Roma. Rubio inventa il pasto sospeso e chiede a tutti 5 € per aiutare i meno fortunati
Ce lo ricordiamo Chef Rubio? Testosteronico agglomerato di fascino e destrezza ai fornelli?
Lui, bello come il sole, da oggi ci è anche buono: è infatti tra i protagonisti, assieme allo scrittore Erri De Luca dell’iniziativa Pasto Sospeso che si rivolge ai migranti ospitati da Baobab experience e a tutti quanti vivono in condizioni di disagio e povertà.
Non si tratta certo di una novità nel mondo del food: come dimenticare le diverse iniziative di Bottura a favore dei meno fortunati? Ma poco ce ne cale, l’importante, direbbe qualcuno, è che se ne parli, così che azioni del genere diventino virali abbracciando il più largo numero di uomini e donne possibile.
L’iniziativa, che prenderà il via il prossimo 2 febbraio, nasce nel cuore della Garbatella, storico quartiere romano, e prende in prestito l’antica –e in realtà ancora in uso- tradizione napoletana del Caffè Sospeso.
A Rubio e De Luca, sulla scia della vecchia abitudine solidale, il compito di preparare un pasto caldo, gustoso, dignitoso per tutti coloro che, diversamente, quel pranzo non potrebbero mai permetterselo.
Ma come consentire a poveri e migranti di accedere al Pasto Sospeso?
Attraverso una donazione diretta di 5 € (o con bonifico all’Iban: IT 52 H 05018 03200 000000159628) a Casetta Rossa, l’oasi felice che li ospita tutti e che a loro tutti offre l’opportunità di stare bene e soprattutto stare bene assieme. Casetta Rossa è uno spazio sociale, culturale, nel quale vengono organizzate non solo azioni di solidarietà ma anche mostre, concerti, iniziative di intrattenimento.
Le ragioni per fare del bene, insomma, ci sono davvero tutte: ma se siete delle vipere senza cuore come chi scrive, taccagne come poche, aride e avvizzite, fatelo almeno per Rubio che solo a vedergli agitare bicipiti e deltoidi, ‘sti 5 euro ce li vale veramente tutti.
[Link: Redattoresociale]