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15 Luglio 2020 Aggiornato il 15 Luglio 2020 alle ore 19:27

Coronavirus nuovo Dpcm: cosa resta e cos’è cambiato per bar e ristoranti

Coronavirus e nuovo Dpcm: cosa resta e cos’è cambiato per bar e ristoranti su buffet, feste, eventi, sagre, code e ristorazione in treno
Coronavirus nuovo Dpcm: cosa resta e cos’è cambiato per bar e ristoranti

È entrato in vigore oggi il nuovo Dpcm che estende fino al 31 luglio le misure anti-Coronavirus. Insieme a molte altre misure, il decreto del Presidente del Consiglio proroga quelle riguardanti bar e ristoranti e in alcuni casi né introduce di nuove.

Vediamole del dettaglio.

Coronavirus e nuovo Dpcm: a bordo dei treni torna la ristorazione

Sui treni a lunga percorrenza si può usufruire dei servizi di ristorazione a bordo del treno, ma evitando il transito dei passeggeri per raggiungere il vagone bar. In pratica, il servizio è assicurato con la consegna “al posto” di alimenti e bevande. Ma in confezione sigillata e monodose purché venga recapitata da personale attrezzato con mascherina e guanti.

Sagre, eventi, fiere e feste private

Restano vietati nel nuovo Dpcm a tema Coronavirus eventi, sagre e fiere. Perché è impossibile prevedere misure meno rigide rispetto a quelle in vigore nei luoghi dove c’è il rischio di assembramento e non viene garantito l’uso della mascherina.

Il decreto legge in vigore delega tuttavia alle Regioni la scelta di decidere in autonomia le riaperture sulla base dell’andamento dei contagi e dei risultati del controllo. Che tiene conto della capacità ricettiva delle strutture sanitarie e della curva epidemica.

Le limitazioni imposte dallo Stato riguardano anche le feste private dove va evitato l’assembramento. Per questo è consentito di poter organizzare eventi privati con il buffet. Ma a patto che la somministrazione di cibo e bevande sia affidato a camerieri che indossino sempre la mascherina.

Confermate le precauzioni fondamentali: mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi, distanziamento e divieto di assembramento. E dunque, è obbligatorio avere la mascherina se si sta in fila in attesa di entrare in un luogo pubblico o privato. così come nei bar e nei ristoranti quando ci si alza dal tavolo. Vale per i clienti ma soprattutto per gestori e personale, obbligati a tenerla sempre addosso. Per verificarlo verranno sensibilmente aumentati i controlli nei luoghi della movida.

Le misure in Lombardia

Misure leggermente più restrittive in Lombardia, dove la mascherina dev’essere sempre tenuta con sé ai fini del suo eventuale impiego.

È caduto comunque il divieto di indossarla all’aperto, in vigore fino al 14 luglio, a meno che non sia possibile mantenere la distanza. Questa regola vale per tutta l’Italia, visto che è in vigore il divieto di assembramento.

Rimane obbligatoria la misurazione della temperatura per i clienti dei ristoranti. Se la temperatura dovesse risultare superiore ai 37,5 gradi, l’accesso alla sede non verrà consentito. L’interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante.

Negli esercizi pubblici, bar e ristoranti compresi, si possono mettere a disposizione, possibilmente in più copie, riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dei clienti per un uso comune. Da consultare previa ingienizzazione delle mani.

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