Modena. 7 cibi oltre Massimo Bottura, chef televisivo tra Fabio Fazio e la CNN
Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin dell’Osteria Francescana di Modena, è andato da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa un’altra volta. Anzi, Fabio Fazio ha inviato qualcuno da Massimo Bottura.
E non per parlare di avanzi di cibo e di riutilizzo.
Eh no, perché all’Osteria numero 3 al mondo per la 50 Best, è andato Fabio Volo.
I due Fabii volevano giocare a MasterChef, senza spoilerare la finale e ovviamente a un livello culturalmente più elevato. Volo confessa che da piccolo faceva il panettiere. Siamo al talent show al contrario. Una sorta di Ritorno al futuro con l’ingrediente base della tavola.
E giuro di essere andata in corto circuito causa Identità Golose che, prima di nominare i 25 chef più importanti d’Italia alla corte del ministro Martina, aveva applaudito la performance di Niko Romito, altro tre stelle Michelin.
Lo chef abruzzese aveva chiuso il suo intervento di presentazione del libro edito da Giunti (ehi, a proposito, chi dice al Fazio presentatore di libri che c’è anche il libro di Romito fresco di stampa?) proprio con il pane.
E quindi mi sono fatta l’idea che il pane sia il piatto più importante anche per un ristorante blasonato.
Ma non voglio tediarvi sull’intero collegamento che potete guardare da soli.
Vorrei invece consigliarvi sette cibi che ogni bravo viaggiatore giunto a Modena dovrebbe assaggiare.
Non li ha consigliati Massimo Bottura nel programma Culinary Journeys della CNN (fate ooooohhhh e ditemi da quale momento posso iniziare a dire che Massimo Bottura è chef televisivo al pari di Carlo Cracco, il re della matriciana sbagliata) che ha fatto un fantastico spot alle eccellenze della sua terra.
La classifica dei sette vizi è di Piacere Modena, un consorzio di produttori creato fa dopo il terremoto di due anni fa che organizza tour gourmet della regione per farla conoscere ai visitatori e mettere un freno alla contraffazione selvaggia.
Modena, terra di cibo e di passioni
“Il nostro cibo mescola tradizione e sensazioni”, spiega il direttore del consorzio Ermi Bagni, “e ogni straniero finirà per sentirsi a casa qui”. Nel reportage della CNN, Massimo Bottura è andato oltre e ha parlato di passioni come le auto e la Maserati. Va bene, lo aveva già fatto con il Guardian, ma resta sempre bellissimo.
E mi è ritornato in mente l’annuncio di Giuseppe Palmieri, la sua ombra in sala, che sta per aprire Panino di Corsa, il secondo punto vendita dopo Generi Alimentari in rua Freda (se non lo conoscete, leggete cosa scrive Elisa Torreggiani che è entrata in squadra). Sarà operativo il 1° maggio, giorno simbolo del lavoro e dell’inizio dell’Expo.
Cibo e motori, che abbinamento! Orsù, di corsa andiamo a vedere cosa e dove mangiare a Modena.
1. Parmigiano Reggiano
Non chiamatelo Parmesan anche se l’avvertenza è riservata ai lettori della CNN, americani e globali. Avvertenza che sposiamo per dovere patriottico, soprattutto dopo aver appreso la notizia che quello falso ha ormai superato quello autentico. Il Re dei formaggi, meglio se stagionato almeno 24 mesi, importato sin dal Medioevo dai monaci francesi, è ricco di calcio e quindi fa bene alle ossa, assicura la CNN.
Diverse sono le aziende produttrici aperte al pubblico. Bagni segnala il Caseificio 4 Madonne, costruito nel 1967, che organizza visite con degustazione di cibo e vino.
Caseificio 4 Madonne. Strada di Lesignana, 130 Modena. Tel. +39 059 849 468.
2. Tortellini, detti anche bottoni di Venere
Alla principale tra le specialità modenesi, Modena dedica il Festival del tortellino, a settembre, che è la migliore occasione per assistere a eventi e per assaggiare di quelli buoni anche se nelle sfide tra città, Bologna si prende le sue soddisfazioni.
3. Lambrusco, il vino dei poeti
Decantato dai poeti latini Virgilio e Catone, il Lambrusco nasce a Modena e mi ricorda il colore delle auto da corsa. Sta benissimo con i tortellini, mi sembra chiaro, ma non fatevelo sfuggire in un abbinamento nord sud con la pizza, soprattutto se è di impasto speciale.
4. Prosciutto
Il prosciutto di Modena è un prodotto di nicchia. Se ne producono solo 180 mila pezzi l’anno. L’aria fresca che viene dall’Appennino dicono sia l’ingrediente segreto di questo prodotto d’eccellenza che dà dipendenza. Secondo la leggenda, l’amore locale per il prosciutto è stato ereditato dai Celti che qui hanno trovato rifugio dai Romani.
“Devi mangiarlo in tutta la sua purezza”, dice Bagni. che consiglia un prosciuttificio fondato nel 1920.
Prosciuttificio Nini. Via Sicilia, 61. Savignano sul Panaro. Modena. Tel. +39 059 730103
5. Zampone e Cotechino
Qui le calorie salgono, di molto. Lo Zampone è cotenna ma la Cnn tranquillizza i lettori con le parole di Bagni: “E’ commestibile! I maiali si muovono e quindi la pelle è molto elastica. Una cosa divina”, assicura Bagni.
Il Cotechino, servito tradizionalmente a Capodanno con le lenticchie, è una grande salsiccia bollita soprannominata “il piatto dei poveri”.
Da assaggiare nell’azienda che ha anche il primo museo di salame del mondo.
Villani Salumi. Via Zanasi Eugenio, 24. Castelnuovo Rangone (Modena). Tel. +39 059 534 411
6. Aceto Balsamico
Modena ha dato i natali all’aceto balsamico, famoso per il suo colore ambrato e per la sua densità, più elevata del normale aceto. La vera essenza dell’aceto balsamico può essere apprezzata quando è assaggiato da solo. Un cucchiaino dopo cena è il miglior digestivo del mondo. I prezzi per bottiglia possono raggiungere anche i 250 euro.
Acetaia Pedroni. Via Risaia 4. Rubbiara di Nonantola (Modena). Tel + 39 059 549 019
7. Confettura di amarene
Un’altra specialità di Modena, la confettura di amarene brusche ha un sapore unico. I modenesi lo definiscono, appunto, “brusco”. Il basso contenuto di zucchero è una buona scusa per mangiarne in quantità e la confettura è perfetta per la crostata.
Anche la marmellata è buonissima. Da sola, come dessert o come topping per il gelato. Uno dei migliori posti a Modena per assaggiare la confettura di amarene brusche è Monte Ré.
Monte Ré. Stradello Aggazzotti 90. S. Maria di Mugnano (Modena). Tel. +39 059 460 124.
Eccovi serviti a puntino: non fatevi vedere dalle parti di Modena senza essere andati almeno alla ricerca di uno dei tesori gastronomici su citati.
Dopo il passaggio a #chetempochefa, il primo tavolo da Bottura è disponibile nel 2035.
— andrea lucatello (@andlucatello) 14 Marzo 2015
Anche perché provare a sedersi alla tavola di Massimo Bottura, twittano, sarà molto complicato. Quindi non mi resta che attendere eventuali ulteriori consigli, ma non mi fate arrivare al 2035. Grazie.
[Link: CNN, The Guardian. Immagini: Vincenzo Pagano, Gabriele Nastro, Scatti di Gusto, Pål Hansen/Observer Food Monthly, Coop, Facebook, Glocal]