Amatriciana con aceto e cipolla alla Prova del Cuoco: è scandalo
Per l’amatriciana, ormai è fatto conclamato, non c’è tregua. Nemmeno negli studi televisivi della Prova del Cuoco. Anzi, è il posto giusto per mettere a dura prova i nervi degli appassionati del piatto più famoso… dell’Umbria.
Si avete capito bene, Amatrice è in Umbria, comunica Claudio Lippi alla fine del contest che ha visto sfracellare la ricetta che sarebbe anche registrata come De.Co. e tutelata dal Comune di Amatrice e dall’STG, provincia di Rieti, quindi Lazio. Al massimo storicamente appartenuto all’Abruzzo, ma in Umbria non è mai arrivato.
Ma tant’è, per esigenze di copione, nel giorno della Festa della Repubblica, è andato in onda il derby della Capitale. Maddeché?
Si sfidano in due Emanuele Diana e Simone Loi con i “Bucatini all’amatriciana” e “Mezze maniche all’amatriciana”.
Le “Mezze maniche all’amatriciana” di Simone Loi prevedono questi passaggi infiammati e copiaincollati da Facebook official page della Prova
?Tagliare il guanciale a listarelle, metterlo in una padella antiaderente fredda e rosolare fino a renderlo croccante.
?Togliere metà del guanciale e lasciare l’altra metà in padella.
?In un tegame, rosolare la cipolla ed aggiungere i pomodori pelati, regolare di gusto e al termine della cottura frullare.
?Sfumare il guanciale nella padella con l’aceto di vino rosso ed aggiungere il pomodoro frullato: lasciare insaporire per 10’.
?Cuocere la pasta in acqua bollente leggermente salata.
?Scolare la pasta al dente nella padella con il sugo all’amatriciana e cuocere per altri 2’.
?Togliere la padella dal fuoco e mantecare con il pecorino grattugiato.
?Servire le mezze maniche all’amatriciana in un piatto da portata e guarnire con il guanciale croccante.
I passaggi dei “Bucatini all’amatriciana” di Emanuele Diana, invece, sono questi (più esplosivi):
?Tagliare il guanciale a listarelle e renderlo croccante.
?Togliere metà del guanciale e lasciare l’altra metà in un tegame.
?Sfumare con il vino, unire i pomodori pelati ed il peperoncino.
?Regolare di sale e pepe, proseguire la cottura per circa 40 minuti.
?Frullare il sugo all’amatriciana e far riposare per un’ora. Poi trasferire il sugo in una padella.
?Cuocere la pasta in acqua bollente leggermente salata.
?Scolare la pasta nel sugo, aggiungere il pecorino grattugiato e mantecare.
?Servire i bucatini all’amatriciana in un piatto da portata e guarnire con il guanciale croccante.
Ora dovete dirmi se è mejo frullare il sugo all’amatriciana oppure aggiungere la cipolla e sfumare con l’aceto di vino rosso.
Affido il pensiero comune a una commentatrice del programma della Isoardi e con questo passo e chiudo:
Solo leggendo cipolla mi sono uscite lacrime di sangue… dopo aceto di vino rosso gli occhi mi si sono proprio suicidati.
Elisa l’ha anche mangiata la VERA Amatriciana, essendo venuta più volte qui ad AMATRICE.
Mi domando perché si continui a stuprare in questo modo uno dei piatti più buoni della cucina italiana.
Saluti da Amatrice.
Anzi, aggiungo, ce mancava solo la pancetta e poi avevamo fatto sbiadire anche il ricordo di Carlo Cracco e della cipolla gastrofighetta che sono ingredienti espressamente vietati.
State bboni: ognuno faccia come vuole, ma non la chiamate amatriciana.