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Vino
6 Marzo 2013 Aggiornato il 9 Ottobre 2019 alle ore 08:36

Anteprima Montepulciano d’Abruzzo. Orsogna e Torre dei Beati al top

Lo slogan dedicato a chi AMA il Montepulciano, sottinteso d'Abruzzo, ha lanciato una nuova serie di anteprime. Come ogni prima volta, il meccanismo è
Anteprima Montepulciano d’Abruzzo. Orsogna e Torre dei Beati al top

Lo slogan dedicato a chi AMA il Montepulciano, sottinteso d’Abruzzo, ha lanciato una nuova serie di anteprime. Come ogni prima volta, il meccanismo è ancora da mettere a punto: 60 aziende presenti, una buona rappresentanza, che però vede la mancanza di tutta la provincia de L’Aquila e di viticultori storici come ad esempio Illuminati e Valentini (quest’ultimo presente solo con l’etichetta del Montepulciano d’Abruzzo 1968 nella verticale guidata).

Da rivedere, è anche il concetto di Anteprima: le aziende sono state invitate a presentare un campione di botte del 2012, anziché presentare l’annata che ciascuno vedrà entrare tra poco in commercio (annata diversa per ciascuna azienda). Ogni produttore, con qualche eccezione, ha presentato l’intera gamma aziendale. In sostanza la vera anteprima, cui abbiamo assistito, è quella del Pecorino 2012.

Non rinunciamo a una veloce classifica con 10 Montepulciano e 5 Pecorino per offrirvi una sponda agli acquisti

Montepulciano

  1. Montepulciano d’Abruzzo Coste di Moro 2009 – Orsogna. Elegante e complesso, minerale, sapido, profondo, fresco e espansivo. Tannino di tessitura fine e grandissima beva. 89/100
  2. Montepulciano d’Abruzzo 2010 – Cocciapazza.  Molto minerale questo vino , che conquista gradualmente il palato, lasciando una bocca armonica e fresca con ricordi fruttati, ematici e di grafite. 88/100
  3. Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG Vizzarro 2007 – Barone Cornacchia: naso giocato su note scure di pietra e di affumicato, con sentori di frutto scuro maturo e di tabacco nero, in bocca rivela tannini levigati e freschezza a dare equilibrio alla ricchezza materica. 88/100
  4. Montepulciano d’Abruzzo Janù 2007– Jasci e Marchesani: azienda che lavora in biologico da oltre 30 anni, presenta questo vino dal naso esuberante ed originale di cioccolato, buccia di arancia candita, profumi di pasticceria, in bocca rivela oltre ad una polpa ricca di frutto anche freschezza e tannini di buona fattura anche se il doppio passaggio in barrique nuove deve essere assorbito completamente. 87/100
  5. Montepulciano d’Abruzzo Harimann 2005 – Pasetti: vendemmia tardiva , 2 anni in barrique e lungo affinamento in bottiglia, per un vino si concentrato, ma per niente stucchevole, con ricordi di noce, arancia, susina, ed una beva avvolgente. Ottima materia. Chiude con ricordi balsamici e di liquirizia. Stavolta la potenza ci convince. 87/100
  6. Montepulciano d’Abruzzo 2007 – Palazzo Centofanti: note  di prugna e ciliegia croccante, accompagnano sentori di pepe e spezie. Sapido, fresco, pieno con bellissima bevibilità. 86/100
  7. Montepulciano d’Abruzzo Pignotto 2007 – Monti: tannino ancora indietro, ma di buona qualità. Sentori di frutta fresca e cuoio fanno da scenario ad una bocca ricca e ampia, che lascia un ricordo di tabacco e toni scuri. 85/100 
  8. Montepulciano d’Abruzzo S. Stefano 2011 – Cantine Mucci: china, radice, spezia per un Montepulciano nel segno dell’eleganza e della bevibilità, e per niente segnato dal legno (6 mesi di barrique). 86/100
  9. Montepulciano d’Abruzzo riserva Santi Numi 2007 – Marchesi de’ Cordano: note di frutto nero maturo, speziato e ricordo di liquirizia, in bocca si presenta compatto e con tannini serrati ma di buona fattura , ricco e glicerico ma con una bella dose di freschezza. 85/100
  10. Colline Pescaresi I.G.T. Rosso Clematis Passito 2007Ciccio Zaccagnini: profondo, strutturato, con leggera presenza di volatile che insieme all’acidità, compensa dolcezza e struttura. Sentori di mora,  spezie e chiodi di garofano e finale di china. 85/100

ama 2013

Pecorino

  1. Pecorino 2011 Giocheremo con i fiori – Torre dei Beati: lungo, quasi marino, ma anche floreale e con toni fruttati e speziati. Piacevolezza e struttura per un vino veramente ben riuscito. 87/100
  2. Pecorino 2011 Parè – Di Ubaldo: azienda che ha tutte le etichette in stoffa ; al naso esplosione di note tropicali e di pompelmo rosa, cedro candito e note di limoncella, in bocca è ricco e appena alcolico ma equilibrato da freschezza e mineralità. 86/100
  3. Pecorino 2011 Civitas – Orsogna (vino biodinamico certificato Demeter) : note di miele, frutta secca, nocciola. Fresco, sapido, minerale, complesso ed elegante con finale di mele. 86/100
  4. Pecorino 2011– Fontefico: fiori bianchi e agrume dolce, in bocca minerale e sapido, lungo e convincente, equilibrato e succoso. 85/100
  5. Pecorino 2012 – Cantine Mucci: sentori di agrumi, fiori, e pietra focaia. Profondo e speziato, chiude con ricordi di noce moscata. 83/100

[Ha collaborato Stefano Ronconi]

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