Lo sciopero della birra Carlsberg
Non era un pesce d’aprile. E così gli impiegati dell’azienda danese Carlsberg, di fronte alla perdita, imposta dalla direzione, di un benefit su cui pensavano di poter contare anche in futuro (tre birre gratuite al giorno da consumare durante l’orario di lavoro) si sono messi in sciopero. Le disposizioni aziendali parlano chiaro: dal primo aprile gli impiegati avranno a disposizione una sola birra da consumare tassativamente durante la pausa-pranzo. La protesta contro i frigoriferi vuoti, parzialmente rientrata nonostante l’indisponibilità della direzione a ritornare sui propri passi, è scoppiata contro la decisione della Carlsberg, produttrice anche della Tuborg, di adottare una nuova poliltica in materia di consumo di alcol sul luogo di lavoro.
I sindacati sono sul piede di guerra per quella che considerano, più che una storia di benefit, una questione di principio. “Scioperiamo perché la direzione ha violato gli accordi contrattuali senza consultarci”, ha fatto sapere Dennis Onsvig, rappresentante sindacale degli impiegati del Terminal Est dell’azienda.
Impiegati che nel frattempo hanno incassato la solidarietà dei camionisti i quali, pur non essendo ancora investiti dal cambiamento (l’abolizione del benefit delle tre birre per ora non li riguarderebbe), mal tollerano un altro ostacolo al consumo di birra: un dispositivo anti-alcol montato sui veicoli che rivela la presenza di tassi alcolemici superiori alla soglia legale dello 0,5% nel sangue dei camionisti fino ad impedire, in caso di superamento dei limiti, la partenza del mezzo. La guerra della birra è solo all’inizio?
Foto: www.carlsberggroup.com
Fonte: https://www.cphpost.dk/component/content/48694.html?task=view