Aosta. Il dentifricio per enogastronomi del dottor Andrea Nicola nella calza della Befana
C’era un ragazzo che come me amava i profumi e i tessuti; che quando andava a Londra con gli amici non usciva nei locali, ma cercava le migliori sartorie; che ha creduto fortemente nell’unione tra i produttori del territorio in cui vive.
Il dottor Andrea Nicola non è originario di Aosta e non è nemmeno un vero dottore in senso stretto. Suo padre di Vercelli e sua madre genovese amavano però passare le loro vacanze tra le valli valdostane, fin dai tempi in cui Andrea era ancora solo un piccolo pargolo, dagli interessi un po’ diversi dai suoi coetanei. Ancora non poteva sapere che quella stessa differenza sarebbe stata la chiave vincente del suo successo futuro.
Negli anni Ottanta i coniugi Nicola decidono di comprare una farmacia ad Aosta e di trasferirsi definitivamente lì, dove Andrea cresce e alimenta le sue passioni.
All’inizio del suo percorso si concentra di più su abiti e tessuti, fino alla creazione del primo marchio prêt à porter montagnard, ora insieme alla sua fedele moglie e compagna torinese. È così che dalla Valgrisenche, dove da sempre si pratica l’antica arte della tessitura a telaio, prende vita Valgrisa, che esprime tutta la passione per un territorio e le sue eccellenze: dai filati caratteristici, la rarissima lana Rosset, all’antica tradizione artigianale dei “tisserand” della Valgrisenche e di Champorcher, ai disegni, i dipinti e le fotografie che hanno ritratto nel tempo i capi indossati nella tradizione alpina più autentica e popolare.
In seguito, parallelamente, ritorna sulle orme di famiglia, deciso più che mai a lasciare la sua impronta. Come? Con una sua personale linea ben marcata di fitocosmetici di montagna, utilizzando solo ed esclusivamente prodotti dei produttori locali: miele, olio di noci, mele renette, lavanda, timo, calendula, arnica, genepy, imperatoria, stella alpina.
Nasce così la sua linea di shampi e balsami alle mele renette, creme per il viso allo chardonnay e poi lui, l’innovazione totale, il dentifricio per enogastronomi, proprio negli anni in cui il dentifricio festeggiava un anniversario importante.
Infatti nel 2010 il dentifricio moderno ha compiuto cinquant’anni: la sua nascita risale al 1960, quando alle paste utilizzate per la pulizia dei denti è stato aggiunto il fluoro per realizzare un dentifricio del tutto simile a quelli in uso oggi. In passato erano sicuramente molto meno gradevoli di quelli attuali, come ad esempio il composto di ossa e gusci d’uovo schiacciati degli ominidi del Quaternario, oppure quello con sale, pepe, foglie di menta e fiori d’iris degli egizi; o ancora una pasta di sale, aceto, miele e schegge di vetro, come usavano fare gli antichi romani.
Lo spazzolino da denti invece è sempre stato roba da ricchi, tutti si limitavano a utilizzare le dita.
Oggi siamo talmente nell’era imperante dell’enogastronomia che c’è chi si occupa persino della nostra igiene orale pensando al palato tra una degustazione e l’altra. Un dentifricio dal sapore leggero e poco persistente per veri enogastronomi che vogliono una bocca pulita ma neutra prima delle degustazioni, con salvia, polvere di argilla, olio essenziale di garofano ed eucaliptus, estratti di propoli e altri ingredienti naturali per un dentifricio che non inibisce l’assaggio di vini e cibo, perché rispetta il potere sensoriale delle papille gustative.
Se un giorno dovremo ringraziare anche lui per queste invenzioni, lo sapremo in futuro. Nel frattempo, il dentifricio enogastronomico non vi sembra un magnifico regalo da mettere nella calza della Befana?
Dottor Nicola Farmacista. Viale Federico Chabod, 20. Aosta. Tel. +39 0165 31379