Caricamento banner...
Logo
Leggi, Mangia, Bevi, Ama
Cercacerca
menu
Vino
6 Aprile 2025 Aggiornato il 6 Aprile 2025 alle ore 08:41

Antico Vinaio toppa le etichette. Schiacciata La Mozza per il Vinitaly

Due nuovi vini prodotti da Joe Bastianich e Tommaso Mazzanti alla tenuta La Mozza con etichetta AV Antico Vinaio: Rosso a 18 €, Bianco a 16 €
Antico Vinaio toppa le etichette. Schiacciata La Mozza per il Vinitaly

C’è chi è pronto a scommettere che le 30 mila bottiglie di vino con l’etichetta AV dell’Antico Vinaio prodotte alla Tenuta La Mozza saranno le protagoniste del (fuori) Vinitaly 2025. Tommaso Mazzanti e Joe Bastianich sono soci al 50% della cantina che si trova a Magliano in Toscana nella Maremma grossetana. I due primi vini di questa collaborazione sono un Ciliegiolo e un Vermentino.

Per presentarli cosa c’è di meglio del Vinitaly, anzi di Verona durante il Vinitaly? Solo All’Antico Vinaio in via Giuseppe Mazzini aperto a dicembre 2024 a 300 metri da Piazza delle Erbe e dalla casa di Giulietta. È qui che si possono assaggiare le schiacciate più amate della ditta AV (eccole, ma non fate affidamento sul numero delle sedi cresciute a dismisura) insieme ai vini. E per l’occasione anche la schiacciata special La Mozza con prosciutto di cinghiale, crema di patate arrosto e scaglie di parmigiano. Disponibile fino al 9 aprile dalle ore 18:30 alle 21.

30 mila bottiglie che andranno nei punti vendita dell’Antico Vinaio, “un negozio nato a Firenze oggi diventato un brand italiano con più di 30 store nel mondo”, come recita la bio di Instagram. Anzi, rectius, le prime 30 mila bottiglie verranno distribuite in tutti i locali All’Antico Vinaio d’Italia. Quindi le troverete a Firenze, Milano, Campo Bisenzio, Roma, Torino, Bergamo, Forte dei Marmi, Bologna, Napoli oltre che a Verona.

La Mozza: meglio il vino o la schiacciata special?

Ma c’è anche chi è pronto a scommettere che con il nome La Mozza sia migliore la schiacciata special dell’Antico Vinaio rispetto al vino del duo Bastianich – Mazzanti. Che per un locale intitolato vinaio sembra quasi una beffa.

Ma cosa c’è che non va nei vini? Le etichette, almeno a leggere il diluvio di commenti che come al solito inondano i post sui social dell’Antico Vinaio.

Giudizi non bellissimi.

“L’etichetta è da detersivo speriamo il vino non lo sia altrettanto….” è tra i commenti che hanno raccolto più like.

E poi giù una serie di commenti il cui succo è “etichetta tremenda”.

Con una speranza: “L’etichetta è un mockup? Come sarà quella originale??”.

Il post che spiega la nascita delle etichette dell’Antico Vinaio

i nuovi vini di Tommaso Mazzanti e Joe Bastianich con le etichette dell'Antico Vinaio

Come lancio, un post abbastanza disastroso. Nonostante ci sia la promessa fatta alla moglie Clara Fioretti, più di 10 anni prima, di arrivare a produrre vino. Tanto che Tommaso Mazzanti corre ai ripari il giorno successivo proprio per spiegare come è nata l’etichetta Antico Vinaio.

Riporto fedelmente.

“Questa è una cosa che esce fuori dai pensieri del business, se penso che abbiamo fatto uscire le etichette “create dai miei bambini“ mi riempie di orgoglio. Tra 10, 20,30 anni non sarà solo un ricordo, ma vedranno e si ricorderanno del babbo che ha voluto fare una selezione di etichette fatte da loro. Questa cosa ripeto, non si parla di business, replicabilita, Ebitda ecc. Qui si parla di una soddisfazione da babbo ed oggi posso dirvi che sono stra felice di aver annunciato la nostra selezione di vini di AV. Che emozione mamma mia”.

Create dai bambini?

Lo spiegone altrimenti detto storytelling delle etichette by Antico Vinaio

C’è la spiegazione nel comunicato stampa.

In pieno stile AV, l’etichetta nasce in famiglia, quasi per gioco. «Un giorno, Tancredi e Ranieri stavano giocando in cucina con una bottiglia rimasta sul tavolo – racconta Clara. Schiacciando il fondo sul piano, si sono accorti che lasciava dei cerchi, come piccole impronte. Quel gesto è diventato per loro un gioco spontaneo e divertente. Guardandoli, ci è venuto naturale pensare a quanto quei segni assomigliassero al logo di AV. Così abbiamo unito le due cose: il gioco dei nostri figli è diventato l’idea per la nuova etichetta del vino di AV. Per noi la famiglia è il cuore di tutto, e sapere che questa etichetta è nata, senza nemmeno accorgercene, da un momento vissuto insieme ai nostri bambini, è un onore. Racchiude tutto ciò che conta davvero: amore, condivisione e il piacere di creare qualcosa insieme».

Non va meglio con queste etichette.

“Bello storytelling inventato a tavolino. non c’è bisogno di romanzare qualsiasi cosa per fare fortuna. in bocca al lupo”.

Insomma, Bada come etichetto (cit.) o Bada come tannino (cit.) non ha funzionato proprio a dovere. Ma attenti: il vero responso le daranno solo le bottiglie di vino AV Antico Vinaio vendute e non le etichette. Tutto il resto è noia o forse invidia per il successo di Tommaso Mazzanti (ma già lo sapevamo).

Quanto costano i nuovi vini AV dell’Antico Vinaio – La Mozza

i prezzi dei nuovi vini bianco e rosso con le etichette dell'Antico Vinaio

I prezzi dei due vini AV sono:

Vino AV Rosso, il Ciliegiolo: 18 €. Vino AV Bianco, il Vermentino: 16 €.

Sì lo hanno scritto un po’ di fretta sul sito ufficiale con quel biano.

Il prezzo del calice di vino dell’Antico Vinaio per entrambe le etichette – giusto, sbagliato? – è di 4 €.

Nessun Commento
Non ci sono ancora commenti
scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
info@scattidigusto.it
P.IVA: 01353010539
Privacy Policy-Cookie Policy-Preferenze
Sviluppato da
*redmango - Web Agency Torino