Amaretto di Saronno, la causa con Lidl. Avrebbe clonato il liquore italiano
Illva, proprietaria del liquore Amaretto di Saronno, sta combattendo con Lidl una lunga battaglia legale.
Oggetto del contendere, davanti al Tribunale di Milano, è un amaretto venduto con il marchio “Armilar” nei supermercati Kaufland e discount Lidl (700 soltanto in Italia).
L’azienda italiana, che distribuisce in 160 Paesi lo storico Amaretto di Saronno, uno tra i liquori più venduti del mondo, accusa Lidl di contraffazione del marchio e concorrenza sleale. Chiedendo il ritiro di ben 11 milioni di bottiglie.
L’aspetto del liquore “Armillar”, venduto da Lidl al prezzo di 4,99 € contro i 12 € dell’Amaretto di Saronno, sarebbe troppo simile all’originale.
Nella sagoma della bottiglia, rettangolare con angoli smussati, e nell’etichetta con le lettere dorate. In particolare nel grosso tappo, squadrato e scuro. Tutti marchi che Illva ha provveduto a registrare.
Curioso poi che a produrre il cosiddetto “Amaretto della Lidl” sia un’azienda italiana, la Casoni Fabbricazione Liquori, in provincia di Modena. Peraltro, un’antica distilleria italiana con oltre 200 anni di storia.
I “cloni” della Lidl
Non è la prima volta che il colosso tedesco del gruppo Schwarz –con supermercati e discount in 31 Paesi del mondo– conquista fette di mercato “ispirandosi” a prodotti rinomati come l’Amaretto di Saronno.
Ricorderete il caso del famigerato “Bimby della Lidl”.
Ovvero il robot tuttofare Monsieur Cuisine Connect, alternativa da 379 euro del blasonato e assai più costoso concorrente della tedesca Vorwerk.
Lidl ha dovuto ritirare il suo apparecchio multifunzione dal mercato spagnolo. Secondo un giudice del tribunale di Barcellona violava alcuni brevetti del Bimby originale.
Sentenza ribaltata dalla Corte d’Appello dello stesso tribunale che ha dato ragione al colosso dei discount.
Non solo Amaretto di Saronno
Restando invece nel campo degli alcolici, da maggio 2021 Lidl non può più vendere nei supermercati inglesi il proprio gin a marchio “Hampstead”.
La decisione, assunta da un giudice del tribunale di Edimburgo, fa seguito alla causa intentata dai produttori del gin Hendrick’s.
Anche in questo caso la bottiglia del distillato venduto dalla multinazionale tedesca è troppo “simile” a quella del gin marchiato Hendrick’s.
L’amaretto della Lidl è ancora in vendita
Nella battaglia legale, rimasta nascosta fino a oggi, ma di portata storica nelle vicende giuridiche sulla contraffazione, Illva ha già vinto i primi due gradi di giudizio.
Lidl, nel frattempo, sta continuando a vendere l’amaretto “Armilar”, ma con una confezione modificata. Oggi bottiglia e tappo sono indubbiamente meno simili agli originali
Amaretto di Saronno: una storia secolare
Leggenda vuole che la nascita dell’Amaretto di Saronno risalga al 1525, quando l’artista Bernardino Luini ebbe l’incarico di affrescare un’immagine della Madonna dei Miracoli a Saronno.
Il brillante discepolo di Leonardo da Vinci prese come musa ispiratrice una locandiera, che per riconoscenza gli preparò una bevanda molto particolare. Era nato l’Amaretto di Saronno da una combinazione di ingredienti segreti!
In realtà, nei primi decenni del 1600, molte famiglie erano solite produrre liquori e digestivi a scopi curativi.
Tra queste anche la famiglia Reina, che ha tramandato di generazione in generazione la ricetta dell’amaro fruttato, con un caratteristico sapore di mandorla dolce-amaro. Fino ad aprire, nella prima metà del secolo scorso, un piccolo negozio nel centro di Saronno.
Nel 1947, la stessa famiglia Reina ha completato la trasformazione da artigianale a industriale con la costituzione di I.L.LV.A.
Il prodotto è stato chiamato “Amaretto di Saronno” prima di adottare, per ragioni di marketing, il nome di ‘Disaronno Originale”
Anche la forma della bottiglia cambiò nel tempo, passando da quella classica alta e rotonda degli inizi secolo, a quella più bassa e squadrata dei tempi nostri.
Fu modificato anche il tappo, che diventò grosso, scuro e squadrato. Nel 2009 l’etichetta assume l’aspetto attuale.
Amaretto di Saronno: gradi
Il Disaronno è un liquore molto versatile, al punto che esistono più di 100 drinks da aperitivo che è possibile preparare utilizzandolo come ingrediente.
Sebbene la produzione sia concentrata nella città Saronno, il prodotto è venduto in tutto il mondo.
I gradi alcolici dell’Amaretto di Saronno sono 28. Le calorie per ogni 100 ml di liquore sono 272.
Il prezzo dell’Amaretto di Saronno
Il prezzo dell’Amaretto di Saronno oscilla oggi tra i 10 e i 12 euro a bottiglia.
L’azienda descrive così gli ingredienti del suo liquore.
Un infuso di “olio di nocciolo di albicocca” con “alcool assoluto, zucchero bruciato, e la pura essenza di diciassette erbe e frutti selezionati”.