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30 Agosto 2017 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 20:50

Chiavari. Hamburger strepitosi e panini meravigliosi al Circolo dello Sport

L'indolenza delle ferie agostane a Rapallo – tra una trattoria meravigliosa a poca distanza da casa e negozi solo qualche decina di metri più in là – non
Chiavari. Hamburger strepitosi e panini meravigliosi al Circolo dello Sport

L’indolenza delle ferie agostane a Rapallo – tra una trattoria meravigliosa a poca distanza da casa e negozi solo qualche decina di metri più in là – non mi ha impedito di fare una puntata a Chiavari (10′ di treno si possono sopportare) per assaggiare gli hamburger del Circolo dello Sport.

Il cuoco è un mio vecchio amico, Andrea Grillo, e già da un po’ mi ripromettevo di passare da lui: rigorosamente senz’auto, appunto, per evitare di doverla muovere da Rapallo e soprattutto di doverla riparcheggiare.

Aperto da qualche anno sul lungomare chiavarese, il Circolo è piazzato strategicamente sopra una palestra (lo sport, appunto: fra una decina di giorni inaugurerà Brooklyn Fitboxing Chiavari), e di fronte al monumento a Cristoforo Colombo, ma leggermente rientrato rispetto al viale.

Ambiente moderno, curato, con una serie di dettagli d’antan, nello spirito del locale, come un vecchio paio di ciaspole, una specie di flipper-biliardino, le vecchie sedute della sala d’attesa della stazione ferroviaria di Chiavari.

Molto frequentato anche d’inverno, il Circolo vuole essere un “vecchio ritrovo, che non era solo luogo di consumo ma teatro di racconti e ironia […] dove si era certi di trovare gli amici e di poter fare quattro chiacchiere”.

Quindi, bar, cocktail classici (e meno classici), bevande classicissime come le spume o la cedrata Tassoni – e un menu studiato per le esigenze degli sportivi, ma anche per il palato di noialtri diversamente atletici, vincitori dei campionati di permanenza a tavola.

E quindi un bel menù, ampio, diviso fra hamburger, panini, crêpes e insalate, oltre a cocktail e bevande, impaginato come un giornale sportivo. E (magari non tanto) ovviamente tutte le proposte hanno nomi di campioni sportivi. Gli hamburger sono intitolati ad esempio a Joe di Maggio: oltre alla carne (di bovino, di fassona piemontese, o vegetale a base di soia, per tutti i panini) edamer, lattuga, pomodoro, bacon alla piastra, ketchup, senape (6,50 €). O a Mike Tyson, doppia carne, doppio edamer, lattuga, pomodoro, bacon alla piastra, cipolla ketchup maionese (9,50 €), Valderrama (hamburger, lardo di Colonnata, pomodoro, lattuga, crema tartufata, 6,50 €).

I prezzi degli hamburger (una decina in tutto: devo programmare un po’ di weekend per provare qualcos’altro) vanno dai 5,50 € di Muhammad Ali (hamburger, edamer, pomodoro, lattuga, ketchup, senape) ai 9,50 € (le patate fritte al profumo di rosmarino 3,50 €).

Io ho provato un Rino Gattuso, hamburger (di fassona), scamorza alla piastra, ‘nduja, melanzane grigliate, pomodoro, maionese al peperoncino (7 €): la ‘nduja si sentiva ma non abbatteva gli altri sapori, il pane ottimo, l’insieme molto buono e saporito.

Prima avevo preso il piatto, o meglio l’hamburger, del giorno: un hamburger di alici, con pomodorini, assolutamente semplice, e assolutamente buono. Magari avrebbe avuto bisogno di una punta di sapore in più, giusto per ravvivare un poco l’effetto generale.

Ci sono poi ben 14 panini, da 4,50 a 5,50 €, che se uno volesse assaggiarli tutti, avrebbe dei problemi: da Coppi (cotto prescinseua – formaggio molle ligure – pomodoro rucola crame tartufata) a Bartali (cotto brie pomodoro tartara) a Mennea (melanzane pomodoro scamorza alla piastra pesto). Una decina di crêpes (da 3,50 a 4,50 €) e insalate (6,50/7,00 €). A vedere gli ingredienti, e i loro accostamenti, sono da provare – e fra poco cambierà, in parte, il menù.

Meritevoli anche i cocktail – anche qui, a leggere la carta, dove sono descritti e “storicizzati”, la scelta è difficile, e va diluita su più visite. I prezzi partono da 6,50 € (4,50 € gli analcolici).

Un dolce? Certo. Semifreddo alla pesca, croccante sbriciolato. Degna conclusione di un pranzetto raffinato buono e soprattutto “sportivo”.

Il tutto ben calibrato nella scelta degli ingredienti, a partire dal pane di Nonna Armida (bianco normale, integrale e senza glutine), un laboratorio rapallese che fa capo al kitchen designer Andrea Viacava. il cui carnet è ben farcito di collaborazioni importanti. E che mi è sembrato particolarmente buono: è difficile che i panini degli hamburger lascino traccia (tendenzialmente si sfasciano e sfaldano sparpagliando il contenuto ovunque – con le dovute eccezioni, certo, come Ham Holy Burger a Milano).

Insomma, se siete dalle parti di Chiavari, quest’autunno, potremmo vederci lì in giro…

Circolo dello Sport. Corso Colombo, 57. 16043 Chiavari (Genova). Tel. +39 0185598941.  

 

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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