Green pass: i ristoratori non devono fare il controllo della carta d’identità
Una circolare risolverà la querelle su chi deve fare il controllo del Green pass per accedere alle sale al chiuso di un ristorante.
L’intenzione del ministro degli Interni Luciana Lamorgerse è di specificare con una circolare che i ristoratori devono chiedere solo l’esibizione del Green pass.
Ristoranti, pizzerie e bar sarebbero quindi esentati dal controllo che il Green pass esibito dal cliente corrisponda al nome sulla carta di identità.
Il vero controllo sarebbe effettuato dalle Forze dell’Ordine insieme alla polizia amministrativa.
Una decisione che accontenterebbe i ristoratori che non vogliono diventare “sceriffi” ma che non soddisferà i contrari. In entrambi i casi, non li esime dalla richiesta al cliente di esibire il Green pass.
Un controllo formale con la verifica del check verde assicurato dall’app VerificaC19. Il controllo di merito, cioè se c’è corrispondenza tra chi ha mostrato il Green pass e carta di identità non sarà in capo ai ristoratori.
“I titolari dei locali non potranno chiedere la carta d’identità ai clienti, faremo una circolare di chiarimento su questo. Noi chiediamo venga richiesto al chiuso il green pass. Non si può pensare che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza, anche della criminalità”. La ministra non ha escluso “controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa”. A dare notizia dell’orientamento è il Corriere della Sera.
Le sanzioni in caso di omessa presentazione o falso Green pass
Ma non sarà un liberi tutti. L’obbligo di controllo del Green pass per entrare nelle sale al chiuso del ristorante resta in capo al titolare dell’attività di ristorazione.
Ciò significa che in caso di controllo del Green pass da parte delle Forze dell’Ordine, la mancata richiesta o presentazione è sanzionata. I gestori rischiano “se la violazione è ripetuta per almeno tre volte in tre giorni diversi, la chiusura, da 1 a 10 giorni, dell’attività imprenditoriale”.
A questa si aggiunge una multa da 400 a 1.000 € sia per il gestore che per il cliente sprovvisto di Green pass durante il controllo.
E, ancora, nel caso in cui il cliente abbia prodotto un falso green pass al ristorante, per lui potrà scattare la denuncia per falso. Cioè nel caso non ci sia corrispondenza tra certificato e documento di riconoscimento.