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Ristoranti
4 Ottobre 2013 Aggiornato il 8 Ottobre 2013 alle ore 10:56

Milano. Vesù, l’ombra del Vesuvio sulla Madonnina ma senza folklore

La sagoma inconfondibile del Vesuvio stilizzata sull’insegna, un piccolo ambiente ampliato da un soppalco (vecchio palazzo, soffitti alti come una volta),
Milano. Vesù, l’ombra del Vesuvio sulla Madonnina ma senza folklore

La sagoma inconfondibile del Vesuvio stilizzata sull’insegna, un piccolo ambiente ampliato da un soppalco (vecchio palazzo, soffitti alti come una volta), raggiungibile da una scala a chiocciola, muri di mattoni ri-scoperti dall’antica struttura, archi, qualche dettaglio alle pareti (nicchie quadretti stilizzati aromi piantine…), legno, una grande lavagna nera, finestra passavivande sulla cucina, tavoli e sedie colorate. Il tutto pensato e ideato da soli dai proprietari: bravi.

Ambiente piacevole, 15/20 posti, nessuna particolare concessione al folklore meridionalista, giusto citazioni – escludendo la napoletanità del parlato e dell’insegna, che recita Vesù. Eno e gastro a mo’ del Sud. Vesù ha aperto l’ultimo martedì di settembre in via Vigevano – zona Navigli, teatro di molte nuove recenti aperture (un po’ come tutta Milano, del resto: interessante da un lato la crisi che attanaglia e chiude, nel nostro specifico, locali, e dall’altro la temerarietà, o l’incoscienza ottimistica, di chi li apre).

Dicono Maurizio Abbruzzese Saccardi, Alessandro Cossu e Savio Iermano, i patron del locale: “Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti una esperienza enogastronomica legata alla tradizione della cucina meridionale italiana. Abbiamo deciso di utilizzare solo materie prime di qualità e di provenienza territoriale, privilegiando la filiera corta. La nostra cucina non utilizza olio di palma, conservanti o qualsiasi forma di additivo o ingrediente non naturale.” Buoni propositi, peraltro abbastanza ovvi (proporrà mai qualcuno un locale all’insegna del surgelato, delle scatolette prossime alla scadenza…?), ma direi rispettati all’assaggio.

Cuoppo Vesù

Il Cuoppo Vesù (7 €) è un cartoccio contenente un misto di fritti napoletani ovvero zucchine melanzane in pastella (acqua farina lievito), alghette, crocchè, supplì, mozzarelline, servito con una pizzetta fritta – buono, ben fritto, le verdurine un po’ molli a dire il vero.

salsicce e friariellidolce Sal de Riso

Potevo farmi mancare Salsiccia e friarelli (8,50 €)? No – sono un classico – buono saporito e tutto. Inutile dire che tutto il resto del menu è classico, e ugualmente allettante sia come ingredienti – dalle mozzarella di bufala del caseificio Pupatella, a quelle di Sant’Anastasia, ai dolci di Sal De Riso, all’olio EVO Galantino – che come proposte: non avevo tempo, e non ho potuto assaggiare la Palla al centro (mozzarella con verdure), la Caponata (pomodori fior di latte olive su freselle), la Parmigiana, la Lasagna, il Gateau, la Millefoglie grigliata… tutto diciamo fra i 6/7 e i 10€.

Appunti: ho scelto il tavolino sotto la scala a chiocciola – sbagliato io, ma la posizione non è ideale (la scala è aperta). E i due piatti ordinati mi sono stati portati assieme – entrambi caldi, entrambi a rischio raffreddamento: meno male che sono veloce…

Vesù. Via Vigevano, 20. 20144 Milano. Tel. +39 02.91639741

Argomenti:
Nuove Aperture
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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