Green Pea Torino, apre lo shop dal cuore verde di Farinetti. Foto anteprima
Green Pea: pisello verde.
Staccato un assegno da 50 milioni di euro, Oscar Farinetti, 66 anni, professione imprenditore, apre mercoledì 9 dicembre a Torino un “green retail park”.
Come è Green Pea e cosa si compra
Per chi, giustamente, chiede di capire, parliamo del primo centro commerciale dedicato al tema della sostenibilità. Un edificio di cinque piani e quindicimila metri quadrati accanto a Eataly Torino. Dove si comprano, attorniati da più di 2.000 alberi, auto, vestiti, energia, mobili e cibo. Prodotti realizzati a basso impatto e per tutte le tasche, un listino sia top che pop, spiegano dall’ufficio stampa.
Dopo Unieuro (elettronica di consumo, 1967), Eataly (gastronomia e ristoranti, 2004), la terza avventura imprenditoriale dei Farinetti è focalizzata sul consumo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Una bella sfida, ai tempi del virus e dell’eCommerce.
Di chi è Green Pea
Ceo di Green Pea è Francesco Farinetti, 40 anni, figlio maggiore di Oscar, già amministratore delegato di Eataly.
Green Pea è una newco. 90% delle quote appartiene alla Eatinvest S.p.a (maggiori azionisti le famiglie Farinetti 60% e Nocivelli 20%), 10% alla famiglia Orecchia, imprenditori torinesi della moda.
Il nuovo departement store del vivere green con oltre 100 partner commerciali, unica sede italiana, sperabilmente la prima di una lunga serie all’estero, darà lavoro a oltre 200 persone.
Slogan di Green Pea è “from duty to beauty”. Un po’ come dire che essere etici è un dovere ma trattare bene il pianeta è tutta fighezza e favolosità.
Il mega edificio, progettato dagli architetti Cristiana Catino e Carlo Grometto, è alimentato da pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, elementi per captare energia eolica e per recuperare l’energia cinetica.
Anche se Farinetti ce lo aveva anticipato, proviamo a capire meglio come sono distribuiti all’interno del mega edificio museo, piscina, spa, club dedicato all’ozio creativo, i 3 ristoranti e i 66 negozi.
Cosa c’è dentro, piano per piano
Il piano 0 è dedicato al tema “Life” con i negozi di FCA, Iren, Enel X, TIM, UniCredit, Mastercard, FPT Industrial e Samsung. Ci sono poi il Green Pea Discovery Museum e la Lavanderia Naturale Iride.
Al piano 1, dedicato al tema “Home”, trovano posto i negozi di oltre 40 aziende, tra queste Whirlpool, Valcucine, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Pianca, Rubelli, Artemide, Driade e FontanaArte.
Il piano 2 è dedicato al “Fashion” con diversi marchi della moda sostenibile italiana. Come Borbonese, Timberland, Patagonia, ESEMPLARE.
Il piano 3 è il posto della “Bellezza” con le grandi griffe italiane dell’abbigliamento. Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Herno e SEASE. Oltre a questo cosmesi, libri, cultura e cibo. Con un bistrot, 100 Vini e Affini, in collaborazione con Fontanafredda e Affini e il ristorante stellato, Casa Vicina, gestito dalla famiglia Vicina.
Il piano 4 ospita il cosiddetto “otium pea club”, che nell’attorcigliato ragionare di Farinetti, dovrebbe essere esclusivo ma inclusivo. Sul tetto dell’edificio c’è insomma il club con spa, cocktail bar e la prima infinity pool di Torino, una piscina affacciata sull’arco alpino.
Le foto in anteprima vi danno un’idea più compiuta del nuovo progetto dei Farinetti. Mastodontico ma verde.