Gli Affreschi a Cortona, ristorante toscano nel Monastero 5 stelle
Nel cuore del centro storico di una delle città più affascinanti della Valdichiana, il ristorante Gli Affreschi è ospitato all’interno del Monastero di Cortona Hotel & SpA. Già comunità cistercense, oggi il monastero è un boutique hotel di lusso, che offre anche una splendida Spa, aperta al pubblico esterno.
Situato all’interno delle antiche mura etrusche di Cortona, il Monastero è immerso in un crocevia di storia, arte e tradizioni enogastronomiche. La città di Cortona è famosa per il suo patrimonio artistico e per la sua posizione strategica che la rende un ottimo punto di partenza per esplorare le principali attrazioni della Toscana, come il Lago Trasimeno e le città di Montepulciano e Arezzo.
Il Monastero di Cortona, risalente al 1400, è stato oggetto di un meticoloso restauro, completato nel 2019 sotto la supervisione della Sovrintendenza ai Monumenti di Arezzo. Gli architetti e l’ingegnere Enzo Poli hanno lavorato per mantenere l’autenticità e il fascino del luogo, preservando elementi storici come soffitti a travi, corridoi imponenti e loggiati.
Il bancone della reception, interamente in marmo di Rapolano, è un vero pezzo d’arte che accoglie gli ospiti al loro arrivo. Occupa il posto d’onore di una hall dai soffitti a volta e alte pareti, decorata con arazzi, scenografiche composizioni di fiori e lampadari di cristallo.
Ristorante Gli Affreschi, sapori di Toscana
Uno dei punti di forza del boutique hotel, il ristorante “Gli Affreschi” del Monastero di Cortona prende il nome dai magnifici affreschi ritrovati durante i lavori di restauro, che decorano le pareti della sala da pranzo. Questi affreschi, che secondo gli esperti potrebbero rappresentare la Battaglia di Montaperti del 1260, donano al ristorante un’atmosfera intima e raffinata.
Con solo 18 coperti, “Gli Affreschi” è affidato allo chef Michele Ricci, e il menu è un omaggio alla cucina toscana. Originario di San Sepolcro, Ricci si è perfezionato attraverso esperienze con maestri come Gualtiero Marchesi, Luigi Sartini e Paolo Lopriore. La sua cucina si basa su ingredienti stagionali e sulle tradizioni locali, che ispirano le portate del menu, ma si aprono all’interpretazione personale attraverso la scelta di ingredienti come lo zafferano di Cortona o il Vermuth del posto. La carta dei vini e l’attenzione al servizio.
Il Ristorante Gli Affreschi non solo si distingue per la sua cucina raffinata, ma anche per la carta dei vini, curata dalla maitre e sommelier Taziana Lai. La selezione di circa 300 etichette è stata premiata dalla prestigiosa rivista Wine Spectator, e comprende il meglio dei vini della Toscana, con particolare attenzione a Cortona, Montalcino e Montepulciano, ma premiando anche i produttori locali più interessanti, anche se meno blasonati, e spesso sorprendenti. Da non sottovalutare il bancone bar, in grado di escogitare sul momento ottimi twist dei grandi classici, oltre ai signature della casa
Come si mangia al ristorante Gli Affreschi
Il ristorante Gli Affreschi offre due menù degustazione: “Sapori Toscani”, dedicato ai piatti di terra, e “Dal Mare”, incentrato su piatti di pesce, che esula dalle tradizioni locali in senso stretto ma guarda alla toscana costiera, e ai piatti dei grandi maestri, con piatti come il calamaro arrosto con crema di piselli e il suo inchiostro. Entrambi di quattro portate (benvenuti a parte), sono proposti al prezzo rispettivamente di 80 e 90 €.
Toscana tra terra e mare (invito stampa)
Per la nostra esperienza, Lo chef Ricci ha proposto un viaggio tra i due menu degustazione, con portate di terra e di mare, punteggiate dai suoi cavalli di battaglia.
Il primo è senz’altro il benvenuto, una pappa col pomodoro in forma di pomodoro, servita con crostini per la parte croccante, polvere di spinaci e chips di buccia di pomodoro per richiamare il vegetale. Bocconcino gustoso e goloso.
Segue un orto verticale ben eseguito, composto da patata mantecata, cialde di zucchine e mini pannocchie, con chips di rapa rossa e batata, servito con una citronette da aggiungere a discrezione dell’ospite,
Al calice, la sommelier Taziana Lai ha proposto un piacevole Stella Bianca di Chiara Vinciarelli, chardonnay di Toscana vinificato e maturato in acciaio e bottiglia. Minerale e sapido, con accenni vegetali, di beva piacevole e fresca.
L’antipasto vero e proprio è il calamaro con il suo nero, con crema di piselli e corallo. Per ammissione stessa dello chef, omaggio a Gualtiero Marchesi, che per primo ha intuito il potenziale estetico, oltre che gustativo, del nero di seppia. Arricciato e scannellato, perfetto al dente, piatto dolce e sapido al contempo.
L’abbinamento prevede un vermentino macerato e poi maturato in anfora di terracotta di Gabriele Mazzeschi, produttore dell’Impruneta. Vino, tra l’altro, biodinamico, ha spazzato via ogni titubanza appena avvicinato al naso. Sorprendente per pulizia e ampiezza il bouquet, minerale e opulento. E goloso di beva, sostenuta da un contrappunto di equilibri tra lieve ossidazione, sapidità, frutta estiva e speziature. Notevole.
I primi del ristorante Gli Affreschi
Cappellacci come primo piatto, farciti di crema di patata, con gamberi rossi e inumiditi da un’intensa coulis di datterino giallo. Si va sul sicuro con l’abbinamento gamberi, patate, e l’esecuzione è a regola d’arte, con una bisque ben evidente che dà il ritmo a tutto il piatto.
Buoni i pici tirati a mano su vellutata di zafferano di Cortona, con una delicata aria di cacio e pepe, ma lievemente oltre cottura la pasta.
Terzo assaggio, di terra, con un risotto ai porcini diverso dal solito. Il risotto viene servito su una crema di aglione di Valdichiana con mandorle tostate e porcini spadellati, guarnito con prezzemolo in foglie e in salsa, mantecato con acqua di porcino. Qui il riso fa da base su cui risaltano, a turno, tutti gli altri sapori in modo nitido ed equilibrato. Al palato l’effetto ricalca la varietà delle consistenze, tra mandorle croccanti e funghi cedevoli. Un boccone dopo l’altro, tutti diversi pezzi di un puzzle che man mano acquista identità: di bosco, di terra, di campagna. Ottimo.
Abbinamento perfetto con il Trebbiano VD di Monteraponi, azienda di Radda in Chianti. Viene da vigne di trebbiano toscano di circa 40 anni, coltivate a un’altitudine di circa 450 metri slm. Diraspate per il 50%, le uve macerano per 48 ore sulle bucce prima della fermentazione e dell’affinamento, in cemento e barrique nuove e usate. Vino di grande personalità, che richiama il piatto nelle speziaure, nelle note fumé, negli accenni tostati. Beva intensa ma elegante, tridimensionale. Proprio una bella interpretazione di trebbiano toscano.
Secondi di terra e di mare
E’ la volta della spigola scottata, con julienne di zucchine marinate e pomodoro finto gratinato. Cambiamo completamente fisionomia gustativa: fresche, acidule, croccanti le verdure, compatto, umido e delicato il pesce. Dal contrasto, l’unità e l’equilibrio si compongono al palato.
In abbinamento, Il Calice, di Cantina Canaio, da uve Syrah coltivate a Cortona in regime biologico. Fermentazione e maturazione in acciaio e poi bottiglia, per un syrah che mantiene tutte le promesse; frutto, speziatura e acidità, in un sorso giovane e intemperante.
La toscana di terra è un filetto di cervo al ginepro con topinambur in salsa e chips e spinacino. Di nuovo una conferma, mano felice sia con la cacciagione che con salse e guarnizioni. Nei colori e nei sapori un omaggio all’autunno che inizia.
I dolci del ristorante Gli Affreschi
Dopo un predessert di cubetti di anguria su mousse di limone piacevolmente sapida, è la volta di un’altra interpretazione.
Il tiramisu dello chef è composto da un crumble al cioccolato e fave di cacao, che accoglie una morbida crema di mascarpone, chiusa da una cialda di cioccolato fondente, il tutto bagnato da un’infusione al caffè. Non c’è il classico biscotto, cosa che evita l’effetto spugnetta purtroppo presente in molte versioni. Qui la crema al mascarpone è soffice e delicata e il gioco di consistenze tra cialde e crumble funziona bene.
Altro bell’abbinamento, con il Passo Passo, Tocana Passito Igt sempre di cantina Canaio, un blend di Trebbiano e Malvasia con un 30% di syrah. Mascarpone e cioccolato incontrano i loro corrispondenti nelle note di frutta secca e canditi, e di frutti rossi sotto spirito. Vino non scontato, di moderata dolcezza e grande persistenza.
Il menu del ristorante Gli Affreschi al Monastero di Cortona
Antipasti
- Calamaro arrosto su crema di piselli e il suo inchiostro (22 €)
- Tartare di manzo Chianino con rape rosse e nocciole (20 €)
- Patè di fegatini di pollo, albicocche, gel di Vermouth di Cortona e cantuccio salato (16 €)
- Uovo a 65°, panzanella, tartufo estivo e polenta soffiata (20 €)
- Zucchina ripiena della sua crema, erbe aromatiche e semi di zucca (14 €)
- Verdure dell’orto in diverse consistenze (16 €)
Primi
- Cappellacci ripieni di patata, Gamberi rossi di Sicilia e coulis di datterini gialli (28 €)
- Chitarrina all’uovo, crema alla Carbonara, tartufo estivo e Parmigiano Reggiano 24 mesi (24 €)
- Risotto ai funghi porcini con fonduta di aglio dolce della Valdichiana e mandorle (22 €)
- Tortelli del “Plin” alla Pappa al pomodoro, crema di burrata e basilico (22 €)
- Pici tirati a mano alla cacio e pepe su vellutata di zafferano di Cortona (22 €)
Secondi
- Filetto di spigola arrosto, zucchine marinate e pomodoro al gratin (30 €)
- Pollo ruspante allevato a mais, in due cotture, bietole, cipollotto, noci di Macadamia e salsa BBQ (26 €)
- Controfiletto di manzo con millefoglie di patata con riduzione all’aceto invecchiato e cenere alle erbe (34 €)
- Filetto di cervo, spinacino, topinambur e salsa al ginepro (36 €)
- Ratatouille di verdure contemporanea (16 €)
Dessert
- Pera al vino rosso con crumble alla cannella e gelato alla vaniglia (13 €)
- Tiramisù in tre consistenze (13 €)
- Biancomangiare al cioccolato fondente Guanaja 70%, mango e mandorle sabbiate (13 €)
- Spuma di yogurt magro, fragole e meringa (13 €)
- Cremoso al cocco, ananas, gelatina di rum bianco e lime (13 €)
- Crepe Suzette con gelato (20 €)
Dormire al Monastero di Cortona, tra storia e comfort
Le 36 camere e suite del Monastero di Cortona sono state ricavate dalle antiche celle del convento, ognuna con caratteristiche uniche. Dominano i colori chiari e i dettagli materici in pietra e stoffa, che si armonizzano perfettamente con l’architettura storica dell’edificio. Gli arredi, realizzati su misura da artigiani locali,
Al Monastero di Cortona Hotel e SpA il soggiorno è allietato da due piscine. La piscina esterna si estende su una terrazza panoramica affacciata sulla Val di Chiana. A sfioramento, di dimensioni contenute ma molto invitante, è un luogo ideale per rinfrescarsi durante le calde giornate estive, ma anche sosta suggestiva per un piacevole dopo cena, magari con un buon distillato.
Nell’antica cisterna che per secoli ha servito il monastero, invece, si trova l’altra piscina, cuore della Spa Bagni di Bacco. La SpA è aperta anche ai visitatori esterni e include –oltre alla piscina ispirata alle antiche terme romane, con giochi d’acqua e idromassaggio – sauna, bagno turco, sale massaggi e un’accogliente area relax.
Il Monastero di Cortona Hotel & SPA fa parte del gruppo Cronos Retreats, che include altre strutture di lusso come La Villa del Re, un hotel cinque stelle a Costa Rei in Sardegna, e l’Hotel Barocco a Roma, situato in Piazza Barberini.
Il Monastero di Cortona Hotel & SPA è aperto da marzo a novembre e dispone di un parcheggio interno con 15 posti, offrendo così una comoda soluzione anche per chi arriva in auto.