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18 Aprile 2018 Aggiornato il 20 Agosto 2022 alle ore 08:35

Lago di Garda. Il Lido 84 va oltre la cacio e pepe in vescica di maiale

I rigatoni cacio e pepe in vescica di maiale hanno ulteriormente animato la curiosità per Lido 84, ristorante aperto nel 2014 dai fratelli Riccardo e
Lago di Garda. Il Lido 84 va oltre la cacio e pepe in vescica di maiale

I rigatoni cacio e pepe in vescica di maiale hanno ulteriormente animato la curiosità per Lido 84, ristorante aperto nel 2014 dai fratelli Riccardo e Giancarlo Camanini sul Lago di Garda, che ho soddisfatto con alcuni amici appassionati come me di ristoranti.

Inutile dire che la stella Michelin, ricevuta solo dopo 6 mesi dall’apertura, e un sacco di recensioni e feedback positivi avevano creato una notevole aspettativa in tutti noi.

Il ristorante si trova sulla riva lombarda del Lago di Garda, in località Gardone Riviera, per intenderci sotto il Vittoriale di Dannunziana memoria. D’inverno la struttura è una veranda chiusa affacciata sul lago con una vista bellissima che mi ha richiamato il Piccolo Lago di Mergozzo, mentre d’estate viene sfruttato esclusivamente lo spazio esterno con tavoli all’aperto.

La sala è molto bella, predomina il bianco, i tavoli e le sedute sono tutte diverse le une dalle altre, al centro della sala è posizionato un pianoforte. Curioso un tavolino con annessa una macchina da scrivere.

Molto economico, il menu degustazione rispetto a locali di pari livello con la carta curiosamente realizzata in cotone.

Per la mia prima visita al Lido 84, mi sono indirizzato sul menu degustazione più lungo (85 €) con l’aggiunta dei rigatoni cacio e pepe cotti nella vescica di maiale, signature dish del locale.

Come entratine, chips di cereali e semi all’aceto, sfoglie di pane al nero di seppia, limone, peperoncino e rape marinate.

Molto buona la crema con semi di zucca e salvia.

Golosissima la seppia con burro e curcuma.

La tartare di Fassona piemontese con intingolo di coniglio al rosmarino da mangiare in un sol boccone.

Fra i primi piatti ecco lo spaghettone burro e lievito di birra esposto al MOMA di San Francisco.

A seguire il riso aglio nero fermentato e frutti rossi dedicato a Stefano Bombardieri.

Nel risotto giallo al mare, cotto in zuppa di pesce e zafferano, condito con uova di seppia, trippe di baccalà e polvere di limone e peperoncino, la mantecatura finale fa scomparire completamente il burro.

Il piatto di rigatoni cacio e pepe cotti in vescica di maiale viene finito al tavolo con la rottura della vescica di maiale e la porzionatura.

Fra i secondi, ecco la sarda di lago affumicata fritta, miele, elicrisium, agrumi, chartreuse.

Infine l’assaggio della pecora. È una ricetta (la sbernia) presentata da Camanini a Identità Golose 2018, e la preparazione è una vecchia pratica usata nelle Alpi bergamasche di cui i Camanini sono originari. La pecora viene disossata, messa sotto aromi e appesa al vento per 3 settimane fino a che la carne diventa secca. Per evitare che la carne risulti salata e tendente a una forte ossidazione, si è optato di ricoprire per intero la carcassa con miele e cera d’api. In questo modo la carne acquista morbidezza e i profumi del miele. La pecora ci è stata proposta come una sorta di tartare.

Fra i numerosi dolci proposti abbiamo assaggiato la torta di rose cotta al momento, Zabaione al Vov e Limoni del Garda: la torta Paradiso; il tartufo nero; il Mou presentato come una forma di Das (ci ho giocato tantissimo da bambino), dal quale vengono staccati pezzi.

E poi torrone al cioccolato e il cannolo.

Il ristorante merita ampiamente i riconoscimenti e i commenti positivi sia per quanto riguarda la cucina che il servizio di sala. In particolare devo dire che non conoscevo il servizio di sala capitanato da Giancarlo Camanini ed è stata una piacevolissima sorpresa al pari di quella assicurata dal sommelier Manuele Menghini.

Ristorante Lido 84. Corso Zanardelli, 196. Gardone Riviera (Brescia). Tel. +39 0365 20019

[Immagini: Felice Marchioni, Facebook, Identità Golose]

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