Asparagi. Agriturismo Al Robale per gustarli appena colti in Valle Imagna
Quanto vi piacciono gli asparagi? E siete mai stati in un’asparagiaia?
A me è capitato in Valle Imagna, ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo all’azienda agricola Al Robale.
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“Siamo io e mia moglie, mia moglie e io”.
Così presenta la sua attività Roberto Mazzoleni, venditore di pellicce in Russia, sposato da sempre con Alexandra Hermann, tedesca conosciuta in vacanza. E una storia che già inizia come un romanzo rosa, non poteva che continuare ad avere le stesse sfumature.
Infatti, dopo aver cresciuto i loro tre figli, Lisa e Giada oggi farmaciste, e Leonardo, ancora sui libri, nel 2008 hanno deciso di ricominciare proprio da tre, con l’apertura di un’azienda agricola tutta loro. Sono partiti mattone su mattone sui terreni dei genitori di Roberto, nella frazione di Albenza, animati dal solido attaccamento al territorio di lui e dall’innamoramento per la sua natura di lei.
Miele, lamponi, ma in questo periodo soprattutto asparagi: un’esperimento di coltura iniziato con le varietà Zeno e Viola, che hanno subito dato grandi soddisfazioni, tanto che oggi tutti gli stellati nei dintorni si riforniscono solo da loro.
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Il periodo di raccolta inizia proprio ora, tra fine marzo e inizio aprile, anche se il vantaggio di un’asparagiaia sta nel fatto che, una volta avviata e gestita in modo adeguato, darà asparagi per i prossimi venti anni. È stato dunque necessario fare un’attenta valutazione prima di decidere dove posizionare la piantagione, perché si tratta di una scelta che avrà conseguenze di lunga durata, occupando quel terreno per molto tempo.
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Il colore dell’asparago può variare dal bianco, al verde, al violetto: il bianco si sviluppa interamente sotto terra, il verde compie l’ultima fase del suo sviluppo fuori dal terreno e il violetto è una via di mezzo tra i primi due.
Gli asparagi amano i terreni leggeri, sciolti, piuttosto sabbiosi e ben drenati, meglio se privi di sassi e ghiaia che potrebbero ostacolare lo sviluppo naturale dei turioni.
Si differenziano da quelli selvatici, che Roberto ci tiene a precisare l’illegalità nel raccoglierli, per essere più grandi, più teneri e con più polpa. Inoltre, sono ortaggi estremamente versatili in cucina.
Lo sanno bene Alexandra e Roberto, che da poco hanno affiancato all’agriturismo e azienda agricola, anche la possibilità di ristorazione proprio nel loro salotto, in una sala elegante e familiare allo stesso tempo, tra libri, divani e pianoforte. Solo su prenotazione, si va dalla rivisitazione dei tradizionali casoncelli con asparagi e tartufo bergamasco a 18 € alle lumache di produttori locali alla bourguignon a 12 euro fino a nuvole di pasta fresca a 20 € e carni locali sui 18.
Tutto viene cucinato più che espresso, al momento o in giornata, nella cucina di famiglia: un vero agriturismo.
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Gli accompagnamenti vanno da rosti di patate a brezel, perché Alexandra si è perfettamente calibrata sulla cucina italiana, ma senza per questo abbandonare alcune delle sue più preziose ricette tedesche.
Questa asparagiaia è una bella storia. Vi si giunge ancora solo attraverso una strada sterrata che prima scende per poi risalire. Tutte le insegne che indicano le loro attività sono in legno, sparse qua e là per i loro tre ettari, dove da poco hanno giocato anche un’altra scommessa: piantare circa 120 ulivi e vedere un po’ che cosa succede.
Andiamo a vedere insieme?
Azienda Agricola Al Robale. Via Cabinetti, 2, Albenza frazione di Almenno San Bartolomeo (Bergamo). Tel. +39 338 9866539