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Ristoranti
22 Marzo 2017 Aggiornato il 23 Marzo 2017 alle ore 09:33

Milano. Giancarlo Morelli apre ristorante e bistrot nell’hotel VIU

Giancarlo Morelli da Seregno è uno e multiplo. Rappresenta al meglio – insieme a pochi altri – quella tendenza alla cucina imprenditoriale che vede gli
Milano. Giancarlo Morelli apre ristorante e bistrot nell’hotel VIU

Giancarlo Morelli da Seregno è uno e multiplo. Rappresenta al meglio – insieme a pochi altri – quella tendenza alla cucina imprenditoriale che vede gli chef aprire, o in qualche modo sovrintendere o ispirare, sempre nuovi locali, e coprire le varie forme della ristorazione moderna.

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Caffè, ristoranti, bistrot, scuole, trattorie, pizzerie, linee di suppellettili, prodotti alimentari, ovviamente programmi televisivi, auto-bio-ricettari, e chi più ne ha più ne metta.

I nomi? I primi che mi vengono in mente sono quelli che ho qui a portata di mano.

Enrico Bartolini, con il ristorante stellato al Mudec milanese, il Bistrot sottostante, il Casual a Bergamo, la Trattoria a Castiglione della Pescaia e il Glam a Venezia.

Carlo Cracco, col ristorante omonimo in (prossimo) trasloco in Galleria, e la Segheria, e il Garage Italia con Lapo Elkann in zona Portello (e Ovo a Mosca).

Davide Oldani, che oltre al D’O e alle sue varie ramificazioni firma anche stoviglie, panetti di burro, tavolette di cioccolata, libri.

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Antonino Cannavacciuolo, che al ristorante a Villa Crespi ha aggiunto il bistrot a Novara e quello a Torino.

Giancarlo Morelli è partito da Seregno – anzi, è arrivato a Seregno da Bergamo, e dall’Alberghiero di San Pellegrino, e da un giro del mondo di cucine ed esperienze. E a Seregno ha trovato il Pomiroeu, la stella Michelin, la partecipazione all’Associazione Le Soste, a Euro Toques, a Care’s – The Ethical Chef day. Ed è ripartito per Milano: prima con la Trattoria Trombetta, in viale Tunisia, davanti alla chiesetta che rappresenta quello che resta del Lazzaretto di manzoniana memoria. Con una deviazione, estiva, in Costa Smeralda, al Phi Beach.

E poi – ora, adesso – con due nuove aperture in una zona storica e interessante della città, quella dei dintorni di Paolo Sarpi, il quartiere cinese (ma ormai internazionale) della città, che lambisce le torri di piazza Gae Aulenti e la nuova sede della Fondazione Feltrinelli. Negli spazi industriali tra via Bramante e via Niccolini, ormai da anni in disuso, bonificati e in corso di edificazione, è sorto un grande palazzo che ospita un grande design hotel pentastellato, l’Hotel VIU Milan.

Primo (o uno dei primi?) eclatante esempio di bleisure hotel, di albergo che unisce business, affari, e leisure, divertimento. E la ricetta che propone il VIU (sì, è quello che sembra: la traslitterazione di View, “Vista”, dal tetto si vede tutta Chinatown, Feltrinelli, Gae Aulenti, il Duomo…): “Our philosophy: a mix of innovation, luxury and simplicity, a relaxing atmosphere and the Italian lifestyle.”E che ospita il Bulk e il Morelli, sull’onda di quella tendenza che vede i ristoranti all’interno degli hotel assumere sempre più importanza e visibilità.

Bulk and bar è un – elegante – bistrot (“Ethical Food & Mixology“), aperto dalle 10.30 del mattino fino a mezzanotte (le 2 nel weekend). Prende il nome dal Deposito Bulk, un centro sociale che ha occupato quest’area (circa 8000 metri quadri) per anni, prima dello sgombero definitivo una dozzina d’anni fa (un primo Bulk, a poche centinaia di metri di distanza, era già stato demolito). Le ruspe, entrate in azione nel 2013 mi pare (ci passo davanti tutte le mattine per andare in ufficio), hanno reso l’aera un grande spiazzo grigio, da cui è sorto questo grande e moderno ed elegante edificio – e il contrasto con quello che c’era stride un po’, ha un’aria di utopia imborghesita un po’ male. Senza voler per questo sminuire la bellezza – certo molto diversa – del nuovo Bulk.

E del nuovo Morelli, “Gourmet Experience” (il nome dovrebbe essere Morelli, o Morelli Restaurant, o GiancarloMorelli, o Morelli Gourmet: dal biglietto da visita non si capisce), di grande eleganza anch’esso, almeno a una fugace occhiata agli interni. Cucina a vista, menù con piatti “Heritage”, cioè i grandi classici della sua cucina (i risotti…), e alla carta,

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In questa nuova avventura, Morelli sarà affiancato da Mattia Pastori, sommelier e mixologist di fama, ex-Seta, e da Gianluca Fusto in pasticceria, che voi conoscete per la ricetta della crostata di cioccolato e della torta di mele.

Morelli Gourmet e Bulk and bar. Via Fioravanti, 4. 20154 Milano.
Tel. +39 0280010918 (Morelli) – +39 02 80010917 (Bulk). 

[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Facebook]

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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