La settimana con Niko Romito a Napoli e Heinz Beck all’Aquila
Inizia all’insegna dell’ottimismo la settimana di Scatti di Gusto. Intervistato alle Invasioni Barbariche l’imprenditore Oscar Farinetti sprizza fiducia da tutti i pori e lancia urbi et orbi la sua campagna di reclutamento per Eataly Roma (ma le occasioni di lavoro non finiscono qui).
E’ uno spicchio d’Italia molto meno felice quello di Rosarno, abbandonata da Dio, dagli uomini e ora pure dalla Coca Cola mentre Ferrarelle fa i conti con l’Antitrust e un decreto apre all’affitto dei terreni dello Stato da dismettere.
Altra settimana ebbra con gli assaggi di Brunello e di Rosso al fuorisalone e il Brunello visto da Paolo Trimani che racconta anche una serata dedicata al Cesanese, con la prima e la seconda delle degustazioni organizzate da Antonio Paolini, Stefano Ronconi e Maurizio Valeriani all’Osteria di Monteverde, con il vino naturale al femminile, la scheda dello Chateauneuf-du-Pape Croix de Bois, annata 2006, le anticipazioni su SOMM, il film dedicato al mondo degli aspiranti top-sommelier e il reportage sulle birre a SaporeRimini di Adriano Desideri. Per il popolo dei birrofil un’occasione per contarsi, tra facce allegre, mise casual e etichette da réclame.
La settimana delle ricette inizia con la pasta, patate e provola azzeccata di Daniela Persico, preparata nella cucina del ristorante Umberto, a Napoli. E prosegue con le arancine al ragù di Ciccio Sultano, raccolta da Stefania Monaco dalla viva voce dello chef, con la pasta e fasoi di Anna Lupi e con la crème brûlée alla vaniglia Bourbon di Stéphane Betmon.
A mangiar fuori si va da Felice a Testaccio, stella opaca del firmamento della ristorazione romana e al Ristoro degli Angeli, indirizzo della Garbatella, a Roma, segnalato da Gianleonardo Gentile. A Milano si mangia dell’ottima pizza, al trancio e al piatto, da Spontini e da Tric Trac e insieme a Sofia si assaggia un Niko Romito in trasferta a Napoli e all’Irish Pub 991 una bella selezione di birre e golosità varie. A Percorsi di Gusto Gregorio di Agostini racconta una Cena a 4 Mani con William Zonfa e infine, ma solo con l’immaginazione e per per curiosare un po’, si va da Trussardi alla Scala dove il grande Berton è finito in castigo e medita la fuga.
Gran finale con Heinz Beck all’Aquila, per un’altra Cena a 4 Mani. Nella piccola e accogliente cucina di Marzia Buzzanca entra in scena la perfezione.