Vendette. I bambini mangiano i comunisti con la torta Lenin
Ma chi l’ha detto che col cake design si possono fare solo allegre fattorie, Sirenette, e Minions?
Con un po’ di fantasia si riesce ad andare ben oltre, fino a ribaltare la storia e le sue leggende metropolitane come quella, strafamosa, che I COMUNISTI MANGIANO I BAMBINI.
Un pasticciere, evidentemente fatto di LSD, si è divertito ad immaginare uno scenario alternativo, che vede i bambini di tutto il mondo avventarsi sulla salma di Lenin per apprezzarne sapore e sofficità.
Oltre 50 kg di Pan di Spagna, crema, panna colorata e le sapienti mani del maestro pasticciere Yuri Shabelnikov hanno dato vita a una torta da guinness (oltre 80 kg) irrinunciabile leccornia bolscevica tanto cara agli antirivoluzionari quanto ai loro cuccioli, a giudicare dalla golosità con la quale ci si fiondano.
Ma da dove proviene la leggenda metropolitana che vede i comunisti avidi ghiottoni di bambini dalle carni giovani e morbide?
Lo racconta in un libro Stefano Pivato (I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda, Il Mulino).
Si tratta, spiega Pivato, di uno degli slogan più feroci, e mediaticamente più azzeccati, della retorica anticomunista del secolo scorso, che vede battagliare la Chiesa e lo Stato laico a colpi di una propaganda decisamente politically scorrect, come quella che taccia i comunisti di mangiare piccoli paffuti ragazzetti.
La leggenda pare trarre spunto dalla notizia, falsa, della deportazione di migliaia di bambini siciliani alla volta dell’Urss, accompagnata da manifesti truculenti e una massiva campagna di comunicazione senza precedenti che fa appello, si legge, ad evocazioni che fanno appello a timori ancestrali e finiscono per costruire l’efficace spauracchio dell’ ‘orco’ comunista.
Che Shabelnikov abbia realizzato la sua torta-salma per celia, per protesta, o per divertirsi a ribaltare la storia e le sue leggende, poco importa, quello che non riusciamo a fare a meno di chiederci è: esiste qualcosa di più horror-trash!?
[Link: cakemania.it]