Il Bloody Brunch dell’Hotel Locarno, chiave Michelin a Roma
Al cambio dell’ora legale-solare, ci vuole un brunch e a Roma il consiglio è guardare all’hotel Locarno. Nel 1925, una famiglia svizzera fondava uno degli hotel più rinomati dell’Urbe, proprio dietro Piazza del Popolo, in un’area amena e più “ovattata” dai rumori del caos romano.
Qui hanno soggiornato artisti, cantanti e cineasti come Federico Fellini, Lucio Dalla, Wes Anderson. L’hotel ha ricevuto 1 Chiave Michelin — l’equivalente delle stelle per i ristoranti — ed tra i 50 Best Discovery.
La fondatrice dell’Hotel Locarno è stata Maria Teresa Celli, madre dell’attuale proprietaria Caterina Valente. Che ha portato questo luogo a essere prediletto dai creativi in città. Qui si incontravano ad esempio i pittori della Scuola di Piazza del Popolo. L’hotel è un nascondiglio discreto, non vuole essere una pedana; gli orari per le colazioni arrivano fino a mezzogiorno; il sabato e la domenica è previsto il brunch; e gli interni rispecchiano il gusto dei Roaring Twenties con elementi d’arredo Art Nouveau e Art Decò.
Il fascino discreto del brunch all’Hotel Locarno di Roma
La tappezzeria è stata cambiata 7 anni fa durante il restauro e il passaggio alla quinta stella ma si è scelto di mantenere la stessa identica fantasia, ritrovata presso una fabbrica di Vienna che vende antiche stoffe di rivestimento e carte da parati. Tutto è rimasto quindi “cristallizzato” come all’epoca della sua creazione. L’unico elemento mutato è il pavimento originariamente in pietra ma rovinato: ha affrontato gli anni della Seconda Guerra Mondiale ed è stato calpestato sia dai nazisti sia dagli Alleati.
Maria Teresa Celli aveva creato un luogo predisposto all’ospitalità molto particolare: ogni camera era diversa e aveva pezzi unici. Un concetto all’avanguardia per gli anni Settanta, una sorta di Boutique Hotel quando ancora questa tipologia di accoglienza alberghiera non esisteva.
Il secondo edificio, che ha ingrandito il complesso, si è aggiunto negli anni Novanta. Apparteneva a una famiglia veneziana e si possono ancora notare elementi architettonici tipici del gusto della Laguna. Il tripudio è nella Venetian Suite con portali dalle vetrate legate a piombo.
Il servizio nel cortile, al piano terra e nelle due terrazze, non prevede tovagliato e la ristorazione si focalizza su materie prime di qualità. Il main core dell’Hotel Locarno a Roma è che si può mangiare sempre e ovunque oltre il brunch, iniziando dal cappuccino fino ad arrivare al dopocena e gli alcolici sono serviti da colazione fino all’una di notte.
Lo chef
Lo chef dell’Hotel Locarno a Roma è Domenico Smargiassi con alle spalle una storia particolare. È sociologo e pubblicista e il suo percorso da autodidatta inizia quando, a 9 anni, per evitare il minestrone, si prepara il suo primo uovo al tegamino. Questa storia d’infanzia si lega alle proposte del menu del brunch con le uova come cuore pulsante. A 10 anni si fa regalare una friggitrice e un prosciutto, pensiamo al Fish & Chips e all’attenzione per la selezione della carne, sempre manzo…
Domenico Smargiassi impara a cucinare andando in giro per ristoranti con il nonno, leggendo molto e preparando pranzi e cene per le festività in casa Smargiassi, famiglia capitolina dove gravitavano importanti invitati. Dopo aver realizzato molti laboratori culinari per vari hotel, il vero e proprio ingaggio in cucina arriva da Chinappi a Roma, insieme allo chef Giuseppe Ferreri, allievo di Bruno Barbieri. Segue Ferreri prima all’Hotel Locarno e poi in Giappone per poi tornare come Executive Chef al Locarno.
Ad darci il benvenuto è Veronica Filippone, Floor manager da più di 20 anni.
Il brunch dell’hotel Locarno a Roma
Cosa abbiamo provato? Ogni sabato e domenica è previsto un brunch dal nome piuttosto evocativo: il Bloody Brunch. La scelta della cocktail list è di Nicholas Pinna che propone il Bloody Mary in 4 versioni. La formula del Locarno a Roma prevede a 60 € “Bloody Mary all you can drink” (quanti riesci a berne) e due portate a scelta dal menu brunch. Altrimenti si può ordinare alla carta antipasti, primi, secondi piatti e dolci.
Il classico e il Red Snapper, accanto a due declinazioni originali (tutti a 20 €): El Chapo con tequila e mezcal, 5 spezie e jalapeño. E il Rye Mary a base di bourbon, uno scotch aroma con intorno un rim di cioccolato. Il più interessante a livello di gusto è il Rye Mary che, anche per i non amanti del Bloody Mary, regala sorprese rinfrescando il palato e allo stesso stuzzicando le papille gustative.
Le uova
Abbiamo provato tre tipologie di uova: le Uova alla Benedettina, con salmone affumicato, muffin salato e salsa olandese (24 €); la loro versione “Deluxe” con salsa al parmigiano 24 mesi e tartufo (27 €).
Interessante anche la versione dell’uovo poché, con crudo di-filetto extra marezzato, porcini e pan brioche (27 €).
Se le uova sono il must-have del menu, noi abbiamo preferito lo sfizioso Yakitori di maialino iberico (28 €), ricetta che lo chef ha messo a punto dopo il Giappone con sapori tra dolcezza e acidità della salsa teriyaki agli agrumi.
Inoltre, abbiamo provato il Biryani in crosta di panko, manzo “masala” e sala yogurt (28 €). Con uovo cotto a bassa temperatura, la ricetta è sviluppata come un supplì orientale con riso al ragù e salsa yogurt. Le crocchette risultano comunque leggermente asciutte e non ci hanno stregati.
Da provare anche il Fish&Chips, rivisitato alla romana con cacio e pepe (24 €): la panatura è croccante e dentro vi aspetta un cuore caldo. Il pesce è fresco e la frittura non appesantisce.
La tradizione italiana del brunch dell’hotel Locarno a Roma
La seconda parte del menu è legata alla tradizione italiana, con piatti che riportano alla memoria i sapori di casa. Abbiamo provato le pappardelle con ragù a vino bianco e parmigiano (24 €), consigliate dallo chef. E per finire il Tiramisù classico (13 €).
L’atmosfera è rilassata, elegante e senza fronzoli. Andate per trascorrere ore piacevoli quando avete del tempo da dedicare a voi stessi e poca fretta.
[Foto di Adriana Forconi, Giorgia Basili]
Quanto costa il brunch dell’Hotel Locarno a Roma
Uova alla Benedettina, salmone affumicato, muffin salato e salsa olandese (24 €)
Uovo alla Fiorentina, spinaci, muffin salato e salsa olandese (24 €)
Uova poche all’arrabbiata (24 €)
Uova alla Benedettina Deluxe, salsa al parmigiano 24 mesi e tartufo di stagione (27 €)
Maritozzi ripieni di uova strapazzate, pancetta croccante e champignon alle erbe (24 €)
Uovo poche, crudo di filetto extra marezzato, porcini e pan brioche (27 €)
Locarno Bloody Burger (27 €)
Vegan burger (28 €)
Yakitori “secreto” iberico (28 €)
Fish &Chips alla romana (24 €)
Caesar Salad con pollo grigliato, pancetta croccante, mozzarella di bufala (24 €)
Domingo Salad con salmone affumicato, avocado, mozzarella di bufala (24 €)
French toast, frutti di bosco e sciroppo d’acero (20 €)
Antipasti
Carciofi fritti con maionese al tabasco (19 €)
Gamberoni in pasta fillo con salsa allo sciroppo d’acero (19 €)
Crocchette di melanzane, salsa di pomodoro, ricotta salata (18 €)
Pasta del Brunch dell’Hotel Locarno a Roma
Pappardele con ragù al vino bianco e parmigiano (24 €)
Tagliolini al gambero rosso di Mazara del Vallo (27 €)
Amatriciana Grand Cru (24 €)
Ravioli ricotta e spinaci cremolati al pomodoro (25 €)
Secondi piatti
Cotoletta alla bolognese (30 €)
Galletto della domenica alla griglia (25 €)
Guancia di manzo brasata al Brunello di Montalcino (28 €)
Spigola in crosta di zucchine, pomodorini datterino e olive taggiasche (27 €)
Dolci del Brunch dell’Hotel Locarno a Roma
Tiramisù (13 €)
Crostata di Pina (13 €)
NY cheesecake (15 €)