Selvaggia Lucarelli colpisce Giorgia Meloni a suon di arancini
Una rosticceria di Palermo ha ironizzato su Giorgia Meloni riciclando la vexata questio arancina – arancino, Selvaggia Lucarelli ha rilanciato nei suoi social, e ne è nato uno psicodramma da migliaia di commenti.
Ke Palle – Arancine d’Autore, una rosticceria di Palermo specializzata in arancini, ha diffuso sui canali social la propria versione della nota con cui Giorgia Meloni ha chiesto che il titolo di ‘presidente del Consiglio’ venga declinato al maschile.
“Il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni”.
Forse ricorderete che, nella sua interezza, la nota recitava:
“Per opportuna informazione si comunica che l’appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio dei Ministri è: Il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni“.
Meloni diventa “La signora arancina”
Nel caso di Ke Palle, la nota è stata emessa da “Palazzo KiGi” su lettera intestata alla “Presidenza dell’Accademia dello Street Food”.
Il contenuto della finta nota firmata da “Lo Chef”?
Eccolo: “Per opportuna informazione, si comunica che l’appellativo da utilizzare per la Regina della Rosticceria Siciliana è “La Signora Arancina” (tutte le maiuscole rispettate, ndr). Buon appetito”.
L’annosa questione
Mettiamo da parte per un attimo Giorgia Meloni: arancina o arancino? Sul genere della golosa specialità della cucina palermitana, maschile o femminile, i siciliani si sono sempre divisi dando vita a una guerra all’ultima vocale.
Nella Sicilia orientale si usa chiamarlo arancino mentre nel palermitano si pronuncia al femminile arancina.
L’Accademia della Crusca considera valide entrambe le forme quindi è possibile dire sia arancino che arancina.
Arancina invece sembrerebbe essere il termine più corretto. Se si considera di genere femminile il frutto, invece che l’albero, dire arancina risulta più corretto in italiano.
Gli arancini, e questo lo sa bene anche Giorgia Meloni, sono timballi di riso con all’interno ragù di carne o condimenti vari.
Si preparano dando la forma di palle grosse come un’arancia, che vengono impanate e fritte. Sono squisiti e sfamano con pochi soldi. Anche se di recente è scoppiata la polemica per gli arancini da 18 € l’uno ad Agrigento.
Arancini, Meloni e Selvaggia Lucarelli
Ke Palle, la rosticceria di Palermo, riecheggiando per tempismo e ironia i migliori casi di “instant marketing” (pensate alle pubblicità di Ceres), ha colto l’opportunità per auto-promuoversi sui social.
Se n’è accorta anche l’influencer Selvaggia Lucarelli che, cogliendo la palla al balzo, ha rilanciato il post della rosticceria.
Perché? Forse la giudice di “Ballando con le stelle” apprezza i buontemponi e l’instant marketing fatto bene?
Oppure voleva mettere in ridicolo il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, perché di vedute politiche opposte?
Com’è, come non è, al web, tra odiatori seriali, grammarnazi e gourmet saccenti, è bastato poco per emettere la sentenza.
Lucarelli travolta
Lucarelli, per il suo post sugli arancini, è stata accusata di rosicare senza rispetto per gli italiani che hanno copiosamente votato Giorgia Meloni. E di essersi macchiata di una colpa “indecente”, quella di una donna che sbeffeggia un’altra donna.
Ragione per cui, a dar retta ai commenti, la nota influencer avrebbe dovuto versare sul conto di un commentatore “la parte del compenso suo e del compagno” –il gastronomo e concorrente di Ballando con le stelle Lorenzo Biagiarelli – che gli abbonati Rai pagano alla coppia.
Immancabile il grammarnazi che non comprende perché un sostantivo che nasce al maschile –“Presidente”– debba essere cambiato. E solo perché, altrimenti, ci si sente inferiori agli uomini: “una donna ha davvero bisogno di questo?
Mentre lo psicodramma si consumava in tutta la sua densità, attirati più dagli arancini che dalla polemica su Giorgia Meloni, sono arrivati anche siciliani e gastronomi.
I primi per litigare (che novità!). Gli altri per fare sfoggio di sapienza. A Palermo si dice arancina perché i timballi fritti richiamano il frutto dell’albero di arancio.
A Catania si dice arancino perché la forma conica ricorda quella dell’Etna, un vulcano e dunque maschio. A proposito, qui vi abbiamo suggerito i 7 migliori arancini di Catania.
Cos’è il genio. O del Maalox
A mettere tutto insieme oltre che la parola fine su tutta questa vicenda è intervenuto un commento illuminante.
“Si dice la Maalox o il Maalox?”.
Il medicinale usato contro il bruciore di stomaco può alleviare il rosicamento di Selvaggia Lucarelli, ossessionata dalla poltrona conquistata dal Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, più che dagli arancini.
Ma è un rimedio consigliato anche a chi, ingozzandosi di palle di riso nel tentativo di capire come sia meglio chiamarle, ne faccia indigestione.