Compagni di merendine alla ricerca della nuova in casa Ferrero
C’è movimento in casa Ferrero, un movimento che va ben oltre la nuova campagna di marketing che interessa le etichette della Nutella. Mamma Alba sta per sfornare una nuova merendina, fida protagonista di tante ipercaloriche colazioni dei tutti i bambini del mondo, o quanto meno di tutto lo stivale.
Un segreto aziendale che dovremo aspettare il 31 ottobre prossimo venturo per conoscerlo.
La rosa delle merendine candidate si stringe infatti tra tre prototipi assaggiati, quotati e stimati dai visitatori dell’Expo – tra essi anche giornalisti e studenti – chiamati a stabilire quale fosse il più felice tra gli abbinamenti proposti.
Si disputano il podio (la nuova merendina verrà messa in commercio a febbraio) una roba nuovissima per casa Ferrero, un insolito, audace abbinamento tra Pan di Spagna e crema di latte (dico, signor Ferrero, ma quanti Kinder Brioss ancora dobbiamo ancora assaggiare? Ti ricordo che è dal 1975 – chi scrive non era ancora nata – che siamo costretti a subirne l’effetto un po’ mappazzone), un altro vistissimo binomio arancia/cioccolato (la Fiesta signori, la Fiesta, pur essa prossima a festeggiare i 50 anni di vita) e un più insolito abbinamento tra crema di lamponi e boh.
Insolito per le credenze italiane, probabilmente ma vale la pena ricordare che pochi mesi fa arrivava nei banchi frigo del paese un kinder pinguì proprio al gusto lampone. Un esperimento non andato a buon fine, al punto da non vederne in giro manco più una rimanenza. Quanti boccacci di confettura devono essere rimasti inutilizzati nei depositi dello stabilimento piemontese, per voler provare a rincicciare ‘sto benedetto lampone che proprio, diciamocelo, non trova ragion d’essere? Ma soprattutto i bambini lo sanno veramente com’è fatto un lampone? Che gusto ha, dove si trova in natura? Di che colore è? Da piccola, per dire, avevo un amico che credeva le uova nascessero nel tetrapack: signori, qui si corre il rischio che i bambini arrivino a pensare che il lampone cresca tra uno strato di fresca crema al latte e un soffice Pan di Spagna!
Intanto, in attesa che il pubblico dell’Expo assegni l’ambito pomo d’oro ad una delle tre principesse di casa Ferrero, sui banchi dei super è arrivata, da poche settimane, un’altra ciccolatosa alleata di ciccia e brufoli, una declinazione della Fiesta che è una vera dichiarazione d’intenti. Fiesta Babarum, nessuna traccia di arancia, ma in compenso un poco di Rum –dei Caraibi, attenzione- per cominciare bene la giornata. Meglio di un caffè corretto. A ridosso delle polemiche che vedevano la Ferrero accusata di infilarci dentro abusivamente una percentuale di liquore superiore all’8%, mettendo di fatto in commercio un prodotto poco adatto ai bambini, ad Alba devono aver pensato di fare outing e scrivercelo addirittura sulla confezione. Insomma, la lotta all’ultima merendina è appena iniziata: chi arriverà da febbraio a fare compagnia a Babarum sugli scaffali della grande distribuzione? La copia copiella del Brioss, un pezzotto della Fiesta, o un raspberry d’annata?
Qualcuno, a questo punto, potrà pensare che ce l’ho un po’ su con la storica azienda dolciaria. In fondo è vero: non riesco a mandare giù la scelta di aver cambiato testimonial alle barrette Kinder. Il vecchio Gunter ha costellato con la sua presenza tutta la mia infanzia, e adesso mi manca davvero moltissimo.