Pantelleria. I 7 piatti e i locali per andare oltre il vino passito
Pantelleria. Ci sono un sacco di buoni motivi per trascorrere qui qualche giorno in questo scorcio d’estate (lunghissimo normalmente a queste latitudini).
Un mare splendido, siti archeologici di grande interesse, paesaggi bellissimi, cibo eccellente e passito. Vino che sarà celebrato da Passitaly, la manifestazione dei passiti naturali dell’area mediterranea che vi aspetta da domenica 31 agosto a giovedì 4 settembre.
Un’ottima occasione per scoprire il passito non solo pantesco. E per chi ha già prenotato il viaggio, ecco 7 piatti e qualche indirizzo da non mancare.
1. Couscous pantesco
In Sicilia e in particolare in tutta la provincia di Trapani, il couscous è preparato con cura e dedizione. È uno dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Siciliani. A Pantelleria è possibile assaggiare un couscous di notevole bontà. La versione dell’isola arricchisce il consueto brodetto di pesce misto (scorfano rosso, cernia, gallinella, lugaro, pesce San Pietro) con patate, peperoni, zucchine e melanzane.
Dove mangiare:
- Altamarea (Via Scauri, 5). Sicuramente tra i miglior couscous dell’isola. Qui servono anche un’ottima insalata pantesca. Unica raccomandazione: il locale è spesso pieno e affollato, quindi, è opportuno prenotare.
2. Ravioli amari
Li chiamano ravioli amari per distinguerli da quelli dolci (ripieni di ricotta, zucchero e cannella) e sono la tipica pasta fresca dell’isola. Riccamente ripieni di ricotta e menta sono conditi con salsa di pomodoro o burro e salvia. Già al primo boccone vi conquisteranno per la pienezza e la schiettezza dei sapori grazie alla delicatezza della ricotta e alla freschezza della menta.
Dove mangiare:
- Osteria il principe e il pirata (località Punta Karace). Un personale accogliente e amichevole vi suggerirà le specialità della casa. Oltre ai ravioli amari sono da provare le pietanze a base di pesce: la crudità del giorno, l’insalata di mare, le fettuccine melanzane e gamberoni, la frittura di paranza, i calamari grigliati…
3. La murena e la cipollata
Nella cucina pantesca non poteva mancare un piatto in agrodolce. Come i tranci di murena infarinati e fritti, insaporiti in un composto preparato con cipolle, capperi, aceto di vino bianco, peperoncino e foglie di alloro. Le carni sode ma morbide e molto gustose della murena ben si combinano con il tono dolciastro dell’intingolo di cipolle.
Dove mangiare:
- Zubebi (Contrada Zubebi). In un’atmosfera da mille e una notte, lo chef Alessandro Bonomo vi incanterà con piatti tradizionali spesso arricchiti da elementi innovativi. C’è anche il couscous preparato secondo l’antica ricetta dell’isola con verdure dell’orto e pesce freschissimo, ma accompagnata da una salsina piccante a base di peperoncino habanero.
4. Insalata pantesca
Il segreto dell’insalata pantesca sta nell’uso sapiente degli ingredienti: patate, pomodori, cipolle rosse, olive nere, capperi, origano, basilico, sale marino e olio extravergine d’oliva. Un mix semplice, fresco e gustoso che piacerà proprio a tutti.
Dove mangiare:
- La Conchiglia (C/da Tracino). Per mangiarla sotto l’ulivo con vista mare e luna splendente.
5. Capperi
Da queste parti il cappero è davvero strepitoso. In sostanza ve lo ritroverete praticamente ovunque e sotto diverse forme: capperi sotto sale, sott’olio o croccanti, cucunci o frutti del cappero sott’olio, pesti e paté. Ma si, diciamolo… il cappero di Pantelleria IGP è buono proprio in tutte le salse! Finiscono anche sulla pizza dei Fratelli Salvo, protagonisti del nostro Campionato della Pizza.
Dove acquistare:
- Coop. Agricola Produttori Capperi (Contrada Scauri Basso). Sotto un unico marchio d’eccellenza più di 400 produttori.
- Azienda Agricola Konza Kiffi (Via Palazzolo, 8). Oltre alla vasta gamma di prodotti a base di capperi, qui potrete acquistare ottima confettura di uva zibibbo, golose marmellate di agrumi e l’elisir di zibibbo, ovvero una riduzione del mosto di uva zibibbo della prima vendemmia. Ci sono anche le spedizioni per un’idea regalo.
6. Bacio Pantesco
Se non fosse per i sensi di colpa che si fanno strada già all’assaggio del secondo bacio pantesco, penso che si potrebbe continuare a mangiare questo delizioso dolcetto all’infinito. Si tratta in pratica di due cialde fritte (realizzate con appositi stampini) che racchiudono una crema di ricotta arricchita da scaglie di cioccolato nero fondente. La friabilità delle cialde e la morbidezza del ripieno si combinano perfettamente regalando al palato piacevolissime sensazioni.
Dove mangiare:
- Piccoli piaceri (Via G. Meli 7). Entrando in questa piccola pasticceria-rosticceria le sorelle Di Malta vi conquisteranno con la loro gentilezza e con la genuinità dei loro prodotti, preparati quotidianamente per farvi assaporare sempre al meglio la tradizionale cucina locale.
7. Mustazzoli
I mustazzoli sono vere e proprie sculture di pasta ripiene di un composto realizzato con semola, sesamo, mandorle, scorza di mandarino, zucchero, miele, cannella, semi di finocchio, chiodi di garofano e vaniglia. Un pasticcino intensamente speziato e dalla spiccata nota dolce che a un primo assaggio potrebbe sembrare lievemente stucchevole, ma che invece riesce a riempire e a soddisfare appieno il palato. Un tempo venivano preparati unicamente in occasione della Pasqua, ma vista l’enorme richiesta è possibile mangiarli tutto l’anno in quasi tutte le pasticcerie e i forni dell’isola.
Dove mangiare:
- Forno Murana (Via Silvio Pellico, 1). Ottimi anche la cassata pantesca e i pasticciotti ripieni di confettura di uva zibibbo. Da provare inoltre il pane di semola di grano duro con semi di anice, i biscotti d’orzo ai semi di finocchio e i crostini Mangiaforte conditi con curcuma e peperoncino.
Ecco, vediamo se vi ho convinti e, soprattutto, se avete altri piatti ed indirizzi a noi che abbiamo sempre voglia di cose buone.
[Immagini: Rosalia Imperato, apranzoconbea, underthealmondtree, ilovepantelleria.net, Altamarea. Facebook]