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Vino
29 Marzo 2013 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 12:01

Col d’Orcia. Verticale in nove etichette per apprezzare il brunello

Verticale interessante, quella proposta da Cold'Orcia azienda storica che ha origini alla fine dell'Ottocento a Montalcino, e nasce poi dalla divisione
Col d’Orcia. Verticale in nove etichette per apprezzare il brunello

col d'orcia brunello Vecchie Annate

Verticale interessante, quella proposta da Cold’Orcia azienda storica che ha origini alla fine dell’Ottocento a Montalcino, e nasce poi dalla divisione ereditaria nel 1958 dell’Azienda Fattoria Sant’Angelo in Colle tra i due fratelli Leopoldo (che ha fondato l’azienda Il Poggione)  e Stefano Franceschi, proprietario di Col d’Orcia fino alla cessione nel 1973 alla piemontese Cinzano. Con l’amministratore delegato Edoardo Virano abbiamo avuto modo di assaggiare una batteria di nove etichette lunga 22 anni, dal 1990 al 2001. Ecco i risultati.

  1. Brunello di Montalcino 1990: fresco e strutturato, con note di radici, frutta secca e chiusura di macchia mediterranea e sottobosco. Elegante e complesso. 89/100
  2. Brunello di Montalcino 1995: ancora reticente al naso, e con tannino in evidenza, è ancora molto fresco e suadente e lascia ricordi di genziana e frutti di bosco. 85/100
  3. Brunello di Montalcino 1995: ancora stretto a centro bocca ma di grande eleganza. Note di arancia rossa e buccia di pesca e freschezza, descrivono un vino piacevole. 84/100
  4. Brunello di Montalcino 1998:  i sentori di tappo impediscono la valutazione. Sarà per la prossima. SV
  5. Brunello di Montalcino 1999: la bottiglia, a detta dello stesso Virano,  non è a posto e quindi,  rimandiamo l’assaggio ad altra occasione. SV 
  6. Brunello di Montalcino 2001: la grande annata fa la sua parte ed il vino, con sentori di fiori rossi, prugna croccante e macchia mediterranea, è avvolgente, fresco e di grande profondità gustativa. Il finale è di mora e lampone. 91/100
  7. Rosso dai Vigneti di S. Angelo in Colle 1976 (prima si chiamava Rosso dai Vigneti di Brunello, ma furono costretti a cambiare il nome): sarebbe il Rosso di Montalcino ante litteram. Ancora vivo e vibrante, ematico e minerale, elegante e profondo, lascia ricordi di anice, buccia di pesca e china. 90/100
  8. Moscadello di Montalcino 1988 (era secondo anno di produzione): toni di tabacco, caffè, eucalipto e di pasticceria caratterizzano un olfatto molto interessante, che non viene tradito da una gustativa ancora tesa, che rende il vino di grande interesse. 89/100
  9. Moscadello di Montalcino 2009: note di caramella d’orzo, menta e salvia. In bocca fresco. Non molto strutturato e non molto ampio, ma fa bene il suo mestiere in abbinamento.  79/100
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