Lorenzo Biagiarelli in video non si scusa per la morte di Giovanna Pedretti
Che fine ha fatto Lorenzo Biagiarelli dopo la morte di Giovanna Pedretti?
Eccolo il food blogger e compagno di Selvaggia Lucarelli, che rompe il silenzio social dopo settimane di assenza, successive al suicidio della ristoratrice di Lodi, Giovanna Pedretti.
Il lungo video pubblicato sul profilo Instagram è la cronaca di cosa è successo nell’ultimo mese.
Sostiene Biagiarelli di non doversi scusare per la morte di Giovanna Pedretti. Se lo facesse, aggiunge, sfrutterebbe la morte della ristoratrice a proprio favore, per ripulirsi l’immagine.
Il food blogger annuncia anche di non voler più partecipare al programma “È sempre mezzogiorno!” di RaiUno perché “mancano le condizioni».
Il sudicio di Giovanna Pedretti: cos’è successo secondo Biagiarelli
Nel video, come riporta il Corriere Milano, il compagno di Selvaggia Lucarelli ricostruisce cosa è accaduto.
Iniziando dal 12 gennaio, giorno in cui si diffonde la notizia di una recensione che attacca disabili e gay. E che riguarda la pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano. Proprio il locale di Giovanna Pedretti.
Solo dopo che la stampa diffonde la notizia, definita da Biagiarelli “dal dubbio profilo di verità”, il food blogger decide di approfondirla.
Legge la recensione, ha l’impressione che sia falsa e lo dice, facendo attenzione a non divulgare il nome della pizzeria, quello di Giovanna Pedretti e anche l’ubicazione, afferma Biagiarelli.
Il senso di fare debunking, prosegue il food blogger, non è quello di mettere in ridicolo una persona comune, come è stato spesso riportato negli ultimi giorni.
Ma è demolire una notizia, soprattutto se di diffusione nazionale, e contestare l’operato della stampa quando si nutre di notizie non verificate, guadagnando con i click su articoli che possono facilmente scandalizzare.
La cronaca nel lungo video su Instagram
Il compagno di Selvaggia Lucarelli prosegue ricordando che il giorno dopo accadono alcune cose in successione.
I carabinieri chiamano la titolare della pizzeria di Sant’Angelo Lodigiano perché li aiuti a trovare l’autore della recensione, ma lei — afferma Biagiarelli nel video — non è in grado di farlo.
Quindi a contattarla è il giornalista di un telegiornale nazionale, a cui Giovanna Pedretti conferma che la recensione è assolutamente vera. E che, riferendosi al post del food blogger condiviso da Selvaggia Lucarelli, non si sarebbe mai aspettata di provocare tanta malvagità — prosegue Biagiarelli nel lungo video.
Sentendosi definire inutilmente cattivo e anche bugiardo, il food blogger chiama la titolare per sentire la sua versione, concedere diritto di replica e anche ritrattare, nel caso di una confutazione credibile.
Ma così non è. Biagiarelli spiega, forse per discolparsi, che la telefonata con Giovanna Pedretti ha avuto toni amichevoli e che la ristoratrice ha ripetuto più volte di aver parlato della vicenda in questura.
Per quella telefonata Biagiarelli afferma di essere stato duramente criticato, eppure, aggiunge, l’articolo 21 della Costituzione dà libertà di parola a qualsiasi cittadino. E ricorda altri casi di debunking.
Cos’è successo per Biagiarelli dopo il suicidio di Giovanna Pedretti
Quando viene diffusa la notizia della morte per suicidio di Giovanna Pedretti, racconta Biagiarelli, sia lui che la compagna Selvaggia Lucarelli ricevono minacce di morte.
E vengono travolti da messaggi di odio scatenati dalla stampa, dalla radio e dalla tv. Che sarebbero responsabili, secondo il food blogger, di avere sostenuto da subito e per due settimane che l’operato della coppia fosse il diretto responsabile del suicidio della titolare della pizzeria.
L’accusa, continua Biagiarelli, è quella di aver scatenato una «gogna social sulla signora e sulla sua pizzeria».
Secondo il food blogger sarebbe una delle tante falsità dette su questa storia, dal momento che si è dovuta persino disturbare un’agenzia di comunicazione, che si chiama Arcadia, per cercare tracce di questa gogna social.
E, afferma Biagiarelli, incredibilmente non ce ne sono. Anzi, nei confronti di Giovanna Pedretti è stato riscontrato un sentiment positivo del 90%, praticamente un plebiscito.
Lo stesso Biagiarelli ha potuto riscontrare come sulla pagina della ristoratrice non ci fossero insulti, al massimo una decina di commenti scettici. Non c’è stata nessuna migrazione di follower dal profilo di Selvaggia Lucarelli sulla pagina del ristorante, precisa il food blogger.
Lo stigma infame dell’istigazione al suicidio
Nel lungo video Biagiarelli mostra anche frammenti di programmi tv, radio, interventi sui social, post, articoli in cui diverse persone attaccano il suo comportamento e quello di Selvaggia Lucarelli.
Nonostante anche altri professionisti abbiano indagato chiamando direttamente in causa la Giovanna Pedretti, continua Biagiarelli, “lo stigma infame dell’istigazione al suicidio viene attribuito solo a me e alla mia compagna”.
Anzi, Biagiarelli è convinto che dietro la gogna mediatica nei suoi confronti e in quelli di Selvaggia Lucarelli, ci siano diverse ragioni e diversi mandanti.
Ma secondo lui non è questo il punto. Anche perché la coppia non si sarebbe immischiata nella discussione sul suicidio, rifiutando molti inviti da parte dei media, mentre in tv se ne continuava a parlarne.
Si entrava ancora nella vita e nella mente della ristoratrice suicida con la presunzione di sapere cosa le passasse per la testa.
La storia del suicidio è stata analizzata da tutti, in qualsiasi modo, spesso contravvenendo alle indicazioni suggerite a riguardo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, afferma il food blogger.
Mentre la coppia veniva accusata di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto, chiunque, afferma Biagiarelli, attori, ballerine, modelle e non giornalisti, erano lì a discutere. Ma il tema avrebbe dovuto riguardare al massimo inquirenti e psicologi.
Perché Biagiarelli non si scusa per la morte di Giovanna Pedretti
Biagiarelli si rivolge a chi gli ha rimproverato scarsa umanità, dicendo che non può e non vuole chiedere scusa, come in molti gli hanno caldamente consigliato di fare, per la morte di Giovanna Pedretti.
Il cui suicidio ovviamente rattrista il food blogger come essere umano.
Perché se lo facesse sarebbe solo un altro, l’ennesimo, che utilizza la morte della ristoratrice a proprio vantaggio. Per ripulirsi cospargendosi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza.
Lorenzo Biagiarelli preferisce invece tenersi lo stigma, il dubbio, il sospetto. Pur di non tentare la via della pietà, affermando cose che non pensa. E si dichiara pronto a subire con tranquillità le conseguenze della sua scelta.
Il video si conclude con un’ulteriore comunicazione. Non ci sono più le condizioni perché Biagiarelli riprenda il suo ruolo in “È sempre mezzogiorno!”, quindi, promette, non si vedrà più in onda.
Il ringraziamento finale del video è rivolto a chi gli ha manifestato affetto, “e sono stati tanti”.
Perché nonostante il tentativo di distruggerlo sia stato quasi un successo, si tiene stretto quel quasi e la solidarietà di chi ha capito quale gioco sporco si stava giocando.