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18 Aprile 2020

Misurare la febbre all’ingresso dei ristoranti costa 2 mila 500 euro

La misurazione della febbre potrebbe essere adottata alla riapertura delle attività di ristorazione. In commercio c'è TAACfatto
Misurare la febbre all’ingresso dei ristoranti costa 2 mila 500 euro

Tra le misure da adottare alla riapertura di bar, ristoranti e pizzerie ci potrebbe essere la misurazione della febbre degli avventori.

La disposizione è verosimile sulla base delle ordinanze adottate in Piemonte e in Lombardia per l’ingresso ai supermercati.

Sul mercato è già disponibile una colonnina dotata di misuratore e, volendo, anche di tornelli.

Si chiama TAACfatto e arriva dal Friuli Venezia-Giulia. L’idea è di Marco Zorzettig, imprenditore del vino con La Tunella e Alturis, ma anche della birra con Birra Agricola Artigianale Gjulia. La collaborazione tecnica è di Gimmi Bodigoi, titolare dello Studio SBengineering.

Il prezzo al pubblico, come si legge sul sito, è di 2.350 € + IVA da cui si sottraggono i benefici fiscali (L’acquisto può essere fatto rientrare tra le spese che beneficiano delle agevolazioni fiscali del – 50% previste dalla Legge di Bilancio 2020 in quanto “Dispositivo di Sicurezza”)

Si tratta di una colonnina dotata di scanner capace di misurare la temperatura corporea, che, come ormai ben sappiamo, è uno dei possibili indicatori dell’infezione da COVID-19. Di conseguenza, si vieterebbe l’accesso al locale a chi avesse una temperatura superiore ai 37,5°.

I creatori di taacfatto Gimmi Bodigoi e Marco Zorzettig

«TAACfatto® è una colonnina alta circa 1,70 metri e larga circa 35 centimetri, che può essere posta all’ingresso di qualsiasi esercizio pubblico ed è in grado di misurare, in pochi istanti, la temperatura corporea di una persona. Basterà solo guardare il display e in un istante verrà rilevata la temperatura. Se quest’ultima risulta inferiore ai 37,5 gradi si visualizzerà il “semaforo verde” di libero accesso, ma se è superiore la macchina trasmetterà un segnale acustico e luminoso al cliente, ma anche al personale della sala, mettendoli così “in allerta”. Può inoltre essere collegata alla chiusura elettrica delle porte per quei locali che ne sono dotati

I vantaggi di TAACfatto®

misuratore di febbre anti coronavirus

Il comunicato stampa elenca i vantaggi di questo dispositivo:

è rapido da installare e collegare

non occupa molto spazio

evita l’impiego permanente di un membro del personale alla porta

è disponibile in due versioni, modello-base e PLUS, dotato di un tornello che si apre solo se la temperatura rilevata è accettabile

la disponibilità sul mercato è stimata in circa 20 giorni o comunque non appena verrà data autorizzazione dal Governo per la riapertura di alcune fabbriche

le colonnine possono essere vendute in tutto il mondo e hanno il marchio CE.

Abbiamo parlato di ristoranti e bar, in tutte le loro accezioni: ma si può usare anche in piscine, palestre, supermercati e centri commerciali.

Il nome TAAC? Non sappiamo se è un acronimo o piuttosto un riferimento cult al film Un ragazzo di campagna con Renato Pozzetto.

I possibili inconvenienti

L’unico inconveniente, possibile ma probabilmente inevitabile, è la poca privacy del dispositivo collocato all’ingresso. Immaginiamo che non si metterà a ululare e ad accendere fari rossi rotanti, ma potrebbe additare dei possibili “untori” al pubblico ludibrio. E si sa che di questi tempi l’odio sociale è un fenomeno diffuso e allarmante.

Pensiamo anche ai locali molto frequentati, quelli che di solito hanno assembramenti caotici di clienti che vogliono entrare e clienti che stanno già consumando. La fila all’ingresso si snoderebbe e riavvolgerebbe attorno all’isolato, magari: ma a questo problema si potrebbe ovviare con un attento sistema di prenotazioni e turnazioni.

https://www.scattidigusto.it/2020/04/12/coronavirus-riapertura-cosa-devono-fare-ristoranti-e-pizzerie-a-maggio/
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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