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7 Marzo 2017 Aggiornato il 10 Marzo 2017 alle ore 08:31

Praga. L’orgoglio della cucina toscana al ristorante Il Giardino

Immaginereste di trovare l’essenza della cucina toscana nel cuore di Praga? Sì, di Praga, la capitale della birra, degli stinchi di maiale e dei knedliki
Praga. L’orgoglio della cucina toscana al ristorante Il Giardino

Immaginereste di trovare l’essenza della cucina toscana nel cuore di Praga? Sì, di Praga, la capitale della birra, degli stinchi di maiale e dei knedliki di patate?

E’ pure vero che Praga, come tutte le altre città del mondo, è piena di pizzerie e di caffè italiani, ma, diciamocela tutta, quanti di essi sono in grado di proporre la cucina italiana degna di chiamarsi tale?

Il Giardino è il ristorante del NH Prague City, ulteriore conferma della tendenza di proporre ristorazione di qualità negli alberghi, che da due anni si avvale della consulenza di Emanuele Vallini, chef e patron de La Carabaccia, il suo ristorante a Bibbona.

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In questi anni Emanuele ha cercato di trasmettere allo staff della cucina dell’hotel i valori fondamentali, i sapori e i profumi delle tradizioni gastronomiche toscane. Ed è riuscito nel suo intento tanto da esser nominato Ambasciatore della cucina toscana a Praga.

Per questo il mese di marzo sarà dedicato interamente alla cucina toscana, proposta da Il Giardino attraverso uno speciale menù degustazione, creato dallo chef per l’occasione.

Il percorso che lo chef ha costruito è basato non solo sui piatti della tradizione, ma anche sui prodotti di qualità, come pasta Mancini, pomodori pelati Petti o vini della cantina Poggiorosso, per offrire ai clienti una full immersion nella cultura gastronomica toscana.

Ecco i piatti, annunciati durante la conferenza stampa, che Emanuele Vallini ha scelto per rappresentare il suo territorio: coccoli di pane croccante e salvia fritta, pappa al pomodoro, paccheri al ragù di anatra, baccalà alla livornese e tiramisù.

Ho avuto il piacere di assistere all’evento di lancio e di assaggiare questi piatti, ma non sono mancate anche per me le sorprese ed ora ve le racconto.

 

 

Coccoli di pane croccante, salvia fritta ed anelli di cipolla: un fritto asciutto e croccante come pochi, ma soprattutto leggero, della serie “uno tira l’altro”.

 

Pappa al pomodoro, rivisitata dallo chef. Per me questo piatto semplicissimo e povero è la vera essenza della cucina toscana, saporito e delicato. Servito con un tocco di pesto al basilico è perfetto.

Paccheri al ragù di anatra. Ecco un altro piatto da mangiare a quintali. Il ragù di anatra è sfumato con il vino rosso, non è grasso né pesante ed è un vero concentrato di sapore. Saranno contenti i praghesi che lo assaggeranno.

Le prime 3 portate erano accompagnate da Phylika, Vermentino 2015, tenuta Poggiorosso

 

La sorpresa per me è la carabaccia, ovvero, la zuppa di cipolle toscana. Non la conoscevo, e questa scoperta mi ha aperto gli occhi sulla soupe à l’oignon francese. Pare che sia stata Caterina de Medici, la vera ambasciatrice della cucina toscana, ad importarla in Francia insieme a tante altre ricette conosciute in tutto il mondo. Una zuppa semplicissima: tante cipolle affettate finemente, cotte per un paio di ore nel brodo vegetale, servite in una scodella con un tuorlo d’uovo e una fettina di pane tostato. Squisita.

 

Baccalà alla livornese con un denso sugo di pomodoro ed anelli della cipolla fritta. Ottima cottura del trancio di baccalà, per l’insieme saporito, corposo ma equilibrato, da accompagnare con un buon rosso. Ecco, questo, credo, sia l’unica pecca della cena: il bianco, Viognier in questo caso, scompare completamente.

Feronia, Viognier 2015, tenuta Poggiorosso, ottimo con la zuppa di cipolle.

 

Tiramisù di Emanuele per finire in dolcezza. È il piatto più rivisitato tra quelli in degustazione. A prima vista sembrava un millefoglie, ma ho apprezzato molto la crema di mascarpone alla frutta secca. Il sapore di nocciola, abbinato alla croccantezza della sfoglia e alla freschezza dei frutti di bosco è l’essenza della filosofia dello chef che, partendo dalla tradizione, crea un piatto nuovo e gli regala leggerezza, fantasia ed eleganza.

Losna, Vermentino 2015, vendemmia tardiva, tenuta Poggiorosso.

Alla cena inaugurale sono state presenti molte autorità locali tra cui l’ambasciatore italiano a Praga, Aldo Amati, che ha fatto un breve discorso introduttivo e ha valorizzato ancora di più l’importanza dell’operato di Emanuele Vallini.

Tutte le portate della cena sono state illustrate grazie al cooking show, condotto dallo chef che ha spiegato piatti e scelte.

La cena è stata piacevolmente intervallata dall’esibizione di una bravissima cantante lirica ceca.

Cosa volere di più? Tornare a Praga il prima possibile. Oppure andare a trovare Emanuele Vallini nella sua Carabaccia, il che, in fondo, è una questione di una gita domenicale.

Il Giardino restaurant, NH Prague City, Mozartova 1, 150 00, Prague 5 (Prague, CZ), tel. +420 257 154 262

Giulia Nekorkina
Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.
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