dice un nuovo
Allarme alimentare. Lo zucchero è cancerogeno come la carne

zucchero biscotto

Dopo la carne, è la volta dello zucchero, che sale ufficialmente sul banco degli imputati che causano (o potrebbero causare) il cancro. Lo dice un nuovo studio dei ricercatori del Md Anderson Cancer Center dell’univesità del Texas, pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Research. Secondo quanto emerge dalla ricerca, l’elevato consumo di zuccheri, tipico della dieta occidentale, farebbe addirittura lievitare il rischio di tumori al seno e metastasi ai polmoni.

Quindi, care donne, state particolarmente attente: già altri studi epidemiologici avevano dimostrato che l’apporto di zuccheri proveniente dal cibo ha un impatto significativo sullo sviluppo di un carcinoma mammario. C’è di nuovo che i ricercatori dell’università del Texas sostengono che l’assunzione della sostanza attiva un processo metabolico chiamato 12-Lox (12-Lipossigenasi): la sua azione faciliterebbe la crescita di un tumore e la diffusione delle metastasi.

Incriminato soprattutto “il fruttosio – spiega Lorenzo Cohen, coature della ricerca e docente di Medicina Integrata nell’ateneo texano – Ma in generale, sappiamo che un’eccessiva assunzione di zuccheri, amidi e carboidrati, determina aumento di peso, fino ad arrivare all’obesità, stress ossidativo, danni microvascolari e cardiovascolari. A cui si aggiungono le ormai numerose conferme sul rapporto fra eccesso di zuccheri e tumore”.

Pochi giorni fa, anticipando il dibattito pubblico sullo zucchero-causa-cancro, vi abbiamo parlato di un’intelligente iniziativa del Public Healt England, ossia il Ministero della Salute inglese, che ha lanciato Smart Sugar, un’app (a monte c’è una fortissima campagna di comunicazione) che consente di scansionare i codici dei prodotti al supermercato e di rivelare la quantità di zuccheri contenuti in snack, bibite e cibi vari. Scopo del progetto è quindi quello di limitare l’assunzione di zuccheri, di cui specialmente i più piccoli sono golosi.

cioccolatococa cola ghiacciata

Difficilmente infatti ci si rende conto che una barretta di cioccolato contiene sei zollette di zucchero, un succo di frutta più di cinque, una lattina di Coca-Cola ben 9, come vi abbiamo più volte detto. Anche l’Organizzazione Mondiale della Salute, la stessa che qualche mese fa vi ha fatti impazzire anche col vino salutare, si è scagliata contro l’assunzione di zuccheri aggiunti, proponendo di ridurne l’apporto massimo calorico dal 10 al 5%.

sugar smart educazione alimentare zucchero scuola inghilterra

In base alle raccomandazioni Oms riportate dal Crédit Swisse Research Institute, in media il fabbisogno energetico giornaliero è pari a 2900 kcalorie per un uomo adulto e 2200 kcalorie per una donna: il primo dovrebbe assumere una quantità di zucchero non maggiore di 290 kcalorie al giorno (72,5 grammi circa), la donna 220 (55 grammi circa).

Diversi i numeri per i più piccoli: per la Società Italiana di Nutrizione Umana 40 grammi di zucchero al massimo andrebbero bene per un bambino che svolge attività fisica media. Secondo l’Oms, invece, sarebbe opportuno consumare una quantità di zucchero inferiore al 5% di energia totale giornaliera: 25 grammi un uomo, 20 grammi un bambino.

zucchero

Se in Ungheria e in Norvegia la popolazione assume una quantità di zucchero pari in media circa al 7-8% del consumo di energia totale, in Spagna e in Inghilterra di sale al 16-17%, sforando di molto i limiti consigliati dall’Oms.

nicoletta dentico

E in Italia? A febbraio del 2015 Nicoletta Dentico, dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, ha pubblicato su Salute Internazionale un dettagliato articolo sullo “strano caso dell’Italia all’attacco delle nuove raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo zucchero”, denunciando come “l’influenza delle grandi aziende alimentari nelle decisioni del nostro paese è palpabile, con una nuova filiera decisionale che procede da livelli molto alti”.

“A parere del ministero della Salute italiano, le raccomandazioni incluse nelle linee guida appaiono eccessivamente restrittive“, aveva scritto Il Sole 24 Ore. La cosa, un anno fa, scatenò un caso, tanto che in Parlamento i deputati Sel Marisa Nicchi e Giulio Marcon firmarono un’interrogazione a riguardo. Questa, in sintesi, la risposta di Vito De Filippo, sottosegretario (Pd) del ministero della Salute: “L’Italia continua a puntare sull’educazione alimentare, sugli stili di vita sani e sulla dieta mediterranea. Un mix di ingredienti, accompagnato dalla riduzione graduale, complessiva ed equilibrata dell’assunzione delle calorie, che può combattere l’obesità infantile senza la necessità di dimezzare il consumo di zuccheri raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità”. Secondo la ministra Lorenzin si tratterebbe solo di “un’aggressione alle nostre tradizioni dolciarie”.

Fortunatamente la ricerca viene in nostro aiuto. “È fuori di dubbio che lo zucchero apporti calorie (4 per ogni grammo) e quindi il suo consumo sia particolarmente critico per un fabbisogno calorico molto basso perché toglie spazio per altri nutrienti – spiega Andrea Ghiselli, ricercatore del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Roma e titolare del forum di Nutrizione di Corriere Salute – Ma certamente questo non avviene se il fabbisogno è nell’ordine delle 2000-2500 calorie, casi in cui si riesce a gestire una discreta quantità di zuccheri aggiunti. Sarebbe quindi più opportuno incrementare l’attività fisica, invece che diminuire la concessione di zuccheri, in modo da poterci permettere senza rimorsi il piacere di qualche grammo di zucchero”.

In conclusione: se non volete abbandonare i vostri vizi dolci dovete muovervi. Ma voi già lo fate, vero?

[Link: Ansa, Quotidiano Sanità, Salute Internazionale, Sanità Il Sole 24 Ore, Corriere.it. Immagini: Wired, Blitz Quotidiano, Cronache Maceratesi, Marie Claire]

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