Esselunga. Effetto Coronavirus sul concorso a premi di oggi
Decisamente singolare il tiro che il destino ha giocato al colosso della distribuzione Esselunga nei giorni del Coronavirus.
Come se non bastasse l’assalto ai supermercati, sia fisici che online, che sta avvenendo in questi giorni, Esselunga aveva da tempo programmato un concorso riservato ai suoi clienti più fedeli della durata di un solo giorno, giorno che è stato individuato proprio nella giornata di oggi, martedì 25 febbraio.
Un incentivo agli acquisti – oltre che a una sorta di “premio” per i clienti affezionati – che in questi giorni di accaparramento compulsivo risulta come minimo superfluo se non addirittura beffardo.
Infatti, tutti coloro che effettueranno una spesa oggi in uno qualsiasi dei numerosi punti vendita Esselunga in tutta Italia, avranno la possibilità di essere i fortunati vincitori di una spesa gratis.
I buoni spesa in palio sono più di 10.000 – 10.017 per la precisione – e danno il diritto ad aggiudicarsi gratuitamente il totale della spesa stessa. Il concorso è stato indetto per celebrare i 25 anni della carta Fidaty, la carta fedeltà per i clienti Esselunga che dà diritto a sconti, promozioni e all’accumulo di punti da collezionare per aggiudicarsi di volta in volta i premi in palio.
I fortunati vincitori saranno scelti in base ad un algoritmo che, negozio per negozio, in tutta Italia, genererà in modo del tutto random i nomi dei clienti prescelti tra quelli che avranno “strisciato” la carta Fidaty. I buoni spesa saranno suddivisi tra tutti i punti vendita Esselugna presenti sul territorio italiano, e di conseguenza in ognuno degli oltre 150 store verranno assegnate 63 spese gratis ad altrettanti clienti.
Un concorso che ha l’intento di andare a premiare i clienti più affezionati della catena distributiva, i cui affari stanno andando a gonfie vele, considerando che ha chiuso l’esercizio 2019 con un incremento del fatturato di del 2,9% rispetto al 2018, con un aumento delle vendite pari a 8.142 milioni di euro, grazie anche a politiche aggressive comprendenti l’accettazione di buoni pasto, dal 2019 accettati in tutti gli store Esselunga, e al boom delle vendite online, l’ “Esselunga a casa”, il servizio di consegna a domicilio della spesa che proprio in questi giorni è andato in tilt a causa dell’eccesso di prenotazioni online, frutto della psicosi che sta spingendo i consumatori a ordinare da casa piuttosto che recarsi fisicamente nei punti vendita con il – per fortuna remoto – rischio di venire contagiati da qualche ignaro portatore sano.
Lo stesso vale per il servizio Amazon Prime Now, che ha esaurito le prenotazioni disponibili per la consegna a domicilio, e così è anche per Pam-Panorama.
Va meglio invece per le piattaforme di food- delivery: sia Glovo che Uber Eats hanno dichiarato, per la zona di Milano, di non aver avuto un particolare incremento delle consegne.
Ad ogni modo, tutte le catene hanno subito rassicurato i propri clienti: Esselunga ha fatto sapere che “le scorte ci sono, e i magazzini sono pieni: abbiamo scorte pronte a ogni evenienza”.
Anche all’evenienza di ansia da coronavirus.
[Link: Quifinanza.it, Corriere]