Orgoglio padano. Nella giornata vegetariana il leader sta da McDonald’s
Sono indeciso sulla questione morale (morale?) che sta uccidendo la Lega Nord, quella del celodurismo duro e puro ereditato dai Celti che non sapevano nemmeno dell’esistenza della pianura padana, dopo le affermazioni di Roberto Maroni che ha dichiarato incolpevole Umberto Bossi. Anche lui vittima del partito di quelli che fanno le cose all’insaputa dei politici.
Gastronomicamente parlando, la migliore frase è quella di Maurizio Crozza che ha sigillato la tempestività della giornata dell’orgoglio padano:
È come se facessero la giornata dell’orgoglio vegetariano dopo che hanno beccato il loro leader da McDonald’s.
Il non molto simpatico sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha offerto la tesi migliore a proposito dello striscione e delle tesi difensive leghiste (Fuori gli infiltrati di Roma ladrona dalla Padania). Eno Alcol-centrica.
Nell’ampolla del dio Po ci hanno messo la grappa.
Manca solo una battuta per Renzo Bossi, personaggio gastronomicamente significativo per essere conosciuto come trota, almeno fino a questo momento.
Le cronache del Messaggero riportano che per fare colpo su una certa Stefania, Renzo ha prenotato un intero ristorante di sushi a Milano. Senza avere il coraggio però di fare pasteggiare la sua bella, bevendo le ampolline della sacra acqua del Po che il padre immortalò così in una lirica giovanile: «Scendono calde quelle acque lente, come la piscia». Molto francese.