Rubio fa il suo primo calendario e noi ci sentiamo un po’ più camioniste
Avete presente chef Rubio? Quel ragazzone tutto tatuato che ancora fino a poche settimane indignava gli animalisti di tutto il web per le foto in cui appariva vestito solo di un soffice agnellino?
Ecco. Il potere delle sue forme rassicuranti ma al tempo stesso super testosteroniche non è sfuggito a Excelsa, l’azienda italiana, da parecchi lustri impegnata a produrre e commercializzare prodotti per la cucina, che ha decretato che sulla piazza non ce n’è meglio di lui per vendere matterelli e stampi in silicone.
E forse non a torto. Si è dimenticata però, Excelsa, che se su un calendario chef Rubio ce lo metti vestito, ci hai tolto buona parte del divertimento, e secondo me le pentoline non se le compra più nessuno.
E a nulla serve che da sotto le maniche rimboccate ammicchino i tatuaggi o che il grembiule, ben teso sull’addome, racconti di un uomo le cui morbidezze sono roba sublime e non una tartaruga moribonda.
Rubio vestito, ci perde un po’ di senso. E’ come andare a Parigi e trovare la Tour Eiffel impacchettata, Avventarsi su una vaschetta di gelato per scoprire che è fatto con latte vegetale, fare la fila fuori da H&M durante i saldi per scoprire che quel delizioso abituccio da12,99 euro se l’è comprato quella prima di te.
Insomma: una perdita di tempo. Excelsa, se sei ancora in tempo ridacci Rubio in versione pastorello, vedi quante nonna papera che riesci a vendere!
E noi femminucce non ci sentiremo un po’ camioniste con il calendario da appendere in cabina.