Covid: ristoranti pieni a New York, però all’aperto con tende, stufe e igloo
Causa Covid lo abbiamo visto succedere a Milano. Per sopravvivere al primo lockdown, bar e ristoranti sono sconfinati sulle strade con dehors, sedie e tavolini. Un’idea del sindaco Sala per consentire ai locali il recupero della capienza persa all’interno.
In queste ore succede qualcosa di simile a New York. Però a Natale. Periodo dell’anno non esattamente noto per la dolcezza del clima. Specie dopo la consueta, abbondante nevicata.
Da dicembre la città è di nuovo in lockdown per difendersi dal Covid. I ristoratori però non si sono persi d’animo. E stanno permettendo ai newyorkesi di mangiare fuori. Nel senso letterale del termine. Fuori, anche se all’interno di tende isolanti o igloo in plexiglas, scaldati da coperte, stufe a kerosene o a gas.
Ci sono voluti investimenti sostenuti da parte dei ristoratori, ma la trasformazione di New York in una mega isola pedonale è piaciuta. Stare all’aperto, malgrado i picchi di freddo polare frequenti in città da dicembre a marzo, garantisce più sicurezza sul distanziamento. E i ristoranti sono discretamente pieni sia a pranzo che a cena.
Nonostante mancasse l’abitudine delle stufe all’aperto per i ristoranti, la burocrazia cittadina ha chiuso un occhio.
Anzi due, visto che i tavolini di bar e ristoranti hanno invaso il suolo pubblico in ogni zona di Manhattan e oltre. Un effetto collaterale dello sterminio di locali piccoli e grandi falliti durante il lockdown.
Le soluzioni adottate dai ristoratori di New York, che qualcuno vorrebbe permanenti, sono interessanti anche per quelli italiani. Le tensostrutture e le tende-igloo in plastica trasparente proteggono dal freddo le singole tavolate.
Secondo Repubblica: “certe tende sono così ermeticamente sigillate per proteggere dai venti gelidi, che rendono vago il confine tra “dentro” e “fuori”: ma solo così i ristoranti riescono a lavorare, visto che “dentro” non possono ospitare“.
A parte qualche eccesso, tuttavia, questa versione natalizia e ambientalista di New York è uno dei pochi cambiamenti positivi causati dalla diffusione del Covid.