Coronavirus. 400 milioni di euro in buoni spesa a chi è in difficoltà
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che il nuovo decreto di oggi mette a disposizione da lunedì 400 milioni di euro che verranno corrisposti direttamente ai sindaci della città per dare buoni spesa ai cittadini più bisognosi.
I soldi arriveranno lunedì per consentire a tutti coloro che non riescono a fare la spesa di usufruire di questi buoni da spendere nei supermercati.
Quindi generi di prima necessità e beni alimentari.
Inoltre, le donazioni dei distributori e dei grossisti non saranno tassate e anzi Giuseppe Conte spera che la GDO e i supermercati diano un ulteriore 5-10% di sconto a chi farà la spesa con i buoni.
“Lo Stato c’è. Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c’è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato il Decreto e giriamo 4,3 miliardi ai Comuni e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”.
“Vi chiedo di comprendere il nostro sforzo. La macchina statuale richiede procedimenti complessi, stiamo facendo l’impossibile. Non vogliamo lasciare nessuno solo abbandonato a se stesso, soprattutto in un momento in cui ci sono delle sofferenze ancora più acuite”.
Cosa ha detto il sindaco di Bari
Il Sindaco di Bari Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI (l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), ha sottolineato il momento difficile vissuto da molte persone e l’impegno dei volontari che portano generi alimentari a chi ne ha bisogno.
“Questo provvedimento ci permette di dare una risposta velocissima a tutte le persone che hanno bisogno di generi alimentari e beni di prima necessità”.
Per l’assegnazione dei buoni spesa saranno tenuti in considerazione gli indici di povertà dei singoli territori.
“Sono giorni difficili e nessuno deve essere lasciato da solo”, ha spiegato il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, presente al tavolo della conferenza stampa.
Una risposta concreta alle preoccupazioni manifestate in questi giorni dall’intelligence del Viminale, dai sindaci e dal Papa.
Già erano stati segnalati diversi episodi di famiglie che avevano tentato di fare la spesa senza pagare o in difficoltà per procurarsi i generi alimentari di sostentamento.
Non si ritorna a scuola
Conte, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha escluso il ritorno in aula nelle scuole e nelle università.