NFT: ho un ristorante, come posso guadagnare con i token?
Intanto diciamo che il primo ristorante NFT arriverà presto.
Un momento, NFT? Di cosa diavolo stiamo parlando? Arte? Futuro? La prova che abbiamo perso la brocca definitivamente?
Le domande sono tante ma abbiamo (alcune) risposte.
Per sapere cosa sono i non-fungible token, come funzionano, dove si comprano e dove si vendono, quanto costa crearli e come si fa, vi rimandiamo alla guida introduttiva (scrollate fino all’ultimo paragrafo).
Parliamo subito, invece, del ristorante NFT in apertura a New York e di come le persone che lavorano con il cibo possono guadagnare con i token non fungibili.
Beh, subito. Dateci il tempo di ricordare l’artista Beeple, che l’anno scorso da Christie ha venduto le sue 5000 opere in NFT per oltre 60 milioni di euro.
O che Martha Stewart, regina americana del bon ton famosa per i suoi programmi di cucina, si è messa in gioco.
- Come hanno fatto la NBA, con i video highlight delle partite di basket.
- Il New York Times con alcuni articoli.
- Il gruppo musicale dei Kings of Leon con il nuovo album.
- Il cantante Mahmood con una manciata di canzoni.
- Taco Bell, la catena americana di fast food, i cui tacos virtuali sono andati sold out in meno di mezz’ora.
- Floriano Pellegrino e Isabella Potì, plenipotenziari del ristorane Bros’ di Lecce, al centro di vivaci critiche di recente, con il calco del loro piatto più famoso, un dildo basato sulla stimolazione mentale.
Il primo ristorante NFT
Gli NFT stanno rivoluzionando il mercato dell’arte e del collezionismo, l’irruzione nel mondo dei ristoranti era solo questione di tempo. E ora quel momento è arrivato.
Gary Vaynerchuk, imprenditore digitale di successo che ha iniziato vendendo vino nel negozio dei genitori in New Jersey, aprirà quello che ha definito “il primo ristorante NFT”: The Flyfish Club.
Come funziona un ristorante NFT?
Parliamo di un ristorante fisico che aprirà a New York nel 2023, rendendo accessibili soltanto agli iscritti i suoi solidi 900 metri quadri, suddivisi in lussuosa sala pranzo, lounge per i cocktail e spazioso dehors.
L’accesso a questa sorta di club, come la possibilità di partecipare ai servizi previsti, sono acquistabili sulla blockchain attraverso NFT.
Attenti però, i conti di pranzi e cene si pagheranno, per intero e in dollari reali.
Iscriversi attraverso l’acquisto di NFT significa solo essere parte della ristretta comunità che può accedere al ristorante e alle sue iniziative.
Un livello ancora più esclusivo di abbonamento prevede l’acquisto di NFT per accedere alla sala omakase da 14 posti.
Sarà una sezione privata del club dove sono previsti elaborati pasti a base di sushi preparati da chef famosi – il Washington Post ha fatto il nome di uno specialista, lo chef Masashi Ito.
I proprietari dei token possono anche “affittarli” a chi ne è sprovvisto su base mensile, generando così una forma di reddito passivo.
Quanto costa abbonarsi?
I primi 1.151 NFT messi in vendita il 7 gennaio 2022 sono andati esauriti in poche ore nonostante il costo compreso tra i 7.900 e i 24.000 dollari.
Per la precisione, l’abbonamento base al Flyfish Club costava da 7.900 a 12.500 dollari. Mentre il prezzo di quello più esclusivo, che permette ai membri di entrare nella sala omakase da 14 posti, era compreso tra i 13.500 e i 24.000 dollari.
Ma la cosa più impressionante è che poche ore dopo i token sono stati rivenduti a prezzi anche raddoppiati.
Tutto questo senza annunciare né la data di apertura del ristorante né il luogo preciso.
Come una raccolta fondi via crowdfunding
Come spenderà Gary Vaynerchuk i dollari guadagnati con la vendita degli NFT?
È l’aspetto più interessante di tutta la faccenda. Perché quando il proprietario degli NFT e del ristorante coincidono, come in questo caso, il ricavato della vendita dei non-fungible token può essere usato per sostenere parte delle spese di avviamento del ristorante.
Come avviene nelle raccolte fondi via crowdfunding, gli acquirenti della collezione di NFT sostengono ristoratori e chef di cui si fidano nella realizzazione dei loro progetti.
NFT: come può guadagnare chi lavora con il cibo
Ricette
Quanti chef famosi potrebbero guadagnare con gli NFT?
È facile prevedere che esista un pubblico interessato a comprare le ricette originali in edizione limitata di Massimo Bottura, Niko Romito o Mauro Uliassi. O le loro lezioni di cucina su temi specifici. Approccio che potrebbe funzionare anche con i cocktail di un mixologist famoso.
Menu
Raccogliere i menu dei ristoranti è già un hobby, per qualcuno addirittura un’ossessione. Trasformare il menu di un ristorante in NFT digitale potrebbe aprire un nuovo mercato. Certo, i menu sono comunque digitali. Ma se il proprietario di un ristorante pubblicasse un’edizione limitata, con l’aggiunta di ricette o un tocco artistico, i menu potrebbero diventare oggetti da collezione.
Fotografia
Le stampe fisiche di Modernist Cuisine, enciclopedia culinaria in 6 volumi raccolta da Nathan Myhrvold, 2.400 pagine di pura pornografia fotografica, si vendono –e molto– a partire da 850 dollari. Ma trasformarle in NFT digitali, come qualunque altra fotografia di valore, potrebbe renderle più convenienti (o invece, chissà, anche più costose).
Vino
Agli appassionati è appena il caso di ricordare che è attiva l’Italian Wine Crypto Bank, prima banca del vino italiano realizzata su blockchain, che commercializza pregiate bottiglie pagabili con la propria moneta virtuale, l’Iwb.
Altra cosa. Le etichette personalizzate e in tiratura limitata di qualche cantina prestigiosa, per esempio Sassicaia, Quintarelli, Conterno, potrebbero movimentare il mercato dei collezionisti.
Guida introduttiva al mondo degli NFT
Se siete arrivati fin qui significa che vi attira l’idea di guadagnare con gli NFT, specie se avete un ristorante o lavorate con il cibo.
Beccatevi allora questa guida introduttiva al mondo dei token: cos’è un NFT, quali sono i vantaggi di crearli e venderli, dove si fa e quanto costa, qual è il ruolo della blockchain.
Mi ricordate cosa sono gli NFT?
Funzionano come un contratto. Ma relativo a merci digitali. Un quadro, un video, un testo, un brano musicale.
Il contratto contiene un codice identificativo unico che certifica chi è il proprietario di un file digitale. La certificazione avviene attraverso la tecnologia blockchain, al momento la blockchain più usata per gli NFT è Ethereum.
Abbiamo parlato di ristorante NFT ma… cosa significa NFT?
Non-fungible token (Token non fungibili).
Cos’è un token?
Una sorta di gettone digitale.
Ristorante a parte, un esempio per capire come funzionano gli NFT?
Questa è facile, il biglietto aereo.
Oggi, quando ne acquistiamo uno, lo riceviamo in formato digitale grazie a una mail e, in aeroporto, al check-in, lo mostriamo sullo smartphone.
Un biglietto NFT funzionerebbe allo stesso modo: esiste soltanto online, ha una sigla di riferimento unica, abbinata a una persona determinata.
Come si crea un NFT?
Alcuni mercati, come Opensea, l’eBay dei token non fungibili, oppure Binance, rendono disponibili gli strumenti necessari sia per la creazione che per la vendita degli NFT.
Dove si comprano e vendono i Non Fungible Token?
Nei mercati appena citati.
Per gestire NFT e guadagni generati da vendite e scambi si deve attivare un conto gratuito e creare un portafoglio virtuale (e-wallet). Tra i più affidabili c’è Coinbase.
Quanto costa creare un NFT?
I costi riguardano il passaggio alla blockchain della merce digitale e le commissioni per la vendita o lo scambio.
Opensea rimanda il passaggio alla blockchain fino alla vendita di un NFT, dunque per la creazione non fa pagare nulla.