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17 Marzo 2022 Aggiornato il 19 Marzo 2022 alle ore 09:42

Bignè di San Giuseppe fritti e al forno. I migliori di Roma

Fritto o al forno, il bignè di San Giuseppe è il tipico dolce di Roma per la festa del papà. Origini, ricetta, classifica dei migliori
Bignè di San Giuseppe fritti e al forno. I migliori di Roma

Fritti o al forno, i bignè di San Giuseppe sono il goloso dolce tipico che i romani preparano per la ricorrenza del santo –festa del papà– il 19 marzo.

Risposta romana alla zeppola di San Giuseppe napoletana, l’atteso bignè compare in tutte le pasticcerie di Roma nei giorni precedenti e successivi alla festività.

I romani che li attendono con impazienza, richiamati dalle vetrine, ne comprano sempre più di quanti dovrebbero. 

Cos’è il bignè di San Giuseppe

Fritti, asciutti, morbidi, grandi e ripieni di crema pasticciera, i bignè di San Giuseppe sono popolarissimi dolci romani

Un morbido pasticcino di pasta choux, grande circa 10 cm, fritto, farcito di crema pasticcera e spolverato di zucchero a velo. Il ripieno può anche essere diverso.

Sono farciture di tendenza la crema con scorza d’arancia, il cioccolato e la ricotta. 

Fritti o al forno

Spolverata di zucchero a velo sui bignè di San Giuseppe

La versione light e senza unto dei bignè di San Giuseppe è al forno, scelta da chi, anche in occasione della festa del papà, preferisce non esagerare con le calorie. 

Ma la bontà della ricetta tradizionale, che prevede bignè tassativamente fritti, resta insuperabile.  

Li volete ancora più buoni? Il trucco è semplice. Basta una veloce pre-cottura in forno per formare una crosticina che impedisce ai bignè di San Giuseppe di impregnarsi d’olio durante la frittura. 

Zeppole e bignè di San Giuseppe: quali differenze?

zeppole san giuseppe
Una grossa zeppola di San Giuseppe

Dell’origine napoletana della zeppola e romana dei bignè abbiamo già detto. 

Anche la forma è diversa. La zeppola è una ciambella con il classico foro al centro, il bignè invece ha la classica forma rotonda del… bignè, sebbene sia più grande. 

Ma la differenza sostanziale sta nel ripieno.

Grandi, fritti e spolverati di zucchero a velo, sono i bignè di San Giuseppe. La principale differenza con le zeppole è la crema. Nel bignè è all’interno, nella zeppola è solo in superficie

La crema, nei bignè di San Giuseppe, si trova anche dentro la piastra choux, mentre nelle zeppole è solo in superficie, sormontata da un’amarena sciroppata e, a volte, da una confettura. 

Bignè di San Giuseppe, origine

A Roma c’è un luogo in particolare che ha visto la nascita della tradizione, è la  Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano, dedicata proprio al papà di Gesù e all’umile professione che svolgeva. 

Durante la ricorrenza andava in scena un misto di celebrazioni religiose e pagane, balli, musica, banchetti e gli immancabili frittellari.

Ovvero postazioni ambulanti dove grossi pentoloni sbuffavano con olio bollente e servivano per tuffare un preparato di farina e uovo che veniva poi coperto di zucchero o con un ciuffo di crema. 

La celebrazione di oggi affonda le radici nella Roma antica, quando nel mezzo del mese di marzo si svolgevano i Liberalia, feste propiziatorie di fertilità e rinascita.

Ricetta tradizionale 

La ricetta tradizionale dei bignè di San Giuseppe passo dopo passo

Questa è la ricetta che vi darebbe un fornaio romano per cui i bignè non hanno segreti. 

Si scalda bene in un pentolino un bicchiere d’acqua con 50 g di burro e un pizzico di sale. 

Al bollore si versano 100 g di farina, si mescola ben bene e si lascia cuocere per 5 minuti.

Successivamente si fa raffreddare il composto, diventato denso, e vi si incorporano due uova, 2 cucchiai di zucchero e la scorza di un limone grattugiata. 

È il momento della breve pre-cottura in teglia che assicura bignè asciutti e senza unto.

Si scalda il forno a 200 °C per cuocere i bignè 10/12 minuti fino a quando, leggermente gonfi, saranno avvolti dalla crosticina.

In una grossa padella poi, prima che l’olio cominci a fumare, si versa il composto a cucchiaiate non troppo grandi. 

Appena i bignè si gonfiano, vanno tolti dal fuoco, sgocciolati bene e disposti su un piatto coperto da un tovagliolo di carta; da ultimo si cospargono di zucchero vanigliato. 

Per il ripieno, basta introdurre la crema con una siringa da pasticceria.

Dove si comprano i migliori bignè di San Giuseppe a Roma

Un bignè di San Giuseppe della Pasticceria Fortunato

La scelta delle pasticcerie e dei panifici nella capitale è ampia. Vi presentiamo i migliori per i bignè e le zeppole di San Giuseppe in base alle zone di Roma. Andando in ordine alfabetico.

APPIA

È rinomata la Pasticceria Fortunato.

Bignè fritti, bignè al forno, mini bignè, zeppole con crema e amarena fritte e al forno, zeppole al pistacchio di Stigliano e zeppole con la ricotta. A voi la scelta.

ARDEATINO

Nel giorno più fritto dell’anno va provata la zeppola al forno crema e amarene della Pasticceria Bompiani.

Ma il pasticcere Walter Musco prepara anche ottimi bignè. Tutto in versione d’asporto o consegnato a domicilio.

AVENTINO

Da alcuni giorni Casa Manfredi sforna bignè di San Giuseppe fritti come da ricetta tradizionale, cioè con ripieno di crema pasticcera e spolverata di cacao e zucchero.

CENTRO STORICO

Bignè e zeppole dell’Antico Forno Roscioli di Roma

L’Antico Forno Roscioli ha appena festeggiato 50 anni di attività. Figurarsi se possono mancare i dolci per la festa del papà.

Il ripieno dei bignè fritti è con la crema pasticciera all’insegna della tradizione. 

CINECITTA’

Ilario Manzo, della Pasticceria Novelli, si vanta di preparare bignè di San Giuseppe “fritti a regola d’arte”, per i quali sono aperte le prenotazioni già da un paio di giorni. Affrettatevi!

COLLATINO

Un gigantesco bignè di San Giuseppe al pistacchio della pasticceria D’Antoni

A parte le zeppole classiche, la pasticceria D’Antoni sforna in serie bellissimi bignè fritti e al forno multicolor.

Quelli verdi, con ripieno alla crema di pistacchio, sono i nostri preferiti.

MONTEMARIO

Lo dice anche il nome che non è propriamente una pasticceria Con.tro Bistrot.

Ma non per questo le zeppole, anche in versione monoporzione, e i bignè di San Giuseppe sono meno appetibili.

PRATI

Altro bistrot, anche se questa volta l’atmosfera francese è evidente.

Detto questo, da Madeleine, tra insalate ricche e carciofi arrosto, non mancano zeppole e bignè sia fritti che al forno.  

Zeppole di San Giuseppe
Zeppole di San Giuseppe classiche e creative

TRASTEVERE

A Trastevere i bignè di San Giuseppe non mancano mai.

Si distingue in particolare la Gelateria Giuffrè con i bignè pralinati alla nocciola e ripieno di mousse alla nocciola.

TRIESTE

Golosi e pieni di sapore sono le zeppole della pasticceria Gruè, proposte anche in varianti diverse da quella tradizionale.

Per esempio la zeppola “Monte Bianco” con marroni, meringa e crema chantilly.

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Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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