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28 Marzo 2011 Aggiornato il 9 Ottobre 2019 alle ore 22:27

Dalla parte dei bambini. Arriva il manifesto dei diritti alimentari

Alzi la mano chi non ha mai 'rifilato' al cucciolo un po' di junk food o non lo ha mai consegnato davanti a una bambinaia elettronica col boccone in
Dalla parte dei bambini. Arriva il manifesto dei diritti alimentari

Alzi la mano chi non ha mai ‘rifilato’ al cucciolo un po’ di junk food o non lo ha mai consegnato davanti a una bambinaia elettronica col boccone in bocca, chi non ha mai fatto il musone a tavola o non ha pensato a se stesso come semplice dispensatore di cibo piuttosto che come educatore del gusto. Solo che ora dalla calvinista Milano arriva un monito: così non si fa.

Mangiare cibi sani, correttamente cucinati e ben conservati e in un clima conviviale, poter rifiutare i cibi sgraditi, imparare a cucinare, essere rispettati se si è ‘diversi’ a tavola. Ecco, in sintesi, il Manifesto dei diritti alimentari dei bambini. A stilarlo è stato Milanoperibambini.it, il portale “pensato per i genitori che lavorano e fanno acrobazie per conciliare tutto” e al quale collaborano un’associazione per la prevenzione dei disordini alimentari in età pediatrica, due giornalisti esperti del pianeta infanzia (Severino Colombo e Giovanna Canzi) e un’associazione impegnata nell’educazione alimentare dei bambini sul campo (tra i fornelli).

Dal 2008, anno in cui il portale nasce dall’idea di due mamme milanesi, il sito è una miniera di informazioni per genitori che risiedono a Milano (non proprio una città a misura di bambino, secondo una leggenda metropolitana), che hanno voglia di misurarsi con curiosità con il mestiere di genitore. Andando a caccia di cose da fare nel tempo libero, di informazioni utili per le più diverse esigenze dei loco piccoli, di ‘dritte’ sulle incombenze più delicate, quelle di educatori.

Ora per loro, i grandi del domani, consumatori, classe dirigente, abitanti del pianeta, utenti, papà e mamme del futuro, arriva il Manifesto dei diritti alimentari: nove punti che si traducono in altrettanti dettami di buone pratiche genitoriali: mangiare a televisore spento, portare i bambini nell’orto, dare spazio al piccolo chef tra i fornelli, educarlo al gusto ma rispettare il suo. Il manifesto è scritto, nero su bianco. Ora trasgredire costerà di più.

Fonte: milanoperibambini.it

Foto: comune.vazzola.tv.it, lacollinadeibambinifelici.blogspot.com

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